Un maestro aveva centinaia di discepoli.
Tutti pregavano all’orario giusto, tranne uno, che era sempre brillo.
Passò del tempo…
Il maestro si fece vecchio.
Alcuni degli allievi più virtuosi cominciarono a discutere su chi sarebbe stato il nuovo leader del gruppo, colui che avrebbe ricevuto gli importanti segreti della Tradizione.
Alla vigilia della sua morte, però, il maestro chiamò il discepolo ubriacone e gli trasmise i segreti occulti.
Una vera e propria ribellione si diffuse fra gli altri.
- Che vergogna!
esclamavano per le strade.
- Ci siamo sacrificati per un maestro sbagliato, che non sa vedere le nostre qualità.
Udendo la confusione all’esterno, il maestro agonizzante disse:
- Dovevo trasmettere questi segreti a un uomo che conoscessi bene.
Tutti i miei allievi erano molto virtuosi, e mostravano solo le loro qualità.
Questo è pericoloso; spesso, la virtù serve a nascondere la vanità, l’orgoglio e l’intolleranza.
Per questo ho scelto l’unico discepolo che conoscevo veramente bene, giacché potevo vedere il suo difetto: l’ubriachezza.