Passione

Aforismi

Tahar Ben Jelloun

Amare, è celebrare in permanenza la riunione di due solitudini.
Avere la forza di accogliere il presente comunque esso sia e non protestare. Non è fatalismo, o passività stupida. No, è saggezza profonda, nel senso in cui si dice che vivere è imparare a morire.
Bisogna cominciare con il dare l’esempio e fare attenzione alle parole che si usano. Le parole sono pericolose. Certe vengono usate per ferire e umiliare, per alimentare la diffidenza e persino l’odio. Di altre viene distorto profondamente il significato per sostenere intenzioni di gerarchia e di discriminazione.
Bisogna rinunciare alle idee preconcette, a certi modi di dire e proverbi che vanno nel senso della generalizzazione e per conseguenza del razzismo.
Con la cultura si impara a vivere insieme; si impara soprattutto che non siamo soli al mondo, che esistono altri popoli e altre tradizioni, altri modi di vivere che sono altrettanto validi dei nostri.
Consiste nel manifestare diffidenza e poi disprezzo per le persone che hanno caratteristiche fisiche e culturali diverse dalle nostre.
Dire sì a tutto e a tutti è come non esistere.
Il nostro grande errore è di cercare di ottenere da ciascuna particolare persona le virtù che non ha, e di trascurare di coltivare quelle che possiede.
Il razzismo approfitta delle faglie e delle brecce per infiltrarsi e stabilirsi nella mentalità e ciò può avvenire sia per difesa, sia per coprire una fragilità di ragionamento e di percezione.
Il razzismo è ciò che trasforma le differenze in disuguaglianze.
Il razzista è colui che pensa che tutto ciò che è troppo differente da lui lo minacci nella sua tranquillità.
Il trucco è il sudario della bellezza.
Invecchiare non è solo accumulare anni, ma è soprattutto interiorizzare il fatto che il tempo della disfatta è arrivato.
L'integrazione è un’operazione che si fa in due. Non ci si integra da soli. Integrarsi non significa rinunciare alle componenti della propria identità di origine ma adattarle a una nuova vita in cui si dà e si riceve.
La depressione colpisce a caso: si tratta di una malattia, non di uno stato d'animo.
La lotta contro il razzismo comincia con un lavoro sul linguaggio.
La modernità consiste nel riconoscimento dell'individuo, nell'uguaglianza dei diritti di uomini e donne, nella cultura dei valori democratici, nell'apertura verso il mondo.
La persona razzista non prova il bisogno di giustificare le sue opinioni e i suoi giudizi. Ha delle certezze, si costruisce delle evidenze indiscutibili, delle verità non contestabili.
La vecchiaia non è una questione d’età, è anche un problema di immagine, di relazione tra sé e ciò che gli altri ci restituiscono attraverso il loro sguardo.
Non bisogna mai provare invidia per gli altri. Ciascuno ha un suo posto, ciascuno ha il suo destino.
Non incontrerai mai due volti assolutamente identici. Non importa la bellezza o la bruttezza: queste cose sono relative. Ciascun volto è il simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto. È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi.
Quando guardi bene negli occhi qualcuno sei costretto a guardare te stesso.
Quando si hanno delle certezze, non c'è più l'amore.
Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo.
Un viso senza rughe è un cielo inespressivo, un pensiero superfluo.
Una biblioteca è una stanza di amici.