Adescate il nemico con la prospettiva di un vantaggio, e conquistatelo con la confusione. Se è solido, preparatevi (a combatterlo); se è forte, evitatelo. Se è collerico, mostratevi cedevoli; se è umile, arroganti. Se è pigro, affaticatelo; se è compatto, disperdetelo. Attaccatelo quando è impreparato, e apparite all’improvviso.
Arroganza è il credere che tu stia così in alto da non aver bisogno di un orecchio incollato al terreno.
Dalle radici della presunzione nasce il frutto dell'arroganza.
Date l'impudenza e la stupida arroganza della maggior parte degli uomini, chiunque possiede dei meriti farà bene a metterli in mostra se non vorrà lasciare che cadano in un completo oblio.
Demolire una cosa, specialmente se è arroccata in una posizione arrogante è un piacere profondo dell'anima.
I novantanove centesimi della critica che si fa tra gli uomini non nasce già dall'amore del vero, ma da presunzione, arroganza, acrimonia, litigiosità, astio gelosia.
I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti; anzi più, o vogliamo dire più sensitivo; e perciò temono: e si guardano di non pungere gli altri, non per istima che ne' facciano maggiore che gl'insolenti e gli arditi, ma per evitare d'esser punti essi, atteso l'estremo dolore che ricevono da ogni puntura.
Il prodigo è arrogante, l'avaro è meschino. La meschinità è meglio dell'arroganza.
Il solo immaginare che il sovrano dell’universo correrà ad assistermi rivoltando le leggi della natura, per me è il massimo dell’arroganza.
In tutto il lavoro che facciamo, la nostra risorsa più valida può essere l'atteggiamento all'autocritica. È perdonabile fare degli errori, ma intestardirsi dietro un muro di arroganza e fare lo stesso errore due volte non è perdonabile.
L'alterigia e l'arroganza possono, agli occhi dei meno esperti, somigliare alla dignità, ma della dignità non sono neanche parenti lontane.
L'amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino. Ma negare il destino è arroganza, affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza è follia.
L'architetto della rovina è l'arroganza, mette le fondamenta in alto e le tegole nelle fondamenta.
L'arrogante perseguendo l'affermazione incondizionata dell'io, è il bruco del dispotismo. Per spiccare il volo gli basta solo una claque più o meno cospicua di sostenitori su cui contare.
L'arroganza che deriva dall’età deve essere placata dall’insegnamento della giovinezza.
L'arroganza nelle persone di merito offende ancor più che l’arroganza degli uomini senza merito: perché già il merito offende.
L'arroganza rampante di una certa categoria di politici e finanzieri è come un'infezione di una ferita: se non si cura rapidamente (magari con mezzi drastici) si allarga e infetta l'intero organismo sociale.
L'arroganza si circonda di così tanti presuntuosi, che non vive mai di solitudine.
L'arroganza si può smontare con un'arroganza più sfacciata, con un muro di ghiaccio, o con una lacrima sincera.
L'arroganza è l'orgoglio degli incompetenti.
L'arroganza è troppo spesso compagna dell'eccellenza.
L'arroganza, la presunzione, il protagonismo, l’invidia: questi sono i difetti da cui occorre guardarsi.
L'assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest'ultima è in sé stessa un segno di paura. L'assenza di paura presuppone la calma e la pace dell'anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.
L'ubriachezza non origina i vizi, ma li mette in luce: è allora che l'uomo libidinoso non aspetta nemmeno di entrare in camera da letto, ma soddisfa subito le sue voglie; che l'impudico rivela apertamente i suoi istinti morbosi; che l'insolente non tiene più a freno la lingua e le mani. Cresce la superbia dell'arrogante, la crudeltà del violento, la malevolenza dell'invidioso; ogni vizio viene fuori ingigantito.
L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.
L'uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l'uomo dappoco è arrogante senza essere calmo.
La maggior parte di quella che chiamano umiltà è un'arroganza abilmente camuffata.
La malignità e la prontezza con cui accettavano pettegolezzi e insinuazioni sulla volgarità dei condomini dei piani inferiori o sull'arroganza di quelli degli ultimi piani, raggiungevano l'intensità di un pregiudizio razziale.
La persona saggia è sempre parte della soluzione, mentre la persona stolta ed arrogante è sempre parte del problema.
La sfida della leadership è di essere forte, ma non brutale; gentile, ma non debole; temerario ma non prepotente; riflessivo, ma non pigro; umile, ma non timido; fiero, ma non arrogante; dotato di umorismo; ma senza follia.
La sola nobiltà che da molti si conosca è l'alterigia e l'arroganza.
Molti uòmini e dònne incontrerài che con presunzione e arroganza vorranno insegnarti l'umiltà.
Molto presto nella vita, dovetti scegliere tra l'onesta arroganza e l'ipocrita umiltà. Io scelsi l'onesta arroganza e non ho mai avuto il motivo di cambiare.
Nel pensare a voce alta c'è sempre una certa arroganza.
Nella sua arroganza l'uomo attribuisce la propria origine a un piano divino; io credo più umile e verosimile vederci creati dagli animali.
Nessuno può essere così spassosamente arrogante quanto un giovane che ha appena scoperto una vecchia idea e pensa che sia la sua.
Nessuno è così vuoto come coloro che sono pieni di se.
Nessuno è di fronte alle donne più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell'uomo malsicuro della propria virilità.
Noi abbiamo la nostra arroganza. Abbiamo anche la nostra inadeguatezza. La prima è una disperata invenzione della seconda.
Orgoglio e arroganza sono i peccati originali dell'umanità.
Per il re non è un segno di arroganza il governare. È per questo che egli c'è.
Per qualcuno l'arroganza prende il posto della grandezza; la disumanità quello della fermezza; e la furberia quello dello spirito.
Per vedere cosa c'è sotto il proprio naso occorre un grande sforzo.
Prendere coscienza della nostra piccolezza può aiutarci a riscattarci dall'arroganza, che è il peccato in cui cade più spesso lo scienziato.
Profumo, pellicce, biancheria fine, gioielli: lussuosa arroganza di un mondo dove non c'è posto per la morte; ma essa restava in agguato dietro quella facciata, nel segreto grigiastro delle cliniche, degli ospedali, delle camere chiuse.
Quando il potere porta l'uomo verso l'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe la sfera di interesse dell'uomo, la poesia gli ricorda la ricchezza e la diversità dell'esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia rigenera.
Quando la disciplina è basata sulla casualità e sul denaro, essa si tramuta sempre in arroganza da una parte, in invidia nascosta e in rabbia dall'altra.
Quando si vuole insultare, non si deve essere spiritosi, maleducati o arroganti,
ma si deve essere prima di tutto persone corrette e inattaccabili.
Ricchezza e onori e in più arroganza si lasciano dietro rovina. A opera compiuta, ritirarsi: questa è la via del cielo.
Ricevi il benessere e la prosperità senza arroganza; e sii pronto a lasciarle
andare.
Riguardo all'arroganza, i violenti la soffrono, ma i saggi la deridono.
Se il vostro avversario ha un carattere iroso, dovete tentare di irritarlo, se è arrogante, provate a incoraggiare la sua arroganza... Colui che è in grado di muovere il proprio avversario lo fa creando una situazione che indurrà il nemico a compiere una certa mossa; questi alletta il nemico con qualcosa che l’altro pensa di poter far suo. Tiene in movimento il nemico facendogli pendere davanti un’esca e poi attaccandolo con truppe scelte.
Siete stati spavaldi e arroganti. I due vizi peggiori che si possano mettere insieme.
Una persona saggia dovrebbe essere sincera, senza arroganza, senza inganni, senza maldicenza e senza rancori. La persona saggia dovrebbe andare oltre la malvagità dell'avidità e dell'avarizia. Non accontentarti del vecchio, non eccitarti per il nuovo. Non addolorarti per ciò che hai perso e non farti controllare dal desiderio.
Vivere nella povertà senza nessun risentimento, ecco ciò che è difficile; al confronto, essere ricchi senza arroganza non costa niente.
È superstizioso riporre le proprie speranze nelle formalità, ma arrogante rifiutare di sottomettervisi.
È tipico dell'ignoranza di aver dell'arroganza: nemmeno si sospetta quanto poco si valga.