Accettare una credenza semplicemente perché essa è costume, significa: essere disonesti, essere vili, essere pigri. E così disonestà, viltà e pigrizia sarebbero i presupposti dell'eticità?
Agire è credere.
Alcuni affermano di credere tutto quello che la Chiesa crede, ma poi non sanno che cosa la Chiesa crede e quindi è come se non credessero.
All'inferno ci va chi ci crede.
Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.
Amare è la metà di credere.
Aver fede è molto meglio che credere. Credere è quando a pensare provvede qualcun altro.
Bisogna avere fede sia per credere che per non credere. Si crede in quello che non si vede e non si crede nonostante quello che si vede.
Bisogna credere interamente in qualcuno per fidarsi veramente di lui nei singoli casi.
C'è chi vorrebbe capire ciò in cui crede, e chi vorrebbe credere in ciò che capisce.
C'è da meravigliarsi e diffidare da coloro che affermano di non avere difficoltà a credere. Forse (com'è stato detto) è perché non hanno ben capito di che cosa si tratta.
C'è molta gente che non crede in nulla, che ha però paura di tutto.
Certo, non bisogna credere alla felicità; ma come farebbero gli uomini a vivere se non formassero qualche sogno di felicità?
Chi crede non pensa; chi pensa non crede.
Chi crede non vuole pensare, ma spostare montagne, diventare beato, avere molto: Dio, immortalità, felicità eterna. Forse è per questo che non vuole pensare? Forse non ne è affatto capace? In ogni caso non deve. Spesso non ne ha bisogno, perché altri se ne incaricano per lui.
Chi crede, non è mai solo, non lo è nella vita e neanche nella morte.
Chi desidera, spera e crede in se stesso, è felice di vedere gli altri sperare e credere.
Chi non crede nell'impossibile non ama abbastanza.
Chi ti dice credi può anche essere un santo, chi ti dice devi credere è un nazista.
Ci sono al mondo due categorie di individui: coloro che credono nell'incredibile, come gli altri, e coloro che fanno l'improbabile, come me.
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.
Ciò che la bocca si abitua a dire, il cuore si abitua a credere.
Ciò che la mente umana può concepire e credere, può ottenere.
Ciò che si presume, facilmente si crede.
Color che credono senza un motivo non possono lasciarsi convincere dalla ragione.
Colui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente poggiati sulle nuvole.
Colui che non crede a nessuno sa che egli stesso non è degno di fiducia.
Com'è difficile la sorte dell'uomo che non crede in se stesso, ma vorrebbe pure credere in Dio.
Comprendi per credere, e credi per comprendere.
Credendo a se stesso, l'uomo si espone sempre al giudizio della gente, credendo agli altri ha sempre l'approvazione di chi lo circonda.
Credere agli dèi, è credere agli uomini che insegnano i nomi e gli attributi degli dèi e affermano la loro esistenza.
Credere consiste nell'accettare le affermazioni dell'anima. Non credere
consiste nel negarle.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Credere in qualcosa e non viverla, è disonestà.
Credere solo a ciò che è possibile non è fede ma solo filosofia.
Credere è molto noioso. Dubitare è profondamente avvincente. Essere sul chi va là è vivere. Farsi cullare nella certezza è morire.
Credere è sapere che credi, e sapere che credi è non credere.
Credere: significa credere alle nostre stesse bugie. Ed io posso dire di essere grato di aver avuto questa lezione molto presto.
Credete a chi cerca la verità, non credete a chi la trova.
Credete a chi ha provato.
Credete a tutto ciò che sentite sul conto del mondo, nulla è troppo brutto per essere impossibile.
Credete, per essere forti. Amate, per essere felici.
Credi a tutto ciò che è scritto sul giornali? lo sì. Oggi non accade che l'illeggibile.
Credi di essere sconfitto, credici abbastanza, ed è facile che diventi una realtà.
Credi e agisci come se fosse impossibile fallire.
Credi e piegati; o altrimenti ripudia e sta a testa alta.
Credi in ciò che non è, come se fosse, finche non diviene.
Credi in te stesso e in ciò che sei. Sappi che c'è qualcosa dentro di te che è più grande di qualsiasi ostacolo.
Credi in te stesso! Tu acquisti forza, coraggio e fiducia ad ogni esperienza nella quale ti fermi davvero a guardare in faccia la paura. Diventi capace di dire a te stesso, "Sono passato attraverso questo orrore. Posso affrontare qualunque altra cosa possa capitarmi". Devi fare ciò che ritieni di non essere in grado di fare.
Credi in te, ma non dubitare sempre degli altri.
Crediamo, soprattutto perché è più facile credere che dubitare, e inoltre perché la fede è la sorella della speranza e della carità.
Credo che se guardassimo sempre il cielo, finiremmo per avere le ali.
Credo ciò che dico, faccio ciò che credo.
Credo in tutto finche’ non è provato il contrario.
Credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato.
Credo sì e no, come uno che ha paura di sperare e che sperando sa di aver paura.
Da giovani crediamo che il minimo che il mondo ci debba sia la giustizia; da vecchi ci accorgiamo, invece, che è il massimo.
Devi credere nella felicità, altrimenti non arriverà mai.
Dobbiamo credere perché i nostri antenati remoti hanno creduto. Ma questi nostri avi erano di gran lunga più ignoranti di noi, hanno creduto cose che oggi ci sarebbe impossibile accettare.
Dovete credere in qualcosa: l’istinto, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito, e ha fatto la differenza nella mia vita.
Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni ugualmente comode che ci dispensano, l'una come l'altra, dal riflettere.
Dubitare e credere sono la stessa cosa. Solo l'indifferenza è atea.
Fai quello che credi, ma credici fino in fondo.
Gli esseri umani sono disposti a credere a qualunque cosa tranne che alla verità.
Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie.
Gli uomini credono volentieri ciò che desiderano sia vero.
Gli uomini diventano civilizzati, non in proporzione alla loro volontà di credere, ma in proporzione alla loro prontezza nel dubitare.
Gli uomini quanto più sanno, tanto più dubitano, e quanto sanno meno, tanto più credono. Non è quindi meraviglia, che la chiesa cattolica, bisognosa com'è di fede cieca, raccomandi e favorisca l'ignoranza.
Gli uomini sono portati a credere soprattutto ciò che meno capiscono.
Gli uomini superficiali credono alla fortuna, credono nelle circostanze, era per via del nome che portava, o era perché si trovava in quel posto in quel momento, od era così allora e un altro giorno sarebbe stato diverso. Gli uomini forti credono nella causa ed effetto.
I movimenti di massa possono nascere e diffondersi senza credere in Dio, ma mai senza credere nel diavolo.
I vecchi credono in tutto; le persone di mezza età sospettano di tutto; i giovani sanno tutto.
Il carattere viene formato da ciò in cui credi; la reputazione da ciò in cui sbagli.
Il credo di ognuno va ritenuto santo o empio solo in ragione dell'obbedienza o della riottosità e non in ragione della verità o della falsità.
Il cuore dell'uomo ha bisogno di credere in qualcosa, e crea delle bugie quando non incontra verità in cui credere.
Il futuro che ci mostra il sogno non è quello che accadrà, ma quello che vorremmo accadesse. La mente popolare si comporta qui come fa generalmente: crede in ciò che desidera.
Il genere umano crede sempre, non il vero, ma quello che è, o pare che sia, più a proposito suo.
Il genere umano, che ha creduto e crederà tante scempiataggini, non crederà mai né di non saper nulla, né di non essere nulla, né di non aver nulla a sperare.
Il guerriero che crede nel suo cammino, non ha bisogno di dimostrare che quello degli altri è sbagliato.
Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.
Il miracolo è destinato ad essere creduto da coloro che hanno avuto il dono della fede. E a non esserlo, da coloro che questo dono non l'hanno avuto.
Il punto di vivere ed essere come un ottimista, è di essere folli abbastanza da credere che il meglio deve ancora venire.
Il segreto della felicità è avere tre cose in cui credere e niente di cui avere paura.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
Il vero coraggio consiste nel vivere e soffrire per ciò in cui credi.
In nulla crediamo così fermamente quanto in ciò che meno conosciamo.
In quanto a credere, sono pronto a credere tutto ciò che è incredibile.
Io credo in Dio. Il problema è che credo a tutti.
Io credo più nelle cose che nelle parole.
Io penso che ci sia qualcosa di più importante di credere: l'azione! Il mondo è pieno di sognatori; non ci sono persone a sufficienza per andare avanti e iniziare passi concreti per attualizzare la loro visione.
L'affermazione costante di credere è un indizio di paura.
L'agnosticismo significa semplicemente che un uomo non dice di sapere o credere in ciò in cui non ha ragioni per credere.
L'essere umano crede come respira, per sopravvivere.
L'essere un infedele non consiste nel credere o non credere, ma nel professare di credere in ciò a cui non si crede.
L'ignoranza è preferibile all'errore, ed è meno distante dalla verità colui che non crede nulla rispetto a chi crede ciò che è sbagliato.
L'intelligenza fa pensare. La credenza fa agire.
L'ispettore delle imposte crede esattamente il doppio di quello che gli si dice.
L'ottimista crede negli altri e il pessimista crede solo in se stesso.
L'uomo moderno non ama, si rifugia nell'amore; non spera, si rifugia nella speranza; non crede, si rifugia in un dogma.
L'uomo non crede ciò che è, egli crede ciò che desidera che sia.
L'uomo non deve ingoiare più credi di quanti può digerire.
L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile.
L'uomo rende sacro ciò in cui crede, come rende bello ciò che ama.
L'uomo è ciò in cui crede.
L'uomo è ciò in cui crede. L'uomo è l'immagine dei suoi pensieri quindi spesso l’uomo diventa quello che crede di essere.
L'uomo... è un essere nato per credere.
La bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una all'altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, e un possesso per tutta l'eternità.
La capacità di credere a qualcosa è una facoltà dello spirito.
La debolezza della forza è di non credere in altro che la forza.
La fede consiste nella volontà di chi crede.
La fede è credere a ciò che non vediamo; e la ricompensa per questa fede è il vedere ciò che crediamo.
La gente crederà a qualsiasi cosa, fintanto che non sia basata sulla verità.
La gente ha bisogno di un mostro in cui credere. Un nemico vero e orribile. Un demone in contrasto col quale definire la propria identità. Altrimenti siamo soltanto noi contro noi stessi.
La maturità di giudizio si riconosce dalla difficoltà di credere. Credere è cosa molto comune.
La parola credere è una cosa difficile per me. Io non credo. Devo avere una ragione per certe ipotesi. Anche se conosco una cosa non è detto che debba crederci.
La possibilità che Dio non esista non è ancora un motivo per credere negli uomini.
La scienza è il rifiuto di credere sulle basi della speranza.
La sola cosa che separa un uomo da ciò che desidera dalla vita è spesso solo la volontà di tentare, la forza per credere che sia possibile.
La tua convinzione determina la tua azione e la tua azione determina i tuoi risultati, ma prima devi crederci.
La volontà di credere nasce da debolezze e sofferenze umane abbondantemente comprensibili, che nessuno può né deve condannare con insipida arroganza; ma l'incredulità nasce da uno sforzo per approdare a una veridicità senza inganni e a una fraternità umana priva di rattoppi trascendenti che, nell'insieme, mi sembrano anche più degni di rispetto.
Le persone con delle credenze hanno un livello di certezza così forte che spesso sono refrattarie a ricevere nuove informazioni, nuovi input.
Le più diffuse credenze traggono la loro forza dall'inverificabilità.
Le probabilità di fallimento non dovrebbero mai distoglierci dal sostenere una causa in cui crediamo.
Lucido è quando credi soltanto a metà di ciò che ti dicono. Brillante è quando sai a quale metà credere.
Mai credere all'illusione che dietro un grosso rischio si nasconda una grande idea.
Molte persone, nel complesso, sono ingannate dal non credere in nulla, e non dal credere troppo.
Negare, credere e dubitare in modo assoluto, questo è per l'uomo ciò che correre è per un cavallo.
Nel credere c'è qualcosa che ricorda una leggera demenza, ma la convinzione, credenza raddoppiata, è chiaramente segno di ritardo mentale.
Nessuno metterebbe una sola parola sulla carta se avesse il coraggio di vivere ciò in cui crede.
Niente di grande è stato mai realizzato, se non da coloro che hanno osato credere che qualcosa dentro di loro fosse superiore alle circostanze.
No, non fa male credere, fa molto male credere male.
Noi abbiamo bisogno di credere.
Noi tutti siamo portati a credere ciò che il mondo crede di noi.
Non aver paura della vita. Credi invece che la vita sia davvero degna d'essere vissuta, e il tuo crederci aiuterà a rendere ciò una verità.
Non bisogna credere agli indovini che si servono di metodi scientifici.
Non capisco bene perchè gli uomini che credono agli elettroni si considerino meno creduli degli uomini che credono agli angeli.
Non credere a nessuno che dice sempre la verità.
Non credere a nulla, non importa dove l'hai letta o chi l'ha detto, neppure se l'ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso.
Non credere ai tuoi amici quando ti dicono di essere sincero con loro. Tutto ciò che davvero vogliono è essere mantenuti nella buona opinione che hanno di loro stessi.
Non credere mai a nulla fintanto che non è stato ufficialmente smentito.
Non credere nulla prima di averlo compreso.
Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete.
Non credete alle persone, fidatevi degli insegnamenti; non credete alle parole, fidatevi del senso ultimo, non credete all'intelletto, fidatevi della saggezza.
Non crediamo al male finché non lo vediamo.
Non credo a niente, sperando di essere smentito.
Non credo in Dio, figuriamoci poi nel diavolo. Ho fiducia solo nella stupidità della materia.
Non credo nella durata, credo soltanto negli attimi! E neppure in quelli credo veramente! Credo nell'ebbrezza, poiché so che essa è un inganno infame.
Non credo perché capisco ma capisco perché credo.
Non date fede ai vecchi manoscritti, non credete una cosa perché il vostro popolo ci crede o perché ve l’hanno fatto credere dalla vostra infanzia. Ad ogni cosa applicate la vostra ragione; quando l’avrete analizzata, se pensate che sia buona per tutti e per ciascuno, allora credetela, vivetela, e aiutate il vostro prossimo a viverla a sua volta.
Non esistono idee in cui valga la pena credere.
Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!
Non l'avrei visto se non ci avessi creduto.
Non lasciare che nessuno ti dica chi sei o chi dovresti essere. Ama chi vuoi amare. Credi come vuoi credere. Scegli la libertà come un diritto.
Non parlare mai di sconfitta. Utilizza parole come speranza, credere, fede, vittoria.
Non sono ateo, ma non posso credere in quel che mi vogliono insegnare contro la mia intelligenza, senza sentirmi falso e ipocrita.
Non ti chiedo di credere negli altri. Quello è solo il risultato di una mancanza di fiducia in se stessi.
O si crede o si pensa, non c'è altra via. Quelli che credono fanno bene ad andare in chiesa, ma quelli che pensano non possono accontentarsi di prediche e di verità preconfezionate.
O si pensa o si crede.
Ogni credenza può esser manipolata. Soltanto il sapere è pericoloso.
Ogni uomo vuol essere compreso, nessuno ricusa di conoscere, mentre non tutti vogliono credere.
Ognuno crede in quello che sente.
Ognuno è incline a credere in ciò che desidera, da un biglietto della lotteria a un passaporto per il paradiso.
Pensa, credi, sogna e osa.
Pensare è uno sforzo, credere un lusso.
Per avere successo, dobbiamo prima credere di potercela fare.
Per compiere grandi passi, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare, non solo pianificare, ma anche credere.
Per credere a qualcosa, ai giorni nostri, bisogna essere allucinati.
Per credere è d’uopo voler credere.
Per la maggior parte della gente il non credere ad una cosa è basato sulla fede cieca in qualche altra cosa.
Per me, il consenso sembra essere il processo di abbandono di tutte le credenze, principi, valori e politiche. Quindi è qualcosa in cui nessuno crede e a cui nessuno si oppone.
Per non credere devi credere di non poter credere.
Per realizzare grandi cose dobbiamo prima sognare, poi visualizzare, poi pianificare... credere... agire!
Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere.
Perché smettiamo di credere in noi stessi? Perché permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi, dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai nostri sogni?
Più un uomo sogna, meno egli crede.
Poca gente è degna di non credere a niente.
Posso credere a tutto, purché sia sufficientemente incredibile.
Prima c'è un momento in cui crediamo a tutto, poi un periodo in cui crediamo con discernimento poi non crediamo a qualsiasi cosa e poi crediamo a tutto di nuovo e inoltre diamo delle ragioni sul perché crediamo.
Prima che chiunque altro al mondo ci creda…ci devi credere tu.
Prima dell'effetto si crede a cause diverse da quelle cui si crede dopo l’effetto.
Quali sono le convinzioni morali più profondamente sentite dalle popolazioni barbare e semi-barbare? Sono le convinzioni che l’autorità sia la più valida base in cui credere; che il merito si colleghi alla prontezza a credere; che la disposizione al dubbio sia un male, e lo scetticismo un peccato.
Qualsiasi cosa tu creda con emozione diventa realtà. Tu agisci sempre in modo coerente con le tue più intime opinioni e convinzioni.
Qualunque cosa tu possa vividamente immaginare, ardentemente desiderare, sinceramente credere, ed entusiasticamente desiderare di fare deve inevitabilmente succedere!
Quando non si è sinceri bisogna fingere, a forza di fingere si finisce per credere; questo è il principio di ogni fede.
Quando si crede in qualcosa, bisogna agire di conseguenza, non si può tenere il piede in due staffe.
Quando si crede troppo, si rischia tanto quanto si crede troppo poco.
Quello che si crede può essere sbagliato, ma mai così tanto quanto il non credere in nulla.
Se credere è difficile, non credere è morte certa.
Se credi ciò che ti piace dei vangeli, e rifiuti quello che non ti piace, non è nei vangeli che credi, ma in te stesso.
Se credi in un ideale, non sei tu a possederlo, è lui che ti possiede.
Se desideri che gli altri credano in te, devi prima convincerli che credi in loro.
Se devi dirmi le tue opinioni, dimmi ciò in cui credi. Sono pieno di dubbi per conto mio.
Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perchè stai guardando il cielo, se guardi il cielo è perchè credi ancora in qualcosa.
Se non ci credi tu, non ci può credere nessuno.
Se non credi più a nessuno niente crede neanche a te.
Se non si crede a nulla, specialmente perché non si crede a nulla, si è obbligati a credere alle qualità del cuore, quando si incontrano: questo è naturale.
Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell'oceano, hanno altre credenze che non più di questa si accostano alla verità.
Se sai leggere devi capire; se sai scrivere devi sapere qualcosa; se sei in grado di credere devi comprendere; quel che desideri dovrai saperlo fare; se esigi non otterrai niente, e se hai esperienza devi renderti utile.
Se un milione di persone crede ad una cosa stupida, la cosa non smette di essere stupida.
Si crede con facilità ciò che si brama.
Si crede facilmente a ciò in cui si spera veramente.
Si crede solo in ciò che non si ha.
Si crede soltanto in quel che piace credere.
Si deve capire tutto: altrimenti si deve credere tutto.
Si può anche non credere a niente, ma ci sono dei momenti nella vita in cui si prega il dio del primo tempio che ci sta dinanzi.
Si realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile.
Siamo inclini a credere in chi non conosciamo perché non ci ha mai ingannati.
Sii il primo ad aver fede nel tuo ideale, se desideri che gli altri credano in esso. Se non rispetti tu stesso il tuo ideale, gli altri non lo rispetteranno.
Sollievo micidiale: credere a quel che si dice e venir straziati da quel che si crede.
Sono vane le migliaia di credi, che muovono i cuori degli uomini: completamente vane.
Sotto tutto quello che pensiamo c'è quello in cui crediamo, l'estremo velo del nostro animo.
Tu presti fede a quel che senti dire. Ma dovresti credere a quanto non vien detto: il silenzio dell'uomo si accosta alla verità più della sua parola.
Tutte le persone sono degne di rispetto, ma alcune credenze non lo sono.
Tutti credono in qualcosa e tutti in virtù del fatto che credono in qualcosa usano quel qualcosa per sostenere la loro propria esistenza.
Tutti i credi sono idee nude.
Tutti, molte volte... crediamo più alla altrui opinione che alla nostra propria.
Tutto ciò che è creduto, esiste, e soltanto questo.
Tutto è possibile per chi crede.
Un amante teme tutto quello che crede.
Un bugiardo non viene creduto nemmeno quando dice la verità.
Un credo è come una ghigliottina, altrettanto pesante, altrettanto leggero.
Un credo è una metafora fossilizzata.
Vi sono tre modi di credere: la ragione, l'abitudine, l'ispirazione.
Vincono quelli che credono di potere.
Viviamo in un'epoca che legge troppo per essere saggia, e crede troppo per essere bella.
È bastato che credessero i nostri padri. Essi hanno esaurito la facoltà delle fede della specie. Il loro lascito per noi è lo scetticismo di cui avevano paura.
È da non credere quanta gente crede, ancora oggi, all’incredibile.
È inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile.
È la ripetizione delle affermazioni che porta a credere. E quando il credere diventa una convinzione profonda le cosa iniziano ad accadere.
È molto difficile per un uomo credere abbastanza energicamente in qualcosa, in modo che ciò che crede significhi qualcosa, senza dare fastidio agli altri.
È pericoloso credere e pericoloso non credere.
È più facile morire per ciò che si crede che credervi un po' meno.
È sbagliato sia credere a tutti sia non credere a nessuno.
È sempre più facile credere che negare. Le nostre menti sono naturalmente affermative.
È sempre più facile credere nella propria bontà, piuttosto che affrontare gli altri e lottare per i propri diritti.