Abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l'abuso della libertà.
Abbiamo bisogno dello Stato e delle sue leggi per far sì che gli inevitabili limiti della libertà dei cittadini siano uguali per tutti.
Ciò che ha reso lo Stato un inferno è il fatto che l'uomo ha voluto farne il proprio Paradiso.
Fare l'elemosina a un uomo nudo, per strada, non esaurisce gli obblighi dello Stato, che deve assicurare a tutti i cittadini la sopravvivenza, il nutrimento, un vestire dignitoso, e un modo di vivere che non contrasti con la sua salute.
Finché esiste lo Stato non vi è libertà; quando si avrà libertà non vi sarà più Stato.
I governi son vele, il popolo il vento, lo stato la nave, il tempo il mare.
Il socialismo porta necessariamente alla subordinazione dei diritti e della dignità dei singoli allo stato o a qualsiasi collettivo simile allo stato.
Il valore di uno stato è a lungo andare il valore degli individui che lo compongono.
L'ingerenza dello Stato è un male, laddove non può essere dimostrato di essere un bene.
L'unico stato stabile è quello in cui tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge.
La società è creata dai nostri bisogni; lo Stato dalla nostra cattiveria.
Le leggi non proteggono la verità delle opinioni bensì la sicurezza e l’incolumità dei beni di ogni cittadino e della società nel suo complesso. Lo Stato non si assume compiti etici nei confronti dei cittadini, le leggi non sono fatte per difendere una verità, ma solo la sicurezza e l’incolumità sociale.
Le leggi sono moltissime quando lo stato è corrottissimo.
Lo Stato chiama la propria violenza, e quella dell'individuo.
Lo Stato deve essere l'amministrazione di una grande azienda che si chiama patria appartenente a una grande associazione che si chiama nazione.
Lo Stato deve governare attraverso il governo degli spiriti, non attraverso lo sconvolgimento delle esistenze.
Lo Stato deve presentarsi come il preservatore di un millenario avvenire, di fronte al quale il desiderio e l'egoismo dei singoli non contano nulla e debbono piegarsi.
Lo Stato di per sé non è mai un fine.
Lo Stato dà un posto. L'impresa privata dà un lavoro.
Lo Stato e il mercato possono occasionalmente combattersi, ma in un sistema capitalista la relazione normale e ordinaria tra di essi è stata la simbiosi.
Lo Stato nello scegliere gli uomini che dovranno servirlo non bada alle loro opinioni. Se sono decisi a servirlo fedelmente tanto basta.
Lo Stato non dedica più le sue attenzioni alla povertà con lo scopo primario e fondamentale di tenere in buone condizioni i poveri, ma con quello di sorvegliarli e di evitare che facciano danni o che creino problemi, controllandoli, osservandoli e disciplinandoli.
Lo Stato non professa un'etica, ma esercita un'azione politica.
Lo Stato si fonda sulla schiavitù del lavoro. Se il lavoro diventerà libero, lo Stato sarà perduto.
Lo Stato sociale è l’incarnazione estrema e moderna dell’idea di comunità.
Lo Stato sono gli altri.
Lo Stato è come il corpo umano. Non tutte le funzioni che compie sono nobili.
Lo Stato è governato dalla feccia di tutte le carriere onorevoli.
Lo Stato è il mediatore tra l'uomo e la libertà dell'uomo.
Lo Stato è il prodotto e la manifestazione degli antagonismi inconciliabili tra le classi. Lo Stato appare là, nel momento e in quanto, dove, quando e nella misura in cui gli antagonismi di classe non possono essere oggettivamente conciliati. E, per converso, l'esistenza dello Stato prova che gli antagonismi di classe sono inconciliabili.
Lo Stato è la realtà dell'idea etica.
Lo Stato è la violenza sociale organizzata.
Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell'uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo.
Lo Stato, a differenza di quanto accade con una banda di malfattori, non è considerato una organizzazione criminale; anzi, solitamente i suoi tirapiedi hanno rivestito le posizioni più elevate nella società. Si tratta di una condizione che permette allo Stato di cibarsi delle proprie vittime e, al tempo stesso, di raccogliere il sostegno, o almeno l’acquiescenza, di gran parte di esse a questo processo di sfruttamento.
Lo stato deve fare le cose utili, l'individuo le cose belle.
Lo stato e la burocrazia si intrufolano avidamente ovunque si produca ricchezza.
Lo stato esiste per educare l’uomo saggio, e con l’apparizione dell’uomo saggio lo stato scompare.
Lo stato moderno non ha più nient'altro che diritti: non riconosce più i doveri.
Lo stato è indubbiamente un patrimonio degli uomini d'affari.
Man mano che cresce lo Stato decresce l'individuo.
Mi piace immaginare uno Stato che possa permettersi di essere giusto con tutti gli uomini, e di trattare l’individuo con il rispetto che si ha per un proprio vicino, uno Stato, ancora, che non consideri in contrasto con la propria tranquillità il fatto che alcuni vivano in disparte, senza immischiarsi nei suoi affari e senza lasciarsene sopraffare.
Nelle mani dello Stato la forza si chiama diritto, nelle mani dell'individuo si chiama delitto.
Nelle società democratiche l'interesse degli individui, così come la sicurezza dello Stato, esigono che l’educazione della maggioranza sia scientifica, commerciale e industriale, piuttosto che letteraria.
Nelle tasse è la forza dello stato.
Non ci sarà mai uno Stato davvero libero e illuminato fino a quando esso non riconosce l'individuo come un potere superiore e indipendente, da cui tutto il suo potere e autorità derivano, e tratti l'individuo secondo questo principio.
Noterete che lo Stato è il tipo di organizzazione che, sebbene faccia male
le grandi cose, faccia male anche quelle piccole.
Ogni cuoco deve imparare a governare lo stato.
Ogni stato è una dittatura.
Più uno stato è corrotto, più fa leggi.
Pochi sono coloro eroi o santi che sacrificano il proprio io sull'altare dello Stato. Tutti gli altri sono in stato di rivolta potenziale contro lo Stato.
Questo è da sempre uno Stato che, invece di far pagare un pò meno a tutti,
perseguita solo qualcuno: ti picchia quando sei già incatenato.
Saper tenere a freno la propria famiglia non è meno difficile che governare uno stato.
Scopo della burocrazia è di condurre gli affari dello Stato nella peggior possibile maniera e nel più lungo tempo possibile.
Se il grosso della popolazione fosse realmente convinto dell’illegittimità dello Stato, se fosse convinto che esso non è altro che una banda di criminali in grande stile, lo Stato deperirebbe rapidamente e non godrebbe di maggiore considerazione o durata di una qualsiasi organizzazione mafiosa.
Se uno stato si avvale di un complesso di leggi scadente ma inflessibile, riesce più forte di quello che si appoggia su leggi nobili, ma inefficaci.
Se vuoi che lo Stato non sia sopraffatto da una fazione, mostra tolleranza.
Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue Istituzioni e delle sue Leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti.
Sempre, quando l'uomo ha voluto fare dello Stato il suo paradiso, ne ha fatto un inferno.
Si chiama Stato il più gelido di tutti i gelidi mostri. Esso è gelido anche quando mente; e questa menzogna gli striscia fuori di bocca: "Io, lo Stato, sono il popolo".
Solo in quanto cittadino di un buono Stato l'individuo perviene ad esercitare il suo diritto.
Tutto può essere sacrificato per il bene dello Stato, ma non ciò al quale lo Stato stesso deve servire solo come mezzo.
Un grande stato non può essere governato in base alle opinioni di partito.
Un onere è l'onore che regge lo stato.
Una legge ingiusta rende ingiusto uno stato.
Uno Stato si dice sociale quando promuove il principio di un’assicurazione collettiva e sottoscritta dalla comunità contro le disgrazie individuali e le loro conseguenze.
È già accaduto che una grande civiltà morisse per non aver saputo sostituire la sua idea tradizionale di Stato.