Alla passione, come al delitto, non si addicono l'ordine stabilito e il benessere di tutti i giorni, anzi, al contrario, ogni allentamento dei legami civili, ogni turbamento e calamità del mondo sono i benvenuti, poiché vi intravedono possibilità di vantaggio.
Amare a vuoto è peccato mortale e regalarsi a qualcuno è delitto.
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?
Chi difende un colpevole accomuna sé stesso al delitto.
Chi ha ucciso una volta, quasi sempre ricade nel delitto, non fosse che per tentare di assicurarsi l'impunità.
Chi perdona al delitto ne diventa complice.
Ci sono persone stranamente congegnate. Criminali, per esempio, che lavorano come negri a dei piani che li portano in prigione e che, appena usciti, ricominciano da capo per approdare nuovamente in prigione. Se dedicassero la stessa perseveranza, la stessa intelligenza, lo stesso spirito di risorsa, ad attività oneste, guadagnerebbero senza dubbio molto denaro e raggiungerebbero posizioni importanti. Ma sono fatti così: amano il delitto.
Ciò che vi è di fastidioso nell'amore, è che si tratta di un delitto in cui non si può fare a meno d'un complice.
Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.
Dire che un delitto è opera di una società, il risultato matematico di taluni 'fattori ambientali', è una di quelle offese che il nostro tempo rivolge continuamente alla libertà individuale e alla libertà in genere.
Felice e stimabile unicamente il ricco, e viceversa la povertà un delitto.
Ha commesso il delitto colui al quale il delitto è utile.
Ha commesso il delitto colui cui ha portato giovamento.
I delitti che presentano aspetti mai interamente chiariti (e che mai lo saranno) sono quelli più intensi, dal punto di vista narrativo.
I delitti dell'estrema civiltà sono certamente più atroci che quelli dell'estrema barbarie.
I delitti non hanno cervello.
I delitti possono rimanere impuniti, ma non possono lasciare tranquillo chi li ha commessi.
I delitti sono proporzionati alla purezza della coscienza, e quello che per certi
cuori è soltanto un errore, per alcune anime candide assume le proporzioni di un delitto.
I piccoli delitti vengono puniti, quelli grandi portati in trionfo.
Il castigo del delitto sta nell'averlo commesso; la pena che vi aggiunge la legge è superflua.
Il commettere delitti non toglie che si abbiano dei vizi.
Il coraggio non teme il delitto.
Il criminale, nel momento in cui compie il delitto, è sempre un malato.
Il cuore e la mente di una donna sono misteri impenetrabili per l'uomo. Capaci di giustificare o perdonare un delitto e poi, magari, inalberarsi per cosette da poco.
Il debito è il padre d'una numerosa figliolanza di follie e di delitti.
Il delitto coronato da successo prende il nome di virtù.
Il delitto ed il castigo crescono da uno stesso tronco. Il castigo è un frutto che di soppiatto matura nel fiore del piacere che sino a quel momento lo nascondeva.
Il delitto è ribellione all'autorità dello Stato, è la negazione del diritto, la pena è a sua volta la negazione del delitto e quindi la riaffermazione del diritto.
Il delitto è un padrone rigido e inflessibile, contro cui non divien forte se non chi se ne ribella interamente.
Il giudice non cerca la verità del fatto, ma cerca nel prigioniero il delitto.
Il più sicuro ma più difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l’educazione.
Il proibire una moltitudine di azioni indifferenti non è prevenire i delitti che ne possono nascere, ma egli è un crearne dei nuovi.
Il prossimo è troppo occupato coi propri delitti per accorgersi dei nostri.
In chi ha commesso delitti sorgono rimorsi e terrori segreti che non danno requie all'anima, inducendola a ricorrere ai riti religiosi, alle cerimonie ed all'espiazione dei peccati.
L'unica e vera misura dei delitti è il danno fatto alla nazione.
L'uomo non fu creato per essere solo, e se l'amore fosse un delitto, Dio non l'avrebbe creato così bello e irresistibile.
La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte, e l'altro quarto, ai loro delitti.
La passione può condurre al delitto. Certo; ma date le stesse circostanze, la ragione conduce all'infamia.
La società prepara il delitto, il delinquente non fa altro che compierlo.
La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
La terra è una colonia penitenziaria dove dobbiamo scontare la pena per i delitti commessi in un'esistenza anteriore.
Le ragioni per cui ci si astiene dai delitti sono più vergognose, più segrete dei delitti stessi.
Nelle mani dello Stato la forza si chiama diritto, nelle mani dell'individuo si chiama delitto.
Nessun delitto è peggiore di quello del forte contro il debole.
Nessun delitto è volgare, ma tutta la volgarità è un delitto. Volgare è la condotta degli altri.
Nessun vero tiranno conosciuto della storia è mai stato responsabile di un solo centesimo dei delitti, dei massacri, e di tante atrocità attribuite al Dio della Bibbia.
Nessuno sarà a lungo felice per i suoi delitti.
Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri.
Non è tanto il delitto in se stesso che interessa, quanto ciò che si nasconde dietro.
O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome!
Ogni delinquente recalcitra nel confessare i suoi delitti. Così fa anche la società.
Ogni delitto porta in sé, dentro il suo impulso, un angelo vendicatore: l'angoscia dell'attesa.
Ogni delitto riflette specularmente l'immagine dell'autore.
Ogni delitto è volgare, così come ogni volgarità è un delitto.
Ogni delitto, benchè privato, offende la società.
Ogni idea errata che noi seguiamo è un delitto commesso contro le future generazioni.
Per comprendere certi delitti basta conoscere le vittime.
Perché una pena ottenga il suo effetto basta che il male della pena ecceda il bene che nasce dal delitto.
Prima si soffriva per i delitti, ora si soffre per le leggi.
Quando si premedita freddamente un delitto, si premeditano freddamente anche i sistemi per celarlo.
Quanti delitti commessi semplicemente perché i loro autori non potevano sopportare di aver torto.
Quanto la pena sarà più pronta e più vicina al delitto commesso, ella sarà tanto più giusta e tanto più utile.
Quanto piú grande è il delitto, tanto piú ovvio è il movente.
Ricordati: medita la vita di fronte alla morte. Vedrai quanti pregiudizi, quante paure, quante viltà svaniranno in faccia alle croci: di quell'esosissimo giogo di delitti contro-coscienza complici sono i vivi, liberatori i morti.
Se la giustizia obiettiva esistesse davvero, allora non ci sarebbe bisogno di processi e gli stessi condannati esigerebbero la condanna; in realtà non vi sarebbero delitti.
Se la povertà è la madre dei delitti, lo scarso ingegno ne è il padre.
Se non punisci i delitti incoraggi la malvagità.
Spesso, il delitto più banale è il più incomprensibile proprio perché non presenta aspetti insoliti o particolari, da cui si possano trarre delle deduzioni.
Tutti i vizi presuppongono tutti i delitti. Chi non confessa niente confessa tutto. Chi tace alle domande del giudice è di fatto mentitore e parricida.
Tutto sarebbe perduto se lo stesso uomo, o lo stesso corpo di maggiorenti, o di nobili, o di popolo, esercitasse questi tre poteri: quello di fare le leggi, quello di eseguire le decisioni pubbliche, e quello di giudicare i delitti o le controversie dei privati.
Uccidere chi ha ucciso è, secondo me, un castigo non proporzionato al delitto. L'assassinio legale è assai più spaventoso di quello perpetrato da un brigante.
Un delitto non dovrebbe andare impunito perché altrimenti tutte le fondamenta morali crollerebbero e soltanto il caos regnerebbe.
Un delitto è punito quando è piccolo, ma è lodato e premiato quando è grande.
Un delitto è un crimine; un milione è eroismo. Il numero legalizza.
Un punto da chiarire è se la malattia determini il delitto o se il delitto stesso, per virtù propria, non sia sempre accompagnato da qualche fenomeno morboso.
Una società si abbrutisce infinitamente di più infliggendo regolarmente il castigo, che non sopportando di tanto in tanto il delitto.
Uno dei più gran freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma l’infallibilità di esse.
Volete prevenire i delitti? Fate che le leggi sian chiare, semplici, e che tutta la forza della nazione sia condensata a difenderle, e nessuna parte di essa sia impiegata a distruggerle.
È meglio prevenire i delitti che punirgli. Questo è il fine principale d’ogni buona legislazione, che è l’arte di condurre gli uomini al massimo di felicità o al minimo d’infelicità possibile.