A che scopo dobbiamo vivere, se non per essere presi in giro dai nostri vicini e ridere di loro a nostra volta?
A ridere c'è il rischio di apparire sciocchi, a piangere c'è il rischio di
essere chiamati sentimentali. Ad esporre le vostre idee e i vostri sogni c'è il rischio d'essere chiamati ingenui. Ad amare c'è il rischio di non essere
corrisposti. Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
A volte non ci viene dato di scegliere tra le lacrime e le risate, ma solo tra le lacrime, e poi è necessario sapere decidere per le più belle.
A volte penso che nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.
Abbiamo anche molto riso, perché ridere insieme è un altro dei fondamenti essenziali del vivere.
Adoro le persone che mi fanno ridere. Penso che ridere sia la cosa che mi piace di più. È la cura per moltissimi mali.
Ama chi sorride e non chi ride. Ricordati che il sorriso è raggio d'alba nel crepuscolo della meditazione, che il riso è lume vulgare in una lucerna di terra; l'alba è foriera del giorno sempre: la vile lucerna un dì o l'altro si spezza.
Ancora non si è capito che soltanto nel divertimento, nella passione e nel ridere si ottiene una vera crescita culturale.
Attraverso l'umorismo, puoi alleviare alcuni dei peggiori colpi che la vita ti assesta. E una volta che hai scoperto la risata, non importa quanto dolorosa possa essere la situazione, puoi sopravviverle.
Benedetto colui che ride di sé stesso, se non sia per evitare il riso degli altri.
Bisogna ridere prima di essere felici, per paura di morire senza avere riso.
C'è un tempo per ridere e uno per piangere, e in genere alla fine vince sempre il dolore.
Cani che abbaiano talora mordono. Uomini che ridono non sparano mai.
Cerco di ridere di tutto, per paura di essere costretto a piangerne.
Che cosa sarebbe la vita senza il riso?
Chi del ben d'altri si attrista, altri ride del suo male.
Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire.
Chi non ride è fuori moda.
Chi non sa piangere senza ritegno, non sa nemmeno ridere.
Chi non sa ridere non è una persona seria.
Chi non sa ridere non è una persona seria. Buffone è chi non ride mai.
Chi ride per ultimo è quello che non ha ancora ascoltato le cattive notizie.
Chi ride è malvagio solo per chi crede in ciò di cui si ride.
Chi sa ridere è padrone del mondo.
Come è fortunato chi può ridere in compagnia senza perciò rendersi volgare, oppure confessare a qualcuno una cosa senza per questo gettarla ai porci.
Comprendere la vanità e il ridicolo delle cose del mondo è somma sapienza; riderne è somma forza.
Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore.
Dal cervello, e dal cervello solo, sorgono i piaceri, le gioie, le risate e le facezie così come il dolore e il dispiacere.
Del senno di poi si può sempre ridere e anche di quello di prima, perché non serve.
Dieci volte al giorno devi ridere ed essere allegro: altrimenti lo stomaco, che è il padre di ogni mestizia, ti disturberà nella notte.
Dov'è proibito ridere, non si ha il diritto di piangere.
Dove non si ha più la forza di piangere né di ridere, lo humour sorride tra le lacrime.
Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una va bene. Se le avete tutte e due siete invincibili.
E poco importa se il tempo non ci ha lasciato sperimentare. Da qualche parte siamo invecchiati insieme, da qualche parte continuiamo a rotolarci e a ridere.
E se per una volta ridessimo sul latte versato?
Essere a favore della vita vuol dire divertimento, gioco, amore, lavoro interessante, risate, musica, ballo, considerazione per gli altri, fiducia nell'uomo. Essere contrario alla vita vuol dire dovere, obbedienza, profitto, e potenza.
Falli ridere, falli piangere, falli aspettare.
Falsa sia per noi ogni verità che non sia stata accompagnata da una risata.
Fatevi venire o, se lo avete già, coltivate il senso dell’umorismo. C’è tanto da ridere al mondo.
Fatti il solletico quanto ti pare e non ti farai mai ridere.
Forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura, non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura.
I giovani non devono ridere dei vecchi: i fiori hanno vita breve.
I veri geni del comico non sono coloro che ci fanno ridere di più, ma coloro che svelano una zona sconosciuta del comico.
Il conio della saggezza è sapere che il resto è ruggine, e che la vera vita si trova nell'amore, nelle risate, e nel lavoro.
Il derubato che ride, ruba qualcosa al ladro; e se stesso deruba colui che spende un dolore inutile.
Il genere umano dispone di una sola arma veramente efficace: la risata.
Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.
Il riso abbonda nella bocca degli intelligenti; quella degli imbecilli è piena di parole serissime.
Il riso castiga certi difetti pressappoco come la malattia castiga certi eccessi.
Il riso e la paura sono antagonisti, ecco perche' l'umorismo, come la filosofia, deve insegnare a non temere la morte.
Il riso ha in sé qualcosa di rivoluzionario. In chiesa e a corte non si ride mai, almeno apertamente. Solo gli eguali ridono fra loro. Il riso di Voltaire ha distrutto più dei pianti di Rousseau.
Il riso squassa il corpo, deforma i lineamenti del viso, rende l'uomo simile alla scimmia.
Il riso è abbondante sulla bocca degli sciocchi.
Il riso è il profumo della vita di un popolo civile.
Il riso è il salto del possibile nell'impossibile.
Il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano.
Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa.
Il riso è sempre beneficamente contagioso.
Il riso, questa compulsione fisica a tutti nota, è prodotta dallo spettacolo inaspettato della nostra superiorità sugli altri.
Il saggio sdegna, non di ridere, ma di deridere.
Il sesso è meraviglioso, ma far ridere una donna a volte può essere ancora più piacevole.
Il suono delle risate passa. La forza dei ragionamenti resta.
Imparare a ridere di ciò che si ama e si rispetta e a rispettare e amare con umiltà ciò di cui affettuosamente si ride è una delle più grandi lezioni di amore e di libertà.
Io fui irrevocabilmente fidanzato con la risata. Il suono della quale mi è sempre parso come la musica più civilizzata del mondo.
Io sono un clown e faccio collezione di attimi.
L'ammontare di energia spesa a ridere ad una barzelletta dovrebbe essere direttamente proporzionale allo stato gerarchico di chi la racconta.
L'amore è la capacità di ridere insieme.
L'animale della terra che soffre di più fu quello che inventò il riso.
L'eccesso di dolore ride. L'eccesso di gioia piange.
L'umorismo dei condannati a morte non è un segno di forza: a chi è debole e spaventato, la paura fa meno orrore se riesce a riderne.
L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.
L'uomo sensuale ride spesso dove non c'è niente da ridere. Qualunque cosa lo stimoli, vien fuori il suo benessere intimo.
L'uomo è il solo animale che piange e ride, perché è il solo animale che è colpito dalla differenza tra come le cose sono e come dovrebbero essere.
La gioia è sempre segno di sapienza. Gli stolti ridono, i sapienti sorridono.
La giornata più perduta di tutte è quella in cui non si è riso.
La gloria improvvisa è la passione che causa quelle smorfie chiamate risate.
La maturità è un'amara delusione per la quale non esiste rimedio, a meno che non si dica che la risata è un rimedio per ogni cosa.
La ragazza che ama il riso va incontro al pianto.
La risata e le lacrime sono entrambi risposte alla frustrazione e all'esaurimento. Io stesso preferisco ridere, dato che c'è meno da pulire dopo.
La risata nasce dalla tragedia, quando più ne avete bisogno, e vi ricompensa per il vostro coraggio.
La risata è il miglior disinfettante del fegato.
La risata è la distanza più breve tra due persone.
La risata è la ginnastica interna.
La risata è per definizione sana.
La risata è solo l'improvvisa gloria che nasce dall'improvvisa concezione di una qualche preminenza in noi stessi, a paragone dei difetti di altri, o di noi stessi in precedenza.
La risata, il divertimento liberatorio sta proprio nello scoprire che il contrario sta in piedi meglio del luogo comune, anzi è più vero o, almeno, più credibile.
La serietà di un avversario va disarmata con il riso e il riso con la serietà.
La tragicità di un'epoca è resa dal suo riso.
La vera ricchezza consiste in un sonno privo di turbamenti, in una coscienza pulita, nella gratitudine reciproca, nell’assenza di invidia, in un buon appetito, forza muscolare, energia fisica, risate frequenti, pasti in compagnia, niente palestra, un po’ di lavoro fisico, evacuazioni regolari, niente sale riunioni e qualche sorpresa di tanto in tanto.
La verità è che la risata suona sempre più perfetta del pianto. La risata scorre con un ritmo violento ed è melodia spontanea. Il pianto è spesso combattuto, soffocato, mezzo strozzato, o rilasciato con umiliazione.
La vita può essere selvaggiamente tragica delle volte, e ne ho avuto la mia parte. Ma qualunque cosa ti accada, devi mantenere una leggera attitudine comica. In ultima analisi, non devi dimenticare di ridere.
La vita è un tale miracolo ed è così bello essere vivi che mi chiedo perché qualcuno possa sprecare un solo minuto! Il riso è la medicina migliore.
Lasciatemi ridere con i saggi e mangiare con i ricchi.
Le cose hanno qualità diverse, e l'anima diverse inclinazioni, perché nulla di semplice si presenta all'anima, e l'anima non si offre mai semplice a nessun soggetto. Da questo deriva che si ride e si piange di una medesima cosa.
Le donne ricordano solo gli uomini che le hanno fatte ridere. Gli uomini le donne che li hanno fatti piangere.
Le persone che non ridono mai, non sono serie.
Le rughe in faccia! Sono le cicatrici del riso, delle lacrime, delle domande, degli stupori e delle certezze.
Lo spiritoso fa ridere parlando delle altre persone; il satirico fa ridere parlando del mondo; l'umorista fa ridere parlando di se stesso.
Lo stolto alza la voce mentre ride; ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio.
Ma fammi ridere un po', ho tempo un sacco di tempo per piangere.
Mentre si ride si pensa che c'è sempre tempo per la serietà.
Mentre si ride, si pensa che ci sarà sempre tempo per la serietà.
Mi affretto a ridere di tutto e di tutti, per paura di essere costretto a piangerne.
Mi sono assiduamente studiato di imparare a non ridere delle azioni degli uomini,
a non piangerne, a non detestarle, ma a comprenderle.
Mio padre, prima dell'arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.
Molti uomini, a causa del riso, producono gioie illusorie: ma io odio i buffoni che per mancanza dei saggi hanno bocche senza freno.
Nel cattivo anche lo stesso riso è un'offesa.
Nell'anima del fanciullo c’è sempre qualcosa che ride.
Nessuno che una volta abbia riso veramente di cuore può essere irrimediabilmente cattivo.
Noi tutti siamo qui per poco; fatti tutte le sane risate che puoi.
Non c'è niente di più inopportuno di una risata inopportuna.
Non c'è niente di serio in questo basso mondo che il ridere.
Non c'è nulla di più sconveniente, per un uomo di classe, del ridere; è un'espressione così volgare di una passione!
Non con la collera, col riso si uccide.
Non il ridere, bensì il bere è proprio dell'uomo. Non dico già bere semplicemente e in assoluto, perché così bevono anche le bestie; dico bere vin buono e fresco.
Non possiamo amare qualcuno per davvero se non ci abbiamo mai riso assieme.
Non ridere alle battute di chi prende in giro la gente, poiché sarai detestato da coloro che vengono presi in giro.
Non ridere di chi è sfortunato.
Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare.
Non v'è nulla di così ingeneroso e ineducato come una risata udibile.
Nulla è più sciocco di un ridere da sciocchi.
Occorre ridere soprattutto di noi stessi.
Occorre saper sdrammatizzare ogni cosa e sopportarla con animo indulgente: è più degno di un uomo ridere della vita che piangerne.
Oggetto del riso non è più la moltitudine ansiosa di conformismo ma l'eccentrico che ancora osa pensare con la sua testa.
Penso che far ridere non sia la prima scelta di chiunque.
Per la gelosia, niente è più tremendo della risata
Per non piangere degli uomini conviene riderne.
Per ogni risata, ci dovrebbe essere una lacrima.
Per stare in piedi ci vuole voglia di ridere, se no i muscoli non tengono il corpo, la testa va per conto suo, e, andando per conto suo, apre la porta alla malinconia.
Preferisco ridere con i peccatori che piangere con i santi, i peccatori sono molto più divertenti.
Puoi dimenticare la persona con cui hai riso, mai quella con la quale hai pianto.
Quando il primo bambino rise per la prima volta, la sua risata si sbriciolò in migliaia di frammenti che si sparpagliarono qua e là. Fu così che nacquero le fate.
Quando iniziamo a non prendere sul serio i nostri insuccessi, significa che stiamo cessando di averne paura. È di un’importanza immensa imparare a ridere di noi stessi.
Quando si ride ci si lascia andare, si è nudi, ci si scopre. Quando uno ride, vedi un pò la sua anima. E poi quando si ride ci si muove, ci si scuote. Ci si scuote come un albero e si lascia per terra le cose che gli altri possono vedere e magari cogliere. Gli avari e coloro che non hanno niente da offrire, infatti, non ridono.
Quando tu sai come fare a strappare un applauso o una risata, che cosa mai ti potrebbe indurre a dire la cosa giusta invece di quella che funziona?
Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.
Quella notte credetti di avere perso per sempre la capacità d'innamorarmi, che mai più avrei potuto ridere o inseguire un'illusione. Però mai più è molto tempo. E l'ho potuto sperimentare in questa lunga vita.
Quello che esce indenne dal riso è valido. Quello che crolla doveva morire.
Ride delle cicatrici d'amore, chi non ha mai provato una ferita.
Ridere con un tono troppo alto significa poca intelligenza.
Ridere degli uomini di buon senso è privilegio degli sciocchi.
Ridere dei nostri errori può allungarci la vita. Ridere degli errori di qualcun altro può abbreviarcela.
Ridere di sé è facile, ridere del mondo un po' meno. Ridere, ridere solamente, impossibile.
Ridere in due è come fare l'amore, è incredibilmente intimo.
Ridere non è un brutto modo per iniziare un'amicizia, ed è senz'altro il migliore per terminarla.
Ridere significa essere liberi dai falsi idoli del mondo che vogliono essere adorati e dalla tracotante serietà della vita che rende schiavi.
Ridere significa essere maligni con tranquilla coscienza.
Ridere è il linguaggio dell’anima.
Ridere è la sensazione di sentirsi bene dappertutto e mostrarlo principalmente in un punto.
Ridere. Il vero segno della libertà.
Ridete dei vostri errori ma imparate da essi, scherzate sui vostri problemi ma traetene forza, fatevi beffe delle difficoltà ma superatele.
Ridi di una cattiva reputazione. Temine una buona che non potresti sostenere.
Ridi e il mondo riderà con te. Russa e dormirai da solo.
Ridi sempre quando ti è possibile. É una medicina a buon mercato.
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo: poiché questo triste vecchio mondo deve prendere a prestito l'allegria, ché di guai ne ha abbastanza di propri.
Ridiamo come le montagne non appena gli voltiamo le spalle, ogni volta che sono sicure che nessuno le veda. Come il mare che si ostinano a chiamare furioso mentre le tempeste non sono che i suoi sghignazzi. Come le nuvole che se piangono pioggia è solo per il gran ridere. Come il vento che non fa che sganasciarsi e soffia soltanto perché deve riposare il respiro.
Rido ma non sono felice: sto solo recitando un copione chiamato vita.
Riso. Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati. È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.
Se alcuno ti deride, ridi con lui.
Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! Guardate piuttosto come ride.
Se dobbiamo credere ai nostri logici, l'uomo si distingue da tutte le altre creature per la facoltà di ridere.
Se fossero più numerosi tra noi coloro che preferiscono il mangiare, il ridere e il cantare all’accumulare oro, questo mondo sarebbe più lieto.
Se l'altro ride di te, potrai aver pietà di lui; ma se sei tu a ridere di lui, non potresti mai perdonarti. Se l'altro ti ingiuria, potresti dimenticare l'ingiuria; ma se sei tu a ingiuriare lui, starai a ricordartelo per sempre. In verità l'altro è il tuo io più sensibile, trasferito in un altro corpo.
Se la malattia e la tristezza sono contagiose, non c’è niente al mondo così irresistibilmente contagioso come il riso e il buonumore.
Se non ci fossero le sofferenze degli altri a farci ridere, non rideremmo mai.
Se non impari a ridere dei problemi, non avrai niente di cui ridere quando sarai vecchio.
Se non puoi ridere quando le cose si mettono male, ridere e fare un po’ di chiasso in allegria, allora o sei morto o vorresti esserlo.
Se non è consentito ridere in paradiso, io non voglio andarci.
Se sei saggio, ridi.
Se siete seri, siete bloccati. L'umorismo è la via più rapida per invertire questo processo. Se potete ridere di una cosa, potete anche cambiarla.
Se uno non ha mai riso a crepapelle assieme a sua moglie non sa cosa sia l'amore coniugale.
Si conosce un uomo dal modo in cui ride.
Si deve smantellare la serietà degli avversari con il riso, e il riso avversare con la serietà.
Si divertiva senza ridere, e ciò non fa mai presagire nulla di buono.
Si può imparare a vivere? Evita qualsiasi frenesia, lascia che i tuoi giudizi smascherino la stupidità. Ridi, ma senza fretta.
Si può ridere a mezza bocca, ma non si può piangere da un occhio solo.
Si può uccidere il male seppellendolo di risate.
Si ride male degli altri quando non si sa ridere innanzitutto di sé stessi.
Siamo sulla Terra per ridere. Non potremo più farlo in purgatorio o all’inferno. E in paradiso sarebbe sconveniente.
Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.
Sono nato piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno.
Spesso cerchiamo disperatamente la felicità rincorrendo chimere, senza accorgerci che sono le semplici cose a rallegrarci il cuore: la natura con le sue stagioni, gli amici, l'amore, le risate, una passeggiata sulla riva del mare.
Tanto l'uomo è gradito e fa fortuna nella conversazione e nella vita, quanto ei sa ridere.
Tre cose esistono veramente: Dio, la follia umana e il riso. Le prime due sono oltre la nostra comprensione, quindi dobbiamo accontentarci della terza.
Tutto è follia in questo mondo fuorché il folleggiare. Tutto è degno di riso fuorché il ridersi di tutto. Tutto è vanità fuorché le belle illusioni e le dilettevoli frivolezze.
Un po' di oscenità aiuta a vincere la depressione. Certe risate, provocate da vecchie storie che le donne si raccontano, rimescolano la libido, riattizzano il fuoco dell'interesse alla vita.
Un tempo piangevo moltissimo ed ero piena di speranze. Oggi rido parecchio, un riso disilluso.
Una bella risata è un'ottima cosa e si verifica troppo di rado, questo è il guaio.
Una buona risata a crepapelle vale un migliaio di sillogismi.
Una buona risata porta il sole nella casa.
Una delle cose più contagiose che conosca è la risata.
Una risata slarga e riscalda il cuore, ha la fraternità della preghiera; chi sa ridere di ciò che rispetta e amare ciò di cui ride, incluso in primo luogo se stesso, è un giusto.
Una risata solitaria è spesso una risata di superiorità.
Una risata è la risposta più saggia, la più facile a tutto quello che è strampalato; e accada quel che deve accadere, rimane sempre una consolazione.
Uno scherzo perde in efficacia quando chi lo fa è anche il primo a ridere.
Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?
Vita, amore e risate. Quali doni inestimabili possiamo dare ai nostri figli.
Vivere e ridere nonostante tutto, assaporare in fondo ogni istante per se stesso.
Vorrei perdere la ragione a un unico patto: essere sicuro di diventare un pazzo allegro, brioso ed eternamente di buon umore, senza problemi né ossessioni, che ride senza motivo dalla mattina alla sera.
È cosa giusta, ponderata e nobile che, se malattia e dolore sono contagiosi, non vi sia nulla al mondo di così irresistibilmente contagioso come il riso e il buon umore.
È giusto ribellarsi a una certa cultura che prevede che le emozioni debbano essere sempre controllate: che non bisogna piangere né ridere troppo e nemmeno essere eccessivamente tristi.
È meglio scrivere sul riso che sulle lacrime, perché il ridere è proprio dell'uomo.
È una faccenda strana quella di far ridere delle persone oneste.