A Roma confluiscono tutti i peccati e tutti i vizi per esservi glorificati.
Alcuni possono considerarlo troppo desideroso di gloria; perché il desiderio
della gloria si attacca anche agli uomini migliori meglio di ogni altra passione.
Anche i saggi la brama di gloria è l’ultima passione di cui si spogliano.
Chi ha esperienza delle sventure, sa bene che anche quando le cose vanno bene non mancano i problemi.
Come l'esperienza insegna, i più vili e codardi nel momento del pericolo si fanno tracotanti a parole e, con la lingua, assolutamente decisi.
Dove fanno il deserto lo chiamano pace.
Gli dei sono parte dei forti.
Gli insulti, se non li prendi in considerazione, vengono presto dimenticati; se invece ti ci arrabbi, appaiono meritati.
Gli odi tra parenti sono i più accaniti.
Gli uomini sono più decisi a restituire un torto che non un favore, poiché la gratitudine è un fardello e la vendetta un piacere.
I benefici sono graditi finché possono essere ricambiati, quando sono troppo grandi, invece di gratitudine generano odio.
I falsi in amore sono sinceri nell'odio.
I favori sono graditi finché si vede la possibilità di ricambiarli; quando invece superano questi limiti, invece di gratitudine generano ostilità.
I più grandi eventi sono così oscuri, che mentre alcuni danno per scontato qualsiasi sentito dire, qualunque sia la sua fonte, altri girano la verità in menzogna, ed entrambi gli errori trovano incoraggiamento nella posterità.
I successi dei malvagi e le sventure che colpiscono i buoni sono la prova dell'indifferenza degli dèi di fronte al bene e al male.
I traditori sono abietti anche agli occhi di coloro a favore dei quali si schierano.
Il bisogno di sicurezza ostacola qualsiasi grande e nobile impresa.
Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi.
Il desiderio di resistere all'oppressione è radicato nella natura umana.
Il sesso femminile, se lo si lascia fare, è crudele, ambizioso e avido di potere.
Il valore non serve a nulla, la sorte domina su tutto, e i più coraggiosi spesso cadono per mano dei codardi.
Il vizio esisterà finché esisteranno gli uomini.
L'eloquenza è come la fiamma: ci vuole la materia per accenderla, il moto per attizzarla, e mentre brucia, illumina.
L'esperienza ammaestra.
La corruzione di una repubblica nasce dal proliferare delle leggi.
La fama non sempre sbaglia: qualche volta sa anche scegliere bene.
La felicità rende l'uomo pigro.
La fortuna lo ha favorito... facendolo morire in un momento opportuno.
La forza dell'ingegno cresce con il crescere dei compiti.
La lontananza aumenta il prestigio.
La lussuria della fama è l'ultima che un uomo saggio si scrolla da dosso.
La peggior razza di nemici è quella degli adulatori.
La più ingiusta condizione delle guerre sta in questo, che tutti si
attribuiscono il merito delle imprese andate bene, mentre le sconfitte sono sempre imputate a uno solo.
La prosperità mette a dura prova gli animi, perché le disgrazie si possono sopportare ma la felicità corrompe.
La ragione e il giudizio sono le qualità di un leader.
La speranza di diventare ricchi è una delle più diffuse cause di povertà.
La troppa bontà scema l'autorità, la severità scema l'amore.
Le cose divulgate e le incredibili son sempre avidamente accolte.
Le leggi sono moltissime quando lo stato è corrottissimo.
Lo sfogo dei dolori una volta cominciato, difficilmente si può frenare.
Meglio una morte onorata che una vita indegna: onore e salvezza vanno sempre di pari passo.
Nella somma corruzione della cosa pubblica, infinito il numero delle leggi.
Nessuna cosa umana è tanto instabile e fluttuante quanto la gloria di un potere
che non s'appoggia sulle proprie forze.
Nessuno ha mai esercitato bene un potere conquistato scelleratamente.
Nessuno si duole con maggiore ostentazione di chi maggiormente gioisce.
Noi magnifichiamo le cose antiche e poco ci curiamo delle presenti.
Noi vediamo molti che stanno combattendo contro le avversità che sono felici, e molti sebbene abbondino nella ricchezza, che sono disperati.
Non bisogna indugiare quando è più pericoloso far nulla che non osare.
Non è libero chi non vuole uomini liberi attorno a sè.
Nulla conserva l'efficacia delle leggi come la loro applicazione contro i potenti.
Per coloro che bramano il potere, non c'è via di mezzo tra il vertice e il precipizio.
Più facilmente si può dissimulare la gioia, che non la paura.
Più uno stato è corrotto, più fa leggi.
Prima si soffriva per i delitti, ora si soffre per le leggi.
Quando muore una persona cara, alla donna si addice piangere, agli uomini il ricordare.
Quando scoppiamo di salute, diamo facilmente consiglio agli infermi.
Quando vai in battaglia, ricordati dei tuoi antenati e dei tuoi discendenti.
Quelli che si lamentano di più, sono quelli che soffrono meno.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero.
Saper tenere a freno la propria famiglia non è meno difficile che governare uno stato.
Se le cause non fossero state sorgenti di guadagno per qualcuno, sarebbero state certo meno numerose.
Si apprezza meglio il carattere nobile in quelle epoche in cui può più agevolmente svilupparsi.
Spesso, se non si sta in guardia, a buone cause seguono perniciosi effetti.
Tempi felici, anche se rari, sono quelli in cui è lecito pensare ciò che si vuole ed esprimere ciò che si pensa.
Tentando, molte cose si riesce a compiere, che i neghittosi credevano impossibili.
Tutte le cose che ora si credono antichissime furono nuove.
Tutte le cose che si sono ignote le consideriamo magnifiche.
Tutto ciò che è ignoto si immagina pieno di meraviglie.
È facile respingere le piaggerie d'uno scrittore, invece il livore e l'avversione
trovano sempre ascolto favorevole, perché l'adulazione porta con sé l'accusa
infamante di servilismo, mentre la critica maligna presenta un fallace aspetto di libertà.
È molto difficile il sapersi moderare nella felicità della quale reputiamo non poter godere lungamente.
È molto più facile ricambiare un torto che un favore, perché la riconoscenza costa mentre la vendetta è considerata un guadagno.
È proprio della natura umana odiare colui che hai offeso.
È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio; perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
È vizio del malanimo umano sempre lodar le cose antiche e biasimare le presenti.