Anche un ateo può essere in buona fede.
Ateismo segno di forza d'animo, ma solo fino a un certo punto.
Ateo. Uno che crede nell'al di qua.
Ateo: un individuo che non crede in se stesso.
Avere compassione degli atei che cercano, non sono infatti abbastanza infelici? Ingiuriare quelli che se ne vantano.
Blasfemia: preghiera d'ateo.
Capisco come si possa guardare la terra ed essere atei, ma non capisco come si possa guardare il cielo di notte e non credere in Dio.
Ci interessa il versante pericoloso delle cose, Il ladro onesto, il tenero assassino, l'ateo superstizioso.
Ci sono atei di un'asprezza così feroce che tutto sommato si interessano di Dio molto di più di certi credenti frivoli e leggeri.
Compiangere gli atei che cercano: infatti non sono abbastanza infelici? Inveire contro coloro che ne fanno ostentazione.
Di notte un ateo crede quasi in un Dio.
Dio spiega il mondo, e il mondo lo prova; ma l'ateo nega Dio in sua presenza.
Dio è ateo.
Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.
Dirsi ateo è difficile; atei si è chiamati, e sempre nella prospettiva insultante di un'autorità impaziente di condannare.
Dubitare e credere sono la stessa cosa. Solo l'indifferenza è atea.
Esistono molti scritti pieni di spirito caustico in cui si nega l'esistenza di Dio; ma nessun ateo, a quanto mi risulta, ha mai confutato con buone prove l'esistenza del diavolo.
Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio.
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l'anima sia materiale.
Gli atei fanatici sono come schiavi che ancora sentono il peso delle catene dalle quali si sono liberati dopo una lunga lotta. Essi sono creature che nel loro rancore contro le religioni tradizionali come 'oppio delle masse' non possono sentire la musica delle sfere.
Gli atei sono tutti dei rozzi materialisti, incapaci di concepire l’inimmaginabile come di credere all’inverosimile.
I grandi atei in verità sono gli ipocriti che si occupano in continuità del sacro ma senza passione, cosicché alla fine dovrebbero essere cauterizzati.
I veri atei sono coloro che credono in Dio per abitudine.
Il credente: Io sono un credente, signore, afflitto dal dubbio che Dio non esista.
L'ateo: Io, peggio. Sono un ateo, signore, afflitto dal dubbio che Dio, invece, esista realmente. È terribile.
Il deista è un ateo col beneficio d’inventario.
Il fanatismo è un mostro mille volte più pericoloso che l'ateismo filosofico.
Il fervido ateismo è solitamente il paravento della religione repressa.
Il mondo sarebbe molto più pacifico, se fossimo tutti atei.
Il solo fatto che tanti uomini credano ancora utile fare professione di ateismo e giustificare la loro incredulità con argomenti quali, ad esempio, l'esistenza del male, lascia abbastanza vedere che la questione rimane ancora viva.
Irreligiosità. La più diffusa fra tutte le grandi religioni della terra.
L'assoluto ateismo si trova sul penultimo gradino della scala verso la fede perfetta , mentre l'indifferenza non ha nessuna fede, ma soltanto una stolida paura.
L'ateismo che nasce nel nome della ribellione morale e della passione intellettuale ha molto da insegnare ai credenti.
L'ateismo consegna l'uomo alla ragione, alla filosofia, alla pietà naturale, alle leggi, alla fama, ciascuna delle quali può essere guida alla virtù morale esteriore, sebbene non si possa parlare di religione; ma la superstizione scardina tutte queste cose, ed erige una monarchia assoluta nella mente dell'uomo.
L'ateismo non conduce necessariamente alla corruzione dei costumi.
L'ateismo non è una conclusione, è un punto di partenza.
L'ateismo non è una fede, e non fa opera di sconversione. Rivendica soltanto, cristianamente, di poter dare alla ragione ciò che è della ragione. E non dimentica, volterrianamente, che bisogna coltivare anche il proprio giardino, e non soltanto quello dell’Eden.
L'ateismo non è una terapia, ma una salute mentale recuperata.
L'ateismo è più sulle labbra che nel cuore dell'uomo.
L'ateismo è un mostro assai pericoloso in coloro che governano; lo è anche nelle persone colte, anche se la loro vita è innocente, perché dal loro scrittoio essi possono arrivare fino a coloro che vivono in piazza; e, se non è funesto quanto il fanatismo, è però quasi sempre fatale alla virtù.
L'ateismo è un segno di forza di spirito, ma fino a un certo punto soltanto.
L'ateismo è una costruzione logica contraddittoria. Essa infatti parte dalla negazione del trascendente e affida tutta la sua credibilità al rigore logico nell’immanente. Questo rigore logico nell’immanente vuol dire matematica e scienza. Né l’una né l’altra riescono a dimostrare che Dio non esiste.
L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi. Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate.
L'ateismo è una religione; perché l'essenza di questa sta nel preoccuparsi della realtà ultima, nel pensiero diretta a questa, in una affermazione intorno a questa nella quale sentiamo di racchiudere il nostro maggiore interesse mentale, e, quasi a dire, di porre in giuoco o decidere il nostro destino.
L'ateismo è un’aspirazione non soltanto realistica, ma anche nobile e coraggiosa.
L'ateo afferma di non potere credere in Dio per rigore logico. D’altronde l’ateo conosce un solo tipo di rigore logico: quello che opera nell’immanente. Ma il rigore logico nell’immanente non riesce a dimostrare che Dio non esiste. Ecco l’antinomia dell’ateismo.
L'ateo non ha altro criterio del vero che i sensi; non altra esistenza che la propria; non altro bene al di fuori di sé; non altri doveri che verso sé medesimo.
L'ateo può essere semplicemente uno la cui fede e il cui amore sono concentrati sugli aspetti impersonali di Dio.
L'ateo è migliore del fanatico: il primo obbedisce, l'altro uccide.
L'irreligione è una religione.
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
L'opposto del fanatico religioso non è l'ateo fanatico, ma il cinico mite al quale non importa se c'è un Dio o no.
L'uomo devoto e l'ateo parlano sempre di religione: l'uno parla di ciò che ama, l'altro di ciò che teme.
La disperazione e l'ateismo sono la stessa cosa.
La lode più alta a Dio è nella negazione dell'ateo che ritiene la creazione tanto perfetta da poter fare a meno di un creatore.
La prossima volta che nasco ateo, lo faccio in un paese dove quelli che credono in Dio credono in un Dio felice.
La superstizione fa più ingiuria a Dio dell'ateismo.
Negare l'ateismo è cadere nell'allucinazione, nella pazzia, nella mentalità crepuscolare dei bambini e dei selvaggi, incapaci di distinguere l'è dal non è.
Nell'ateismo non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole.
Nessun ateo può illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'Ateismo fa un atto di Fede: nel nulla.
Nessuno è ateo in trincea.
Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso.
Non c’è in fondo che una definizione valida: l’ateo è un credente divenuto adulto.
Non devono in nessun modo essere tollerati coloro che negano che esista una divinità. Per un ateo, infatti, né la parola data, né i patti, né i giuramenti, che sono i vincoli della società umana, possono essere stabili o sacri; eliminato Dio anche soltanto col pensiero, tutte queste cose cadono.
Non si diventa atei per adottare delle nuove credenze, ma per diventare liberi.
Non è egli un paradosso che la religione cristiana in gran parte sia stata la fonte dell’ateismo, o, generalmente parlando, dell’incredulità religiosa? Eppure io così la penso.
Non è tanto l'asprezza del cuore, non sono le malvagie intenzioni a guidare all'ateismo gli uomini pensanti, quanto piuttosto una scrupolosa onestà e rigore intellettuale.
Per quanto l'ateismo possa esser stato logicamente sostenibile prima di Darwin, soltanto Darwin creò la possibilità di adottare un punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale.
Per te io sono ateo, ma per dio io sono una leale opposizione.
Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola 'ateismo'! Come se il teismo fosse la cosa più naturale del mondo.
Quando l'ateismo vorrà dei martiri, lo dica: il mio sangue è pronto.
Ringrazio il buon Dio di avermi fatto diventare ateo.
Se Dio fosse visibile, l'ateismo diventerebbe una fede.
Se ancora agli inizi del novecento la religione costituiva un grosso problema per l’ateismo, oggi è l’ateismo a costituire un grosso problema per la religione.
Se gli Atei non hanno il diritto di distruggere le illusioni, i religiosi non hanno il diritto di crearle.
Se l'ateismo fosse una religione, allora la salute sarebbe una malattia.
Se l'ateismo si propagasse diventerebbe una religione non meno intollerante di quelle antiche.
Se la morte di Dio significa la sua morte finale e definitiva nello spirito degli uomini, la vitalità persistente dell'ateismo costituisce per l'ateismo stesso la sua più seria difficoltà. Dio sarà morto negli spiriti solo quando nessuno penserà più a negare la sua esistenza. Nell'attesa che l'ateismo finisca con lui, la morte di Dio rimane un rumore che aspetta ancora conferma.
Se non ci fosse Dio, non ci sarebbero gli atei.
Se per i credenti l’ateismo è una mancanza, per gli atei stessi è una conquista o una liberazione, in certi casi una condizione del tutto naturale.
Se vi sono degli atei, con chi prendersela se non con quei tiranni mercenari delle anime, che, costringendoci a ribellarci contro le loro nefandezze, forzano gli spiriti deboli a negare il Dio che quei mostri disonorano?
Se vi è un ateismo dell'uomo, un uomo senza Dio, non vi è un Dio senza l'uomo.
Solo l'ateismo è puro e pio, solo l'ateismo è la grande, vera religione.
Sono un ateo. Non sono neutrale rispetto alla religione, le sono ostile. Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma al pensiero religioso in sé e per sé.
Su questa terra siamo tutti atei, letteralmente senza dio; l’unica differenza sta nell’esserne consapevoli o meno.
Temere la morte è far professione d'ateismo.
Un ateo non ha mai ucciso un credente, viceversa è accaduto troppe volte.
Un ateo è un uomo castrato dalla parte dell'anima.
Un ateo è un uomo che non ha mezzi invisibili di appoggio.
Un ateo è un uomo che non ha mezzi invisibili di sostentamento.
Un giorno fu chiesto a qualcuno se ci fossero dei veri atei. Credete, rispose, che ci siano dei veri cristiani?
Un po' di filosofia porta la mente dell'uomo all'ateismo, ma la profondità della filosofia lo porta verso la religione.
Una società di atei inventerebbe subito una religione.
È assurdo pensare che non ci siano altre forme di vita all'interno della Galassia. O si è credenti e si ritiene che la Terra sia stata creata apposta per l'essere umano, oppure si è atei e ci si affida alla ragione e al calcolo delle probabilità.
È molto più difficile non credere che credere in Dio, i veri atei sono quasi introvabili.
È solo attraverso la critica che è possibile troncare alla radice stessa il materialismo, il fatalismo, l'ateismo, l'incredulità dei liberi pensatori, il fanatismo e la superstizione, che possono costituire un danno per tutti.