Alcuni uomini diventano pazzi studiando molto per sapere, ma chi diventa pazzo
studiando cresce bene.
Apprendere e non meditare è vano. Riflettere senza studio è pericoloso.
Chi studia le applicazioni tecnologiche delle scoperte scientifiche a scopi bellici e di distruzione planetaria è come colui che invece di leggere il libro della Natura cerca di bruciarne le pagine.
Ci sono più uomini resi nobili dallo studio di quanti lo siano dalla natura.
Ci sono solo due tipi di studiosi; coloro che amano le idee e coloro che le odiano.
Ciò che distingue una persona che ha studiato da un'autodidatta non è la quantità di conoscenza, ma il grado di vitalità e di coscienza di sé.
Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
Devi riflettere se la tua natura sia più adatta all’attività o a un ritiro dedito agli studi, e devi volgerti là dove ti condurranno le capacità del tuo ingegno.
Essere se stesso nello studio, uno qualunque nel divertimento.
Genio è colui che fa grandiosamente e con naturalezza ciò che altri soltanto con grosso impegno e studio riescono a fare modestamente.
Gli studi alimentano la giovinezza e rallegrano la vecchiaia.
Gli studi perfezionano la natura, e sono perfezionati dall'esperienza.
Gli studi servono per deliziarci, per ornamento e per avere capacità.
Gli studiosi sono di rado bella gente, e in molti casi il loro aspetto è tale da scoraggiare l'amore allo studio nei giovani.
Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa.
Gli uomini più grandi del mondo non sono stati comunemente dei grandi studiosi, né i grandi studiosi dei grandi uomini.
I cambiamenti di luogo non rendono intelligente chi è stupido.
Il benessere perduto può venire rimpiazzato dall'operosità, la conoscenza perduta dallo studio, la salute perduta dalla temperanza o dalla medicina, ma il tempo perduto è perso per sempre.
Il compito di essere più felici si può svolgere. Studia.
Il conflitto è il tafano del pensiero. Ci muove all'osservazione ed alla memoria. Ci istiga all'invenzione. Ci scuote dalla passività bovina, e ci istiga allo studio e all'inventiva.
Il potere corrompe. La conoscenza è potere. Studia sodo. Sii cattivo.
Il primo movente che dovrebbe spingerci a studiare è il desiderio di accrescere l'eccellenza della nostra natura e di rendere un essere intelligente ancor più intelligente.
Il primo studio dell'uomo che vuole essere poeta è la conoscenza di se stesso.
Imparare è un piacere raro, mentre studiare è spesso fonte di oppressione, inquietudini e malattie. Si direbbe che lo studio abbia come scopo di creare negli esseri umani una repulsione definitiva per ogni forma di sapere.
Io credo che le persone dovrebbero studiare un poco ogni giorno. Dovrebbe diventare un'abitudine, come spazzolarsi i denti, pettinarsi i capelli, farsi una doccia o vestirsi. Studiare la mente, le leggi dell'universo e i paradigmi. C'è abbastanza informazione su queste materie per fare sì che una persona studi per sempre.
Io devo studiare sodo e preparare me stesso perché prima o poi verrà il mio momento.
L'avere la lingua familiare sulle labbra non basta: senza accompagnarne, senza rettificarne l'uso con lo studio e con la ragione è come uno strumento che si è trovato in casa e che non si sa maneggiare.
L'oppressione, l'obbligo servile di far studiare e seguire a tutti lo stesso cammino è un grande ostacolo per i giovani che andranno a professare un'arte così difficile.
L'uomo che frequenta una sola classe sociale è come uno studioso che non legge altro che un libro.
La poesia della vita è com'una di quelle sorgenti occulte e profonde e a farle scaturire dalla terra si vuole molto studio e fatica, ma che poi scaturite, più non si perdono.
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive.
Le nozioni che si apprendono con lo studio sono simili a fiori recisi che vengono immessi nel vaso della memoria e, pur rinnovandosi, le parole prima o poi appassiscono.
Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso di rimanere bambini per tutta la vita.
Lo studio non è lavoro ma la forma più gloriosa di gioco.
Lo studio è come la luce che illumina la tenebra dell'ignoranza, e la conoscenza che ne risulta è il supremo possesso, perché non potrà esserci tolto neanche dal più abile dei ladri. Lo studio è l’arma che elimina quel nemico che è l’ignoranza. È anche il miglior amico che ci guida attraverso tutti i nostri momenti difficili.
Lo studio è la distrazione di una mente osservatrice.
Lo studio è la migliore previdenza per la vecchiaia.
Lo studio è stato per me il rimedio principale contro i travagli della vita; non avendo io mai avuto un dispiacere che non mi sia passato dopo un'ora di lettura.
Nel corso usuale degli studi sono arrivato al libro di un certo Cicerone.
Non c'è spazio, nei programmi di studio, per l’educazione emotiva all’insuccesso, alla sofferenza.
Non esistono condizioni ideali in cui scrivere, studiare, lavorare o riflettere, ma è solo la volontà, la passione e la testardaggine a spingere un uomo a perseguire il proprio progetto.
Non ho mai studiato, ma ho vissuto e questo mi ha insegnato qualcosa.
Nulla è più utile di quegli studi che non hanno nessuna utilità.
Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza.
Passare troppo tempo nello studio è accidia.
Per essere dei grandi leader è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo che conosco è quello di conoscere la storia e la biografia degli uomini che già hanno avuto successo. Così la loro esperienza diventa la mia esperienza.
Per ironia si intende qui quello stato dello spirito cui si arriva quando, dopo avervi meditato e studiato, cercato e vissuto, si viene a scoprire che il gran problema della nostra più profonda anima: il senso dei sensi, non era altro che un nonsenso.
Più studiamo, più scopriamo la nostra ignoranza.
Quando la nostra attenzione è focalizzata, impariamo meglio. Se ci concentriamo su quello che stiamo studiando, il cervello mappa le informazioni su ciò che già conosciamo creando nuove connessioni neurali.
Quando una materia diventa completamente obsoleta ne facciamo una materia obbligatoria di studio.
Quant'è triste vedere un padre con dei soldi e senza gioia. L'uomo ha studiato l'economia, ma non ha mai studiato la felicità.
Quello che gli uomini comprendono veramente è limitato a un raggio molto breve: ai loro affari e alle cose di esperienza giornaliera, a ciò che hanno l'opportunità di conoscere, e ragioni concrete per studiare o mettere in pratica. Tutto il resto è affettazione e impostura.
Quello che passa per stupidità è assai più spesso mancanza di interesse e di un motivo sufficiente per stare attenti, e applicarsi con disciplina agli aridi e insignificanti scopi dello studio scolastico. Le migliori capacità sono molto al di sopra di questa schiavitù, così come le peggiori stanno al di sotto. I nostri uomini di più grande ingegno non si sono particolarmente distinti né a scuola né all'università.
Quello di studiare è il modo migliore per accrescere la propria ignoranza.
Se saprai richiamarti agli studi, fuggirai ogni forma di fastidio della vita e non desidererai che venga la notte per noia della luce, non sarai di peso a te stesso né di troppo per gli altri; attrarrai molti nella tua amicizia e tutti i migliori verranno da te.
Se vi rifiutate di studiare l'anatomia, l'arte del disegno e della prospettiva, la matematica dell'estetica e la scienza del colore, lasciatevi dire che questo è un segno più di poltroneria che di genio.
Si come il mangiare senza voglia sia dannosa alla salute, così lo studio senza desiderio guasta la memoria e non ritien cosa ch'ella pigli.
Studia come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire domani.
Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.
Studiare è questo. Improvvisamente si comprende qualcosa che si era capita da tutta una vita, ma da un nuovo punto di vista.
Studiare, predicare: parole. La sostanza è il boccone che si mangia.
Tali leggendo solo credono di studiare. Senza meditazione, la lettura non è che un perditempo.
Tutto ciò che impari, t'applica a impararlo con quanta più profondità è possibile. Gli studi superficiali producono troppo spesso uomini mediocri e presuntuosi.
Un uomo istruito è un uomo ozioso che ammazza il tempo studiando.
Un'università dovrebbe essere un luogo di luce, di libertà e di studio.
Uno studioso che coltiva l'amore per le comodità non è adatto ad essere
considerato uno studioso.
Vedere molto, soffrire molto, e studiare molto, sono i tre pilastri dell'apprendimento.
Vorrei vivere per studiare, non studiare per vivere.
È lo studio delle cose e il maneggio delle cose che ha istruito l'umanità e ha detronizzato gli dei.
È un errore presumere che gli uomini abbiano successo con il successo; molto più spesso essi ottengono il successo tramite gli insuccessi. Precetti, studi, consigli ed esempi non potrebbero mai insegnare loro così bene come riesce a fare il fallimento.