Passione

Aforismi

Ignoto

Avere paura di quello che non si conosce è una reazione naturale, e chi non ce l’ha non vive a lungo.
Che cos'è la coscienza? È la bussola dell'ignoto.
Ciò che si dice la conoscenza consiste nel ricondurre l'ignoto al noto; ma la vera conoscenza, la conoscenza essenziale, non dovrebbe procedere nel senso opposto?
Così come quando si viene al mondo, quando si muore abbiamo paura dell'ignoto. Ma la paura è qualcosa che è dentro di noi, che non ha nulla a che fare con la realtà.
Diamoci in pasto all’ignoto, non già per disperazione, ma soltanto per colmare i profondi pozzi dell’assurdo!
I bianchi di solito cercano in tutti i modi di proteggersi dall'ignoto e dagli assalti del fato. L'indigeno, invece, considera il destino un amico, perché è nelle sue mani da sempre.
I dolori sono ignoti, l'amore non si impara, l'ingiunzione che ci chiama ad entrare nella morte rimane oscura. Solo il canto sulla terra consacra e celebra.
Il fascino dell'ignoto domina tutto.
Il futuro è un tempo nel quale dorme l'ignoto. Non vorrei che quell’ignoto mi tirasse lo sgambetto perciò non tengo sogni nel cassetto.
In arte e, in particolare, in letteratura, contano solo quelli che si lanciano verso l’ignoto. Non si scoprono terre nuove senza accettare di perdere prima di vista e per molto tempo ogni terra conosciuta. Ma i nostri scrittori temono l’alto mare; non sanno che navigare vicino alla costa.
L'animo umano conserva sempre una parte ignota anche all'amico più intimo e più a lungo frequentato.
L'arte mette paura perché richiede costantemente di abbandonare la propria zona di comfort per avventurarsi incontro all’ignoto, ossia verso un luogo oscuro in cui ci si può perdere (ma dove si può anche vincere).
L'arte rende l'ignoto evidente.
L'uomo è l'ignoto di se stesso.
La cosa più insignificante racchiude un po' d'ignoto. Troviamolo.
La gioia richiede più abbandono, più coraggio che non il dolore. Abbandonarsi alla gioia significa appunto sfidare il buio, l'ignoto.
La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto.
La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.
La ragazza che desidera il matrimonio desidera qualcosa di cui non sa nulla. Il giovane che brama la gloria non ha alcuna idea di cosa sia questa gloria. Ciò che dà un senso al nostro comportamento è sempre qualcosa che ci è totalmente sconosciuto.
La scrittura è l'ignoto. Prima di scrivere non si sa niente di ciò che si sta per scrivere e in piena lucidità.
Noi vogliamo, per quel fuoco che ci arde nel cervello, tuffarci nell'abisso, inferno o cielo non importa. Giù nell'ignoto per trovarvi del nuovo.
Noia, l'eredità del dubbio e dell'ignoto.
Non ci si aspetta che tu abbia successo immediatamente, dovresti invece provare a fare ogni giorno qualcosa che ti porti avanti verso i tuoi obiettivi e sentirti a tuo agio nell’ignoto. Sapere che con ogni tentativo siamo sulla strada giusta.
Non possiamo conoscere i particolari del nuovo ordine di vita. Dobbiamo crearli noi stessi. La vita consiste nella ricerca dell’ignoto, nell’opera di armonizzare le nostre azioni con la nuova verità.
Non si può adorare che l'ignoto; e non c'è più religione dove non c'è mistero.
Nulla l'uomo teme di più che essere toccato dall'ignoto.
Per definizione, quando si investiga l'ignoto non si sa cosa si trova.
Quando arrivi all'orlo di tutta la luce che conosci, e stai per saltare nell'oscurità dell'ignoto, la fede è sapere che accadrà una delle due cose: ci sarà qualcosa di solido su cui appoggiarsi, o ti verrà insegnato a volare.
Se fai per benino l'uomo ignoto della strada, non dici mai il tuo parere, ti occupi solo della tua famiglia e non vivi in tempi di guerra, hai ottime probabilità di morire di un infarto, di una trombosi cerebrale o di cancro.
Ti avventuri nell'ignoto perché quello è il posto dove il tuo cuore vuole portarti. Alla fine, non si tratta di ciò che vuoi fare, si tratta di qualcosa che devi fare.
Tu devi infrangere il tuo attuale confortevole ambito e metterti a tuo agio con l'insolito e l'ignoto.
Tutte le azioni sono essenzialmente ignote.
Tutte le cose che si sono ignote le consideriamo magnifiche.
Tutto ciò che è ignoto si immagina pieno di meraviglie.
Tutto è ignoto: un enigma, un inesplicabile mistero. Dubbio, incertezza, sospensione di giudizio appaiono l'unico risultato della nostra più accurata indagine.
Viaggiare non è veramente piacevole, si va incontro all'ignoto e l'ignoto è qualche volta sgradevole e sempre traumatico; però fa bene.
Viaggiare non è veramente piacevole, si va incontro all'ignoto e l'ignoto è qualche volta sgradevole e sempre traumatico; però fa bene.
È l'ignoto che temiamo, quando guardiamo la morte e il buio, nient’altro.
È meglio un male sperimentato che un bene ignoto.