Passione

Aforismi

Chiesa

Alcuni affermano di credere tutto quello che la Chiesa crede, ma poi non sanno che cosa la Chiesa crede e quindi è come se non credessero.
Alla chiesa cattolica importa poco o niente il destino delle anime, il suo obiettivo è sempre stato controllare i corpi, e il laicismo è la prima porta da cui cominciano a sfuggirle questi corpi, e via facendo gli spiriti, giacché gli uni non vanno senza gli altri dovunque sia.
Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?
Che nelle chiese si predichi non rende inutili i parafulmini su di esse.
Ci sarebbe da essere grati se la Chiesa Cattolica Apostolica Romana smettesse di intromettersi in quello che non la riguarda, cioè, la vita civile e la vita privata delle persone.
Credeva, era un fervido credente: credeva, soprattutto, nella forza della chiesa per mandare all'estero valuta pregiata.
Dal tempo in cui i barbari rovesciarono l'impero d'occidente, fino al tempo del risorgimento delle lettere, l'influenza della Chiesa di Roma era stata generalmente favorevole al sapere, all'incivilimento e al buon governo. Ma negli ultimi tre secoli, suo scopo precipuo è stato quello di impedire il muoversi della mente umana. Per tutta la Cristianità, qualunque progresso nello scibile, nella libertà, nella opulenza, nelle arti della vita, ha ripugnato la Chiesa, e in ogni dove è stato sempre in proporzione inversa del potere di quella.
Dio è presente ovunque, perfino nelle chiese cattoliche!
Fin tanto che la chiesa usufruirà di benefici e privilegi dal potere statale, dal potere economico, non sarà mai al servizio della verità.
Gesù disse: amate; la Chiesa dice: pagate.
Gesù era ricco solo di Spirito, ma la Chiesa lo stesso è riuscita a farci una fortuna.
Gli uomini quanto più sanno, tanto più dubitano, e quanto sanno meno, tanto più credono. Non è quindi meraviglia, che la chiesa cattolica, bisognosa com'è di fede cieca, raccomandi e favorisca l'ignoranza.
Il Dio o gli dei hanno ben poco a che vedere con le chiese. E a guardare bene, quelle sono quasi sempre la negazione di questi.
Il Papa è il grande esattore di Dio e la Chiesa è una grande impresa commerciale, pagate e sarete salvi, che Indulgenza!
Il debito di una chiesa è il salario del diavolo.
Il diavolo ha reso tali servigi alla Chiesa, che io mi meraviglio com'esso non sia ancora stato canonizzato.
Il messaggio di Gesù è inequivocabile e la chiesa non può dimenticarlo: il nostro atteggiamento di fronte ai poveri sarà giudicato alla fine dei tempi.
Il mondo ha perso la capacità di vergognarsi per i suoi vizi; la Chiesa ha perso la sua capacità di piangere per essi.
Il papato non è altro che il fantasma del defunto impero romano, che siede incoronato sulla sua tomba.
Il problema con la Chiesa è che ti dicono: muori adesso, paga dopo.
In un mondo tecnologico e in un’èra scientifica, in cui una comunità transnazionale di ricercatori seri e colti si danna l’anima per cercare risposte concrete e precise a domande sensate e profonde sull’universo, sulla vita e sull’uomo, la Chiesa non trova infatti di meglio che riproporre in maniera immutata e immutabile le sue favole mediorientali e le sue formule scolastiche.
Io non conosco che una chiesa: è la società degli uomini.
Io non crederei al Vangelo, se non vi fossi costretto dall'autorità della Chiesa.
L'invenzione del purgatorio è il capolavoro politico ed economico di tutta la storia della Chiesa.
L'unica chiesa che illumina è quella che brucia.
La Chiesa cattolica può essere definita la risposta che il mondo ha dato al Vangelo.
La Chiesa cattolica può insegnare. Sebbene il suo edificio dottrinale sia venuto in molti punti in conflitto con le scienze esatte e con l'indagine scientifica, essa non è disposta a sacrificare nemmeno una sillaba dei suoi insegnamenti. Ha riconosciuto molto bene che la sua forza di resistenza non consiste in un adattamento più o meno grande ai temporanei risultati della scienza, in realtà eternamente oscillanti, ma nel tener fermi i dogmi stabiliti e fissati, i quali conferiscono al tutto il carattere d'una fede.
La Chiesa e la banca hanno dell’uomo la stessa visione: entrambe lo vedono bene sulla croce.
La Chiesa non ha natura politica, ma spirituale. È il santo popolo di Dio. Con le sue virtù e i suoi peccati. E al centro non c'è il papa. Cristo è il centro.
La Chiesa non può che essere reazionaria: non può che essere dalla parte del Potere; non può che accettare le regole autoritarie e formali della convivenza.
La Chiesa può e deve essere, a tutti i livelli, una comunità di uomini liberi: se vuole servire la causa di Cristo, non potrà mai essere un centro di potere o addirittura una Santa Inquisizione.
La Chiesa rimanda all’aldilà la risoluzione di problemi tipici dell’aldiquà.
La Chiesa è esattamente ciò contro cui Gesù predicò, e contro cui insegnò a combattere ai suoi discepoli.
La chiesa cattolica era un tempo la più superba istituzione del mondo, e s'imponeva alle anime umane. Se in un organismo così potente si scoprono imperfezioni, che fede possiamo avere nelle nostre piccole idee e filosofie?
La chiesa cattolica è la mamma che mette al centro della vita individuale e sociale delle sue pecorelle alla pecorina qualcosa che non ha posto da nessuna parte: la sessualità umana. E sopra vi pianta un codice d'onore, una morale.
La chiesa continua a guardare a sé, per sé e con sé, confondendo fede e politica. Si arriva così, inevitabilmente, alla religione civile. Instrumentum regni, strumento di regno, la religione come strumento per tenere il popolo sottomesso, come nei secoli passati.
La chiesa di Roma, ridotta a una vera e propria "industria di anime", è ormai votata al Dio denaro.
La chiesa dovrebbe imparare l'umiltà così come insegnarla.
La chiesa ha ammesso di aver commesso molti errori, solo che non vuole ammettere che sta continuando a farne.
La chiesa impotente di oggi dimentica che solo chi è potente può dire sciocchezze senza screditarsi.
La chiesa nella polis, nella città, dovrebbe essere al servizio degli altri, standone al di sotto, accogliendo con gioia il confronto e aprendo le braccia a tutti.
La chiesa non riconosce che una specie di laici: i suoi.
La chiesa non è la padrona o la serva dello stato, ma la coscienza dello stato.
La chiesa può essere cristiana solo se è umana, cioè laica e povera.
La chiesa romana conosce alla perfezione quel che nessun'altra chiesa ha mai saputo: cosa fare degli entusiasti.
La chiesa si ostina ad anteporre la legge all’amore, e a mettere al primo posto il corpus della tradizione anziché la comunione.
La chiesa si è arricchita con la credulità e lo sfruttamento delle masse, oggi è un immenso potere finanziario.
La chiesa è chiesa solo se e in quanto esiste per gli altri. Per cominciare, deve donare ogni suo avere agli indigenti. I pastori devono vivere esclusivamente dei contributi volontari della comunità, eventualmente devono esercitare una professione laica.
La chiesa è diventata come i politici: una casta.
La chiesa è l'unico luogo in cui, se qualcuno mi parla, io non sono obbligato a rispondere.
La chiesa è sempre stata contro il profitto, soprattutto quello degli altri.
La chiesa è soltanto un'istituzione secolare nella quale gli istruiti a metà parlano ai convertiti a metà.
La chiesa, con il suo pastore alla testa, prende le difese degli arabi contro il popolo ebraico. Gli odi insanabili sono sempre quelli di famiglia.
La chiesa, un luogo dove un popolo imbecille si reca, senza riflettere, a salutare un pezzo di pane.
La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete.
La domenica le chiese sono affollate, e tutti venerano il papa, anche se quasi nessuno lo ascolta in materia di anticoncezionali, perché si parte dal concetto che un anziano celibe, senza preoccupazioni di carattere pratico, non può essere un esperto di quel delicato argomento.
La forza della chiesa cattolica è la fede nelle superstizioni che da secoli instilla nelle anime semplici e sprovvedute.
La storia del Papato è storia di briganti.
La via che indica la Chiesa non porta a Dio, porta alla Chiesa.
Le chiese continueranno a prosperare fin quando al mondo ci saranno abbastanza pecore d’avere ancora bisogno d’un pastore.
Le chiese sono serbatoi di peccati che versano gocce di santità.
Le chiese, come società affermanti la loro infallibilità, sono istituzioni anti-cristiane. Non solo non vi ha niente di comune fra le chiese e il cristianesimo, eccetto il nome, ma i loro principî sono assolutamente opposti ed ostili. Le une rappresentano l'orgoglio, la violenza, la sanzione arbitraria, l'immobilità e la morte; l'altro rappresenta l'umiltà, la penitenza, la sottomissione, il movimento e la vita.
Le migliaia di giovani che affollano gli annuali raduni a essi dedicati dalla chiesa cattolica, fanno ben sperare per il futuro gli accorti pastori cristiani: per qualche generazione ancora, un bel po’ di lana da tosare è assicurato.
Le nostre chiese sono ancora piene di pagani che vanno a messa.
Molti italiani, pur modestamente credenti, ritengono il cattolicesimo un patrimonio nazionale irrinunciabile: La chiesa, da parte sua ha assorbito virtù e vizi degli italiani, in un condizionamento reciproco che ha fatto della religione una caratteristica subculturale, più che un'adesione di fede.
Ne la chiesa coi santi, e in taverna coi ghiottoni.
Nel non volere che siano posti limiti alle nascite, la Chiesa mostra che non si è estinta tutta la sua vocazione primitiva alla catastrofe.
Nessuna chiesa ha mai rinunciato alla rivendicazione di esercitare per diritto divino un controllo assoluto sulla vita morale dei cittadini. Se la chiesa è troppo debole, ricorre a mezzi indiretti per trasformare il proprio credo e le proprie regole in legge. Se è forte, si serve della tortura.
Non c'è laicità possibile, per esempio, se tanto per cominciare non si conviene subito che Satana è un'invenzione della chiesa per distrarre l'attenzione da se stessi. Chi grida "Al lupo! Al lupo!" di mestiere che altro mestiere può fare se non il lupo?
Non c'è salvezza fuori della chiesa.
Non credo nella fede professata dalla chiesa ebraica, dalla chiesa romana, dalla chiesa greca, dalla chiesa turca, dalla chiesa protestante, né da qualsiasi altra chiesa che io conosca. La mia mente è la mia chiesa.
Non ho niente contro le chiese, purché non s'impiccino dell'opera divina.
Non potendo sopprimere l'amore, la Chiesa ha voluto almeno disinfettarlo, e ha decretato il matrimonio.
Non può avere Dio per padre chi non ha per madre la chiesa.
Non vi è eresia né filosofia tanto aborrita dalla chiesa quanto l´essere umano.
Ogni Chiesa è ortodossa per se stessa ed erronea o eretica per gli altri.
Ogni giorno le persone si allontanano dalla Chiesa e tornano a Dio.
Ogni volta che un evento importante, una rivoluzione o una calamità volge a profitto della Chiesa, è sempre identificata con la Mano di Dio.
Papi, cardinali, vescovi, arcivescovi: tutta gente casta e chiesa.
Quando uno non ha più niente da far credere e deve raschiare il fondo del barile della sua criminalità politica e, spesso, psichica, chiama a suffragio la Chiesa e riecco che saltano fuori i più bruttarelli mostriciattoli della Storia, Dio-Patria-Famiglia, è giù olio di ricino.
Quanto più vicini alla chiesa, tanto più lontani di Dio.
Questa chiesa cattolica (l'ultima al mondo a cui mi convertirei) mi scandalizza. Quando sento che vede la vita in un corpo martoriato da diciassette anni di torture terapeutiche o in poveri embrioni tenuti in frigorifero come lattine di birra vicine alla scadenza, mentre nega una speranza a dei disgraziati che la ripongono nelle staminali, mi viene la bava alla bocca.
Se la chiesa si dichiara cristiana e cattolica, cioè universale, dovrà essere una chiesa povera. Nel senso che la sua opzione preferenziale dovrà essere, anzitutto, dare voce ai poveri.
Se per «città di Dio» si intende la riunificazione del genere umano nella chiesa cattolico-romana, come vuole la tradizione cattolica, penso che si debba cambiare al più presto programma. Il mondo l'ha già fatto.
Se una fabbrica paga le tasse e la chiesa no, vuol dire che un giorno la chiesa prenderà possesso della fabbrica.
Troppe chiese dorate e troppi villaggi senza pane.
Tutte le chiese istituzionali nazionali, che siano ebraiche, cristiane o turche, mi sembrano null’altro che invenzioni umane, costituite per terrorizzare e asservire il genere umano e monopolizzare il potere e il profitto.
Tutti sono felici all'uscita di una chiesa, perché dentro hanno avuto paura.
Un tempo avevo sogni sulla chiesa. Una chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo. Una chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la chiesa.
Una Chiesa Cattolica che non sa più dove va e che sul pietismo, il buonismo, il vittimismo ha costruito un'industria.
Uomini che cominciano a combattere la chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la chiesa.
Vorrei sapere, infine, se i complici del Male sono consapevoli o no di esserlo e fino a che punto, dentro di sé, credono di operare, spesso omettendo di operare o supplendo con la teoria alla pratica, a fin di bene. Una questione da porre, per esempio, alla chiesa cattolica, distruttrice universale di ogni cultura altra da sé.
È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di chiesa si siano originate da princìpi di povertà.
È la chiesa che ha abbandonato l'umanità, o è l'umanità che ha abbandonato la chiesa?
È più facile diventare un'automobile dormendo nel garage che diventare cristiani andando in chiesa.
È sorprendente vedere come la chiesa cattolica abbia a cuore i poveri e quanto tenga a distinguersi da essi.