Fondamento dell'economia politica ed in generale di ogni scienza sociale è evidentemente la psicologia.
Fortuna grande per i mortali è che un terzo della vita è preso dal sonno.
I precetti morali sono spesso volti ad assodare il potere della classe dominante, spessissimo a temperarlo.
Il principio di autorità permane anche nelle nostre società, non solo per gli ignoranti, non solo per le materie di religione e di morale, ma anche riguardo alle scienze, per i rami di queste che un individuo non ha studiato specialmente.
Il rimanere fedele alla propria fede si dice perseveranza, se la fede è ortodossa; ostinazione, se è eretica.
L'universale consenso degli uomini non ha virtù di rendere sperimentale una proposizione che non lo è; né l'acquista quando quel consenso si estenda nel tempo, sino a valere per tutti gli uomini che hanno esistito.
La giustizia deve essere rigida e parere clemente. Il buon chirurgo con pietose parole conforta l'ammalato, mentre con mano sicura, e che pietà non trattiene, ne taglia le membra.
La libertà non appartiene mai e non pare appartenere all'estrema democrazia. La libertà è un lusso.
La storia ci fa conoscere che le classi governanti hanno sempre procurato di parlare al popolo il linguaggio che stimavano non il più vero, ma il più conveniente allo scopo a cui miravano.
La storia non si ripete mai.
Per sapere se il furto è, o non è, morale, dobbiamo noi paragonare i sentimenti spiacevoli del derubato, ai sentimenti piacevoli del ladro, e ricercare quali hanno maggiore intensità?
Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell'oceano, hanno altre credenze che non più di questa si accostano alla verità.
Un uomo è solo ed unico giudice in ciò che a lui piace, o non piace.
Vana e folle è la pretesa di certi uomini che affermano la propria fede essere più scientifica di quella di altri. Fede e scienza non hanno nulla di comune, ed in quella non può esservi più o meno di questa.
Vi sono certi fenomeni ai quali nelle nostre società si dà il nome di "etici" o "morali", che tutti credono conoscere perfettamente, e che nessuno ha mai saputo rigorosamente definire. Non sono mai stati studiati da un punto di vista interamente oggettivo. Chi se ne occupa ha una qualche norma che vorrebbe imporre altrui, e da lui stimata superiore ad ogni altra.
Vi sono due grandi classi di scienze: quelle che, come la fisica, la chimica, la meccanica, possono avere ricorso all'esperienza, e quelle che, come la meteorologia, l'astronomia, l'economia politica, non possono, o difficilmente possono, avere ricorso all'esperienza, e che si debbono contentare dell'osservazione.