I governanti fanno credere, e il pregiudizio è antico, che il governo sia strumento di civiltà e di progresso per un popolo. Ma, per chi bene osservi, la verità invece è che tutto il movimento in avanti dell'umanità è dovuto allo sforzo dei singoli individui, della iniziativa anonima delle folle, dell'azione diretta del popolo.
I governi esistono oggi, col pretesto di garantire l'ordine, perché questo non è l'ordine vero. Se fosse veramente ordine, non avrebbe bisogno di armi e di manette, della violenza autoritaria dell'uomo sull'uomo per reggersi!
Il mondo ha camminato sempre fin qui non con l'aiuto dei governi, ma loro malgrado, e trovando in essi l'ostacolo continuo diretto ed indiretto al suo fatale andare.
L'uomo scevro di pregiudizi, l'uomo che ragiona e opera secondo la mente ed il cuore gli suggeriscono, non sente il bisogno di avere dei pastori, dei capitani, dei direttori.
Questa calunnia, che i dizionari hanno sanzionata, è che anarchia significhi disordine.