Passione

Aforismi

Abbigliamento

A quale fenomeno psichico si può attribuire la tendenza di molte persone, soprattutto giovani e ricche di abbigliarsi con pantaloni di tela sfilacciati e macchiati o di magliette fatte con ritagli e altri capi che solitamente costituivano il vestiario dei mendicanti? Al vezzo, infame, di sfottere i poveri.
A quarant'anni e spiccioli un uomo oggi non è vecchio. Ma se crede di averne diciotto e si veste di conseguenza, lo è.
Alle donne è ancora permesso indossare abiti da sera, in segno, forse, della loro pigra reazione ai cambiamenti della moda. Esse sono legate più di quanto non lo siano gli uomini ai morenti modelli di consumo cospicuo. Tuttavia, per loro, probabilmente, il passaggio dalle faccende di casa e dai bambini a un ricevimento è un cambiamento più importante di quanto non lo sia per gli uomini, i quali scambiano pettegolezzi di ufficio sia al lavoro che durante lo svago; inoltre le donne amano più il cambiamento, trascinando con loro gli uomini, che vorrebbero essere proprio allora in ufficio.
Attraverso le vesti stracciate si mostrano i vizi minori: gli abiti da cerimonia e le pellicce li nascondono tutti.
Ci sono scemenze ben presentate come ci sono scemi ben vestiti.
Con un abito da sera e una cravatta bianca, chiunque, anche un agente di cambio, può far credere di essere una persona civile.
Da come una donna si veste indoviniamo la sua disponibilità a spogliarsi.
Fatti vedere sulla porta con qualcosa di semplice addosso, qualcosa fatto con il filo con cui si cuciono i fiocchi di neve.
Ho ascoltato con ammirata sottomissione una signora dichiarare che la sensazione di essere ben vestiti dà un'intima tranquillità quale non è in grado di dare la religione.
Il declino dell’abito da sera specialmente tra gli uomini, e per converso, l’invasione degli uffici da parte degli abiti sportivi sembra un prodotto del culto del minimo sforzo, e naturalmente gli uomini dicono: ‘è una seccatura troppo grande’ quando spiegano perché non si cambiano per il pranzo o per la sera. Ma la spiegazione ha la sua ragione d’essere piuttosto nel fatto che oggi la maggior parte degli uomini semplicemente non sa come cambiare di ruolo, tanto meno indicare il cambiamento con un’appropriata foggia del vestire.
Il modo di vestirsi è la rappresentazione esteriore della nostra filosofia della vita.
Il problema dell'abbigliamento ha un'importanza enorme per coloro che vogliono avere l'aria di possedere quel che non possiedono affatto; perché è spesso il mezzo migliore per arrivare a possederlo davvero.
Il simbolo del vestito nero permette a chi è in lutto di appartarsi dalla variopinta commozione degli altri come se, mantenendo un legame con il morto, egli appartenesse in una certa misura a un mondo non vivente.
Il tuo vestire, per quanto può permetterti la borsa, sia di buon prezzo, ma non stravagante; ricercato, ma non troppo fastoso, ché l’abito rivela spesso l’uomo.
Il vestito è visto come una lingua con la quale parlare a qualcuno di qualcosa. E per prima cosa, attraverso il vestito, si parla di se stessi, di chi si è, di chi si vorrebbe essere.
Impiegava molto tempo nel vestirsi per poter dimenticare quello che indossava.
Imponendo un contegno esteriore, gli abiti sono artifici semiotici ovvero macchine per comunicare.
Indossare un certo abito e non un altro, non era soltanto un piacere, ma un obbligo; ogni ceto sociale doveva tenersi alle sue stoffe e ai suoi colori, fare sfoggio di una certa quantità e qualità di gioielli. Portare un abito, un colore, una stoffa non giusta voleva dire ingannare il prossimo nella sua buona fede.
Io compro abiti costosi. Addosso a me sembrano a buon mercato.
L'abbigliamento spesso rivela l'uomo.
L'abbigliamento è l'espressione della società.
L'abito che costa poco fa il monaco che vale poco.
L'abito non fa il monaco, anche se ai monaci, di solito, si mette un abito per distinguerli meglio.
L'abito non fa il monaco, ma quasi!
L'abito professionale è la corazza migliore che esista, vulnerabili sono soltanto i santi e i dilettanti.
L'abito è il corpo: attraverso l'abito il corpo femminile si piega (e al tempo stesso afferma) ai significati che la società gli ha assegnato.
La consapevolezza di essere perfettamente vestiti, può dare una serenità che nemmeno la religione è in grado di assicurare.
La cravatta è morta. E noi l’abbiamo uccisa.
La forza di rendere visibile l’invisibile, anzi addirittura l’inesistente, la dimostra tutti i giorni un capo di vestiario ben fatto.
La gonna aggiunge alla forma umana pregi che la natura non le ha dato. Invece di star ritto su due gambe con nient'altro che aria tra l'una e l'altra, un essere umano rivestito da una gonna assume proporzioni più ampie e voluminose, e lo spazio vuoto tra le gambe viene riempito, spesso conun grande aumento di dignità.
La persona che si pavoneggia nei propri abiti è come un brigante che mette in mostra il marchio con cui è stato bollato, poiché fu il peccato di Adamo a rendere necessari gli indumenti.
Le belle e ricche vesti fanno l’uomo dignitoso, stimato, autorevole.
Le tre più antiche forme d’arte furono l’architettura, la cucina e l’abbigliamento.
Nella classe agiata il vestiario indica la capacità di spendere e di sciupare vistosamente. L’abito è socialmente destinato a fare il monaco nella misura in cui all’abbigliamento si riconosce il valore di annunciare pubblicamente la nostra professione, il nostro tenore di vita, i nostri gusti, il nostro rango nella società.
Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri.
Nessun uomo è stimato per gli abiti sfarzosi, tranne che dai pazzi e dalle donne.
Non adattare l'abito al corpo, ma allena il corpo affinché si adatti al vestito.
Non sono le cose a decretare chi siamo. Non sono gli abiti che indossiamo, le macchine che guidiamo o le opere che compriamo. Non è neppure dove viviamo, ma come viviamo.
Oggi le gonne diventano sempre più corte e le scollature sempre più profonde: dobbiamo soltanto aspettare che s'incontrino.
Ogni persona che induca a pensare quanto costa l’abito che porta, non lo sa portare.
Per quale motivo si proibisce il gioco d'azzardo, mentre alle donne sono consentiti abiti da meretrice che eccitano i sensi? Il pericolo è mille volte maggiore!
Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo. Essi cambiano l'aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo.
Pur essendo un convinto cultore dell'etica, penso proprio che l'abito nero di certe suore sia proprio antiestetico.
Quando due donne si incontrano, ciascuna con un'occhiata vede subito tutti i particolari dell'abbigliamento e delle armi della nemica e tutte e due si voltano per gettare ancora uno sguardo. Ciascuna ha esaminato nell'altra soprattutto ciò che ella ha in sé.
Quelli che fanno del proprio abito una parte principale del loro essere, non acquisiranno, in generale, più valore del proprio abito.
Se Berlusconi non fosse sceso in campo forse non avrei mai preso un abito grigio di tasmania con camicia azzurrina e cravatta a pallini.
Se una donna è malvestita si nota l'abito. Se è ben impeccabilmente si nota la donna.
Secondo il suo grado e la sua condizione la signora indossa, quando riceve, un tea-gown ricchissimo o un semplice vestitino grazioso: ritengo inutile sconsigliare l’uso della robe de chambre, nessuna delle signore che mi legge commetterebbe una sconvenienza simile.
Si deve distinguere fra quelli che si tolgono in primavera la giacca invernale e quelli che considerano il fatto di togliersi la giacca invernale come infallibile mezzo per suscitare la primavera. Saranno piuttosto i primi a prendersi il raffreddore.
Solo la prostituzione ha permesso l’abbigliamento inteso a sottolineare il valore erotico dell’oggetto.
Un cameriere è un uomo che porta un frac senza che nessuno se ne accorga. Per contro ci sono degli uomini che hanno l'aspetto di camerieri appena si mettono un frac. Così in ambedue i casi il frac non ha nessun valore.
Un maglione è quella cosa che i bambini indossano quando le mamme hanno freddo.
Vesti di un biancore abbagliante perché sfuggendo agli attacchi delle passioni con una salda e divina costanza e aspirando con ardore all’unità, fa rientrare nell’ordine ciò che era sregolato, abbellisce ciò che era difettoso, e risplende di una vita santa e pura.
È la divisa che fa dimenticare quello che la indossa.
È molto più onesto essere nudi, che indossare abiti trasparenti.