A partire da una certa età, per amor proprio e per furberia, le cose che desideriamo di più sono quelle a cui fingiamo di non tenere.
Ama te stesso e dai via tutto l'amore che oggi puoi.
Amare se stessi è un grande atto di umiltà, di conciliazione con i propri limiti, le proprie paure e le proprie insufficienze.
Amare sé stessi è l'inizio di un idillio che dura una vita.
Bisogna essere troppo bassamente innamorati di sé per scrivere senza vergogna della propria persona.
C'è amor proprio nell'amore come c'è interesse personale nell'amicizia.
Checché se ne dica, l'uomo è un animale irragionevole, ma, fortunatamente per il suo amor proprio, la donna lo è ancor di più.
Chi si innamora troppo di sé stesso, non avrà contendenti.
Chi è innamorato di sé stesso ha almeno il vantaggio di non incontrare molti rivali nel suo amore.
Chiunque ami un altro essere quasi come se stesso, sia il figlio, la moglie o un amico, se questo essere gli sopravvive muore solo a metà: chi invece non ha amato altri che se stesso vuota il calice della morte fino in fondo.
Come nessuno scrive per dimostrare agli uomini che hanno una faccia, non c'è bisogno di provar loro che hanno dell'amor proprio. Questo amor proprio è lo strumento della nostra conversazione; assomiglia allo strumento che ci serve a perpetuare la specie: ci è necessario, ci è caro, ci procura piacere, ma bisogna tenerlo nascosto.
Dire che ami una persona quando non ami te stessa è lo stesso come se una persona nuda ti offrisse una camicia.
Dopo una certa età, per amor proprio e per sagacia, sono le cose che più si desiderano quelle cui fingiamo di non tenere.
Essere geloso è il colmo dell'egoismo, è l'amor proprio in difetto, è l'irritazione di una falsa vanità.
Finché si odia sé stessi è impossibile amare gli altri. Solo se amiamo noi stessi possiamo amare gli altri.
Gli uomini chiamano amicizia una società di interessi, uno scambio d'aiuti, un commercio insomma, in cui l'amor proprio spera di potere guadagnare qualche cosa.
I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti; anzi più, o vogliamo dire più sensitivo; e perciò temono: e si guardano di non pungere gli altri, non per istima che ne' facciano maggiore che gl'insolenti e gli arditi, ma per evitare d'esser punti essi, atteso l'estremo dolore che ricevono da ogni puntura.
Il cuore perdona spesso, la ragione qualche volta, l'amor proprio mai.
Il parlare, e molto più lo scrivere di sé stesso, nasce senza alcun dubbio dal molto amor di sé stesso.
In quasi tutte le svariate forme di gelosia entra l'amor proprio più che l'amore.
In una gran parte degli uomini la modestia è un raffinamento d'ipocrisia. Tocca il loro amor proprio alquanto in sul vivo con una censura onesta e civile bensì, ma un po'rigorosa; e vedrai quel che sono. Dove il vero modesto si starà saldo, e te ne ringrazierà, costoro sbufferanno; ed alzando la maschera, scopriranno la boria che c'era sotto.
L'amor di sé fa più libertini che l'amore.
L'amor proprio è il più grande di tutti gli adulatori.
L'amor proprio è la serratura del cuore dell'uomo, l'adulazione è la chiave.
L'amor proprio è un tristo, l'amor proprio è un traditore, che sempre ne piaggia e ne lusinga e che non cerca per lo più che d'ingannarci e d'indurci in errore.
L'amor proprio, figlio primogenito della superbia, è più ambizioso e malizioso della stessa madre.
L'amore della libertà è amore degli altri; I'amore del potere è amore di se stessi.
L'amore non è cieco. Cieco è l'amor proprio.
L'amore per se stessi. Il rispetto per se stessi. Tu devi amarti. Piacerti. Soltanto allora gli altri ti ameranno. A casa tua l’ospite migliore sei tu, prima di tutti gli altri. Quelli vengono dopo.
L'amore proprio indora così bene i nostri vizi, che li prendiamo per virtù.
L'amore proprio sta all'amore come l'interesse personale sta all'amicizia.
L'amore è più potente dell’amor proprio, poiché possiamo amare una donna anche se ci disprezza.
L'egoismo non è amore di sé stessi, ma una disordinata passione per se stessi.
L'estremo lembo dell'audacia è amare umilmente se stessi.
L'odio per se stessi e l'amore per se stessi sono egualmente egocentrici.
L'orgoglio non vuole essere in debito, e l'amor proprio non vuol pagare.
L'uomo ama tanto se stesso anche per il timore che gli altri non lo amino abbastanza.
L'uomo è un meccanismo che l'amor proprio carica ogni giorno.
La gioventù ha a volte uno smisurato amor proprio, e l'amor proprio giovanile è quasi sempre pusillanime.
La modestia deriva o dal non conoscere il proprio valore o dal fingere di ignorarlo, vale a dire è o ignoranza, o ipocrisia. Nondimeno, siccome lusinga molto l'amor proprio degli altri, passa per una gran virtù.
Mi dicono che l’uomo ama se stesso. Ahimè, quanto deve essere grande questo amore, quanto disprezzo deve vincere!
Nel naufragio dell'ebbrezza, l'amor proprio è il solo sentimento che si tiene a galla.
Nella gelosia c'è più amor proprio che amore
Nessuna dolce e nobile ed alta e forte illusione può stare senza la grande illusione dell'amor proprio, l'illusione della stima di se stesso e della speranza. Togliete via questa, tutte le altre verranno meno immantinente, e potrete conoscere allora che questa era il fondamento e la nutrice, per non dir la radice e la madre di tutte l'altre.
Non l'amore bisogna dipingere cieco, ma l'amor proprio.
Non è l'amore che bisognava dipingere cieco, ma I'amor proprio.
Per prima cosa ama te stesso ed ogni altra cosa andrà al suo posto. A questo mondo devi davvero amare te stesso per riuscire a fare qualcosa.
Prova più grande di avere rinnegato ogni amor proprio non si può dare di questa: che uno continui a stimare persona da cui è disistimato. È l'ultima tunica che si depone.
Può venir meno persino l’amore per sé stessi, non mai l’egoismo, e anche quello a causa di questo.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere. Oggi so che questo si chiama "maturità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama "sincerità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così ho commesso meno errori. Oggi mi sono reso conto che questo si chiama "semplicità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo. È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".
Quelli che non si ritrattano mai amano sé stessi più che la verità.
Se ami il prossimo tuo come te stesso, è almeno altrettanto giusto amarsi come il proprio prossimo.
Se ci s'innamora senza prima aver coltivato l’amore per se stessi, si andrà incontro alla tristezza dell’umiliazione.
Se l'uom fosse meno accecato dall'amor proprio, avrebbe in abborrimento, più che la satira, l'adulazione. Quella di sua natura tende a sanare, questa a corrompere la mente ed il cuore.
Se non ami abbastanza te stesso, non amerai abbastanza gli altri.
Se non puoi far innamorare una donna di te, falla traboccare di amore per se stessa; tutto ciò che rimarrà dopo sarà tuo.
Senza amore di sé neppure l'amore per gli altri è possibile.
Si ferisce l'amor proprio, non lo si uccide.
Si innamorò di se stesso a prima vista ed è una passione alla quale è sempre rimasto fedele. L'amor proprio sembra così spesso non ricambiato.
Si può talvolta essere fedelissimi e non amare... In certi casi, anzi, la fedeltà è una forma di vendetta, di ricatto, di rivalsa dell'amor proprio.
Smettiamo di amare noi stessi se nessuno ci ama.
Sostituire l'amor proprio con quello per gli altri, significa cambiare un insopportabile tiranno con un buon amico.
Togliete l'amor proprio all'amore, ben poco resta. Una volta mondato della vanità, diventa un convalescente, che appena riesce a trascinarsi.
Tutti, schiavi e vittime dell' amor proprio, non vivono per vivere, ma per far credere di aver vissuto.
Tutto è amor proprio nell’uomo e in qualunque vivente. Amabile non pare e non è se non quegli che lusinga o giova l’amor proprio altrui.
È forse contro la ragione o contro la giustizia amare se stessi? E perché dobbiamo volere che l'amor proprio sia sempre un vizio?