A cattivo principio cattiva fine.
Chi disprezzerà la gloria vana, riceverà la gloria autentica.
Da piccole cose, spesso traggono origine grandi e gravi fatti.
Da' tempo all'ira. Spesso l'indugio non toglie la forza: ma alle forze aggiunge il ragionevole consiglio.
Dimentichiamo quello che è già successo, perché ci si può lamentare, ma non tornare indietro.
Fama e onore vanno talvolta più facilmente a chi non li ricerca.
Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.
I mediocri non sono mai fatti oggetto di odio perché l'odio mira in alto.
In grandi pericoli e quando la speranza è scarsa, i consigli più audaci sono i più sicuri.
L'animo umano è fin troppo pronto a scusare le proprie colpe.
L'esperienza insegna, essa è la maestra degli stolti.
L'ira senza forze è vana.
L'uso corregge le leggi.
La guerra nutre se stessa.
La malvagità non procede mai su alcuna base ragionevole.
La paura è sempre inclinata a veder le cose più brutte di quel che sono.
Le decisioni impetuose e audaci in un primo momento riempiono di entusiasmo, ma poi sono difficili a seguirsi e disastrose nei risultati.
Le decisioni sono le situazioni a imporle agli uomini piuttosto che gli uomini alle situazioni.
Le grandi ambizioni rendono grandi gli animi.
Mai gli uomini indietreggiano davanti a un ostacolo se saranno proposti grandi premi a chi tenta grandi imprese.
Meglio tardi che mai.
Migliore e più sicura è una pace certa di una vittoria solo sperata.
Minacciate soltanto la guerra: avrete la pace.
Nessuna lealtà è dovuta ad un traditore.
Non c'è legge che torni comoda a tutti.
Non sappiamo sopportare né i nostri vizi né i loro rimedi.
Non sarà mai vinto colui che saprà essere saggio e valutare a fondo le cose anche nei momenti di euforia.
Non scambiare la felicità di molti anni col rischio di un'ora.
Ognuno ha in mano la propria sorte.
Piacere e lavoro all'apparenza tanto diversi sono uniti tra loro da un legame naturale.
Pochissimo deve fidarsi l'uomo quando è giunto al sommo di ogni fortuna.
Possiede maggior determinazione colui che porta il suo attacco di chi lo subisce.
Quanto maggiore è la fortuna tanto meno bisogna confidare in essa.
Riguardo all'arroganza, i violenti la soffrono, ma i saggi la deridono.
Roma, città fortunata, invincibile e eterna.
Spetta a chi la dà, non a chi la chiede, dettare le condizioni di pace.
Una pace certa è preferibile e più sicura di una vittoria sperata.
Uomo sarà colui che non si lascerà né trasportare dal soffio della buona fortuna né schiantare da quello della avversa.