Amavamo la malinconia con la stessa leggerezza con la quale amavamo il piacere.
Anche la malinconia ha il suo fascino.
C'è una malinconia che nasce dalla grandezza.
Caccia la malinconia dal tuo cuore, allontana dal tuo corpo il dolore, perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio.
Chi può distinguere il mare da ciò che vi si riflette? O dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia?
Consolazione per malinconici: le persone serene non conoscono la grande felicità.
Cosa malinconica la fusione di due corpi estranei, o quasi. Piacere sommario, misto d'inquietudine e di sospetti. L'antico pudore rinasce e rende incerti e goffi anche i più rotti alle galanterie se la grande ondata dell'amore non arriva a rendere puri e sani tutti gli atti e i più segreti e vivi, della carne infiammata.
Davvero la malinconia deve essere evitata con qualsiasi mezzo, tranne che col bere.
Di lui si diceva fosse un tipo malincronico.
Fin dall'infanzia sono preda della forza di un'orribile malinconia, la cui profondità trova la sua vera espressione nella corrispondente capacità di nasconderla sotto apparente serenità e voglia di vivere.
Gli uomini malinconici sono tra tutti i più arguti.
I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
I malinconici sono persone le quali per il resto sono molto sagge e molto sensate, e dotate di una penetrazione e di una sagacia straordinarie.
I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che.
I ricordi sono profumi di malinconia, e se siamo fortunati odorano di felicità.
Il moto è la migliore cura della malinconia.
Il silenzio fa sì che le immagini del passato non suscitino desideri ma tristezza, una enorme sconsolata malinconia.
Il sorriso scaccia la malinconia.
In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare.
L'allegria è il principale motore che abbatte i muri della malinconia ed è una cura sufficiente in se stessa.
L'aria malinconica non è di buon gusto; ci vuole l'aria annoiata. Se siete malinconico, è segno che qualcosa vi manca, che non siete riuscito in qualche cosa. È un segno manifesto d'inferiorità. Invece se siete annoiato, è inferiore ciò che ha cercato vanamente di piacervi.
L'istante in cui finisce un bacio è carico del malinconico dispiacere che connota un risveglio forzato.
L'istante non è altro che il punto di malinconia tra il desiderio e la memoria.
L'uomo più felice è quello che conosce meglio l'arte di rendersi tale senza venir meno ai propri doveri, e il più infelice è quello che ha scelto un modo di vivere che lo costringe a fare ogni giorno, dal mattino alla sera, malinconiche riflessioni sull'avvenire.
La giustizia non è ardore giovanile e decisione energica e impetuosa: giustizia è malinconia.
La malinconia attira, il tedio respinge.
La malinconia dei comici è una di quelle leggende di cui nessuno dubita, come la collera dei calmi.
La malinconia dei giovani non è che desiderio della felicità; quella dei vecchi ne è il rimpianto.
La malinconia dei giovani non è che desiderio della felicità; quella dei vecchi ne è il rimpianto.
La malinconia e la solennità sono del tutto fuori luogo persino nello studio più rigoroso di un'arte originariamente intesa per rendere felici i cuori degli uomini.
La malinconia ha questo di diabolico, che non solo ti fa ammalare, ma ti monta la testa e ti rende miope o addirittura superbo.
La malinconia nasce quando non si può volere, cioè tendere a una meta, perché non si sa e non si vuol sapere ciò che si vuole.
La malinconia non è altro che un ricordo inconsapevole.
La malinconia non è fatta né per le bestie né per gli uomini: ma se questi vi si abbandonano disperatamente, diventano bestie.
La malinconia parla solo quando l'amore non vuol capire.
La malinconia è altrettanto seducente dell'estasi.
La malinconia è fatta di sogni che devono restare tali.
La malinconia è la felicità di essere triste.
La malinconia è la versione romantica della tristezza.
La malinconia è rimpianto di ciò che non è stato ma che sarebbe stato possibile, di un’altra vita non vissuta, d’un amore che ti ha sfiorato senza fermarsi. Di un tu che avresti voluto incontrare ma non hai incontrato, di un te stesso che avresti voluto essere e non sei stato.
La malinconia: il desiderio di avere desideri.
La mia allegrezza è la malinconia.
La tristezza è la malinconia che ha perso la speranza.
Le disgrazie della fanciullezza si ripercuotono sulla vita intera e lasciano al cuore dell'uomo una fonte inesauribile di malinconia.
Le emozioni sono infinite, amore e odio, ma anche noia e malinconia, simpatia e antipatia, angoscia e inquietudine. Comune a ciascuno di questi sentimenti è la capacità di portarci fuori dal nostro egoismo e dal nostro io. Un sentimento implica necessariamente un uscire da noi stessi per cercare di cogliere quello che le altre persone sono nella loro realtà più profonda e nelle loro emozioni.
Le foglie ingiallite rappresentano l'autunno con tutta l'incertezza e la malinconia delle creature che ci abbandonano per sempre.
Malinconia del passato, gioia del presente, pentimento del futuro... questa è la vita.
Malinconia è crogiolarsi nella propria tristezza.
Malinconia: tristezza che diventa leggera.
Meglio lasciarsi annegare nel mare nero della malinconia che annaspare tra le onde di una falsa felicità.
Moto di malinconia abbastanza simile a quello che lo afferra al pensiero degli sconosciuti, suoi contemporanei, che avrebbe potuto amare ma che non gli sarà mai dato incontrare fra i milioni di abitanti della Terra.
Noi siamo abituati a dare a parole come "silenzio" e "solitudine" un significato di malinconia, negativo. Nel caso della lettura non è così, al contrario quel silenzio e quella solitudine segnano la condizione orgogliosa dell'essere umano solo con i suoi pensieri, capace di dimenticare per qualche ora "ogni affanno".
Non c'è bellezza senza malinconia e non c’è malinconia senza la cognizione che tutto è destinato uomini, nomi, libri, case a andare in polvere.
Non è mica la morte che importa, è la tristezza, è la malinconia. Lo stupore. Le poche buone persone che piangono nella notte. La poca buona gente.
Ogni cambiamento, anche agognatissimo, ha le sue malinconie, perché quel che si lascia è una parte di noi: bisogna morire a una vita per entrare in un’altra.
Pensiamo ci faccia male solo ciò che sappiamo che ci fa male, ma c’è una moltitudine di ricordi e di immagini che provocano una grande malinconia perché non ne capiamo il senso.
Per stare in piedi ci vuole voglia di ridere, se no i muscoli non tengono il corpo, la testa va per conto suo, e, andando per conto suo, apre la porta alla malinconia.
Raccontano molto meno le mie labbra, di quanto faccia la malinconia nei miei occhi.
Ricordare, ovvero riportare al cuore...
Ci sono alcuni ricordi che saranno per sempre associati alla sofferenza. Magari smorzata dal tempo, Oppure appena velata di malinconia. Ma sempre lì, dolorosamente presente, reale.
Se l'uomo non cerca di essere in qualche modo spassionato verso il destino, se non vi si adatta, se nutre rancore nei suoi riguardi e ne è malinconico, se lo ingarbuglia con decisioni soggettive, è come se egli di continuo disturbasse gli dei nella formazione del suo destino. Si può vivere realmente il proprio destino solo sapendo accettare la vita con animo imparziale.
Si dice che i vecchi sono stanchi e aspettano quel momento. Io credo che non si è stanchi mai di vivere, forse la stanchezza proviene solo da una sterminata malinconia.
Si riesce a derivare molto più piacere da questa malinconica esistenza se non si guarda troppo per il sottile.
Sulla terra nulla si presta tanto per allietare il malinconico, per intristire l'allegro, per infondere coraggio ai disperati, per inorgoglire l'umile e indebolire l'invidia e l'odio, come la musica.
Tutte le cose nobili hanno un'ombra di malinconia.
Tutti gl'uomini straordinari sono palesemente malinconici, collocando l'uomo malinconico a una zona prossima all'alterazione.
Tutti i cambiamenti, anche i più desiderati, hanno la loro malinconia, perché ciò che lasciamo dietro è una parte di noi. Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un'altra.
Tutti possono essere tristi; ma la malinconia resta l'appannaggio delle anime superiori.
Tutti sanno, cioè, che un clown dev'essere malinconico per essere un buon clown, ma che per lui la malinconia sia una faccenda seria da morire, fin lì non arrivano.
Tutto ciò che è finito, tutto ciò che è ultimo, desta sempre naturalmente nell'uomo un sentimento di dolore, e di malinconia.
Un desiderio di desideri: la malinconia.
Vivere consiste nel costruire ricordi futuri; proprio adesso, qui di fronte al mare, so di elaborare dettagliati ricordi, che forse mi porteranno malinconia e disperazione.
È uno strano destino quello della malinconia. Prende anche se hai tutto. Il viso non mostra segni di sofferenza: è meglio una febbre che costringe a rimanere a letto malati. Se sei triste e stai soffrendo, dentro, nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano che sia un posa, uno strano modo di mettersi in mostra.