Bisogna sempre lasciar trascorrere la notte sulle ingiurie del giorno innanzi.
Faccio più ingiuria a me stesso mentendo di quanta ne faccia a colui al quale mento.
Gli uomini si vergognano, non delle ingiurie che fanno, ma di quelle che ricevono. Però ad ottenere che gl'ingiuriatori si vergognino, non v'è altra via, che di rendere loro il cambio.
Il disprezzo è la migliore risposta all'ingiuria.
Il miglior modo di vendicarsi d'una ingiuria è il non rassomigliare a chi l'ha fatta.
Il temere le ingiurie è viltà; il non curarle sciocchezza; il dissimularle prudenza; il vendicarle debolezza; il perdonarle generosità; l'obbliarle altezza d'animo.
Ingiuria un assente chi litiga con un ubriaco.
Ingiuriare i mascalzoni è cosa nobile: a ben vedere, significa onorare gli onesti.
L'animo forte perdona, e la facoltà di perdonare è il privilegio di chi ha subito ingiuria.
L'ingiuria offende chi la fa, non chi la riceve.
La ingiuria eccita in tutti gli animi il desiderio di vederla punita, ma negli alti il desiderio di punirla.
La superstizione fa più ingiuria a Dio dell'ateismo.
La vendetta procede sempre dalla debolezza dell'animo, che non è capace di sopportare le ingiurie.
Le anime generose ricevono più offesa dall’essere adulate che ingiuriate.
Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve.
Nessuno ha più gusto all’ingiuria di colui che è più vulnerabile ad essa, ma questo gusto è contagioso, e domani qualcun altro riderà di colui che oggi si prende gioco di me.
Non rivolgerti con tono sferzante ad alcuno. Coloro ai quali ti rivolgerai in questo modo ti potrebbero rispondere nello stesso modo: le ingiurie sono dolorose; colpo su colpo, esse ricadranno sopra di te.
Più tengono a memoria gli uomini le ingiurie che e' benefici; anzi quando pure si ricordano del beneficio, lo reputano minore che in fatto non fu, persuadendosi meritare più che non meritano; el contrario si fa dell'ingiuria.
Quando pure o la necessità o lo sdegno vi induce a dire ingiuria a altri, advertite almanco a dire cose che non offendono se non lui; verbigrazia, se volete ingiuriare una persona propria, non dite male della patria, della famiglia o parentado suo; perché è pazzia grande volendo offendere uno uomo solo, ingiuriarne molti.
Se l'altro ride di te, potrai aver pietà di lui; ma se sei tu a ridere di lui, non potresti mai perdonarti. Se l'altro ti ingiuria, potresti dimenticare l'ingiuria; ma se sei tu a ingiuriare lui, starai a ricordartelo per sempre. In verità l'altro è il tuo io più sensibile, trasferito in un altro corpo.
Se obbedissi al primo impulso, passerei le giornate a scrivere lettere di ingiurie e di addio.
Sono le vittorie che tu riporti giornalmente sulla solitudine, sulla povertà, sulla fame, sulla fatica, sulla sconfitta, sulla delusione, sull’ingiuria, sul disprezzo, sulla sofferenza. Sono la tua resistenza alle difficoltà. Sono il tuo coraggio nell’affrontarle.
Tre sono le cose difficili; custodire il segreto, soffrire le ingiurie, ed impiegare bene il tempo.
Una ferita si può fasciarla e un'ingiuria si può riparare, ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.
Vi sono due cose a cui si deve fare l'abitudine, se non si vuole trovare insopportabile l'esistenza: mi riferisco alle ingiurie del tempo e alle ingiurie degli uomini.