Passione

Aforismi

Biblioteca

Basta entrare in una biblioteca comunale e guardare le vetrine di un cartolaio per capire che il mondo non ha bisogno di un volume in più.
Biblioteca: ospedale dell'anima.
Biblioteca: troppi volumi e pochi libri.
Biblioteca: troppi volumi e pochi libri.
Bisogna sfogliare un'intera biblioteca per fare un libro.
Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
Dare un ordine a una biblioteca è un modo silenzioso di esercitare l'arte della critica.
Davanti a una testa-biblioteca m'inchino, pensando di onorare non la testa ma la biblioteca.
Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche.
Fondare biblioteche è un po' come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l'inverno dello spirito.
I bibliofili possessori di biblioteche di cui non volgono una pagina, si possono paragonare agli eunuchi in un harem.
Il destino di molti uomini dipese dall'esserci stata o non esserci stata una biblioteca nella loro casa paterna.
Il sapere dorme e russa nelle biblioteche, ma la saggezza è ovunque, ben desta, in punta di piedi.
In una biblioteca, non c'è scaffale che rimanga vuoto a lungo. Come la natura, le biblioteche aborriscono il vacuum.
L'enciclopedia mondiale, la biblioteca universale, esiste, ed è il mondo stesso.
La biblioteca che probabilmente ogni bibliofilo e, in genere, ogni persona colta hanno sognato almeno una volta nella vita di visitare, è la biblioteca virtuale dei libri perduti, quella biblioteca, cioè, fatta con i testi che sono andati distrutti a causa dell’incuria o della stoltezza umana, e di cui ci è rimasto soltanto un titolo, qualche frammento o niente del tutto.
La biblioteca di un uomo è una specie di harem.
La biblioteca è l'arena in cui ogni giorno si rinnova la lotta omerica fra i libri e i lettori.
La cosa più vicina all'ordine universale a cui si possa mai arrivare è una buona biblioteca.
La frequentazione quotidiana dei musei, delle biblioteche e delle accademie è, per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volontà ambiziosa.
La mia biblioteca era per me un ducato grande abbastanza.
La scrittura crea i libri, i libri creano biblioteche e una biblioteca è il luogo più forte e radicato di una casa privata, come lo è di una città se biblioteca pubblica. Una biblioteca sostituisce la realtà assente o malvagia, e ne costituisce il luogo della beatitudine, del piacere: il luogo pagano della gioia.
La sua biblioteca era diventata per lui come un vestito che non gli andava più. In generale, le biblioteche possono diventare o troppo strette o troppo larghe per lo spirito.
Le biblioteche continueranno a sopravvivere finché noi continueremo ad attribuire parole al mondo che ci circonda, e a conservarle per i futuri lettori.
Le biblioteche non si fanno; crescono.
Le biblioteche sono botteghe di farmacista: molti veleni e pochi rimedi.
Le nostre biblioteche sono in un certo senso istituti di pena dove noi abbiamo rinchiuso i nostri grandi spiriti.
Mai imprestar libri, non uno fa ritorno; i soli che ho in biblioteca sono quelli che altri mi hanno imprestato.
Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca.
Molte case valutate sopra i 250.000 dollari hanno una biblioteca. Questo dovrebbe dirti qualcosa.
Non c'è nulla che mi faccia sentir male come la porta chiusa di una biblioteca.
Ogni biblioteca traduce il caos della scoperta e della creazione in un sistema strutturato di gerarchie o in una frenesia di libere associazioni.
Ogni biblioteca è, per necessità, una creazione incompleta, un work-in-progress, e ogni scaffale vuoto preannuncia i libri che verranno.
Poveretto l'uomo che ha un ristorante preferito per nutrire il suo corpo, senza una biblioteca per nutrire la sua mente.
Quando non esisteranno più biblioteche e pochi libri saranno per così dire risparmiati, si occulteranno forse i più piccoli, quelli cioè che conterranno, in minor numero di parole, maggiore sapienza: come in un incendio, in un saccheggio o in una fuga, si mettono prima in salvo i diamanti.
Quanta gente sulla cui biblioteca si potrebbe scrivere: "per uso esterno", come sulle boccette di farmacia.
Se accanto alla biblioteca avrai l'orto, nulla ti manca.
Se la Biblioteca di Alessandria era l'emblema della nostra ambizione di onniscienza, il Web è l'emblema della nostra ambizione di onnipresenza; la biblioteca che conteneva tutto è diventata la biblioteca che contiene qualsiasi cosa.
Se volete diventare pigri e stupidi andate al college o all'università. Ma se volete farvi un'educazione andate in biblioteca.
Tutto quello di cui hai bisogno per migliorare il tuo futuro è già stato scritto. E indovina cosa? È tutto disponibile. Tutto quello che devi fare è andare in biblioteca. E c’è probabilmente una biblioteca in ogni quartiere.
Un libro serve a chi lo scrive, raramente a chi lo legge, perciò le biblioteche sono piene di libri inutili.
Una biblioteca è una stanza di amici.
Una ricca biblioteca può servire a mascherare una cultura povera.
Una volta un tale che doveva fare una ricerca andava in biblioteca, trovava dieci titoli sull'argomento e li leggeva; oggi schiaccia un bottone del suo computer, riceve una bibliografia di diecimila titoli, e rinuncia.
Uno dei malintesi che dominano la nozione di biblioteca è che si vada in biblioteca per cercare un libro di cui si conosce il titolo. In verità accade sovente di andare in biblioteca perché si vuole un libro di cui si conosce il titolo, ma la principale funzione della biblioteca, almeno la funzione della biblioteca di casa mia e di qualsiasi amico che possiamo andare a visitare, è di scoprire dei libri di cui non si sospettava l'esistenza, e che tuttavia si scoprono essere di estrema importanza per noi.
Vivere nel mondo senza avere consapevolezza del suo significato è come vagabondare in una immensa biblioteca senza neppure toccare un libro.
È questo il paradosso di ogni biblioteca. Se infatti da un lato si prefigge, in misura maggiore o minore, di raccogliere e conservare una testimonianza del mondo, la più esaustiva possibile, questo compito risulterà alla fine ridondante, perché si potrebbe attuare soltanto quando i confini della biblioteca coincidessero con quelli del mondo intero.