Passione

Aforismi

Dio

"Andate e moltiplicatevi", mi sembra un’esortazione più adatta a un dio dei conigli che a un dio degli umani. Senza offesa per i conigli, naturalmente.
"Dio non ha fatto tutti i poveri", dice un proverbio. Sì, ma ha fatto tutti gli imbecilli.
"Dio stesso non può sussistere senza uomini saggi" ha detto Lutero, e a buon diritto; ma "ancora meno può Dio sussistere senza uomini non saggi" questo il buon Lutero non l'ha detto!
A Dio si va per "la via stretta"; ma tu, più largo, non vi passi. Ti ha gonfiato l'orgoglio? Ti ha fatto enfiare la scienza? Torna umile, ignorante, magro e passerai.
A chi vuol bene, Dio manda pene.
A forza di insistere Dio è costretto a esistere, a forza di preghiere si forma il suo orecchio, a forza di lacrime nostre i suoi occhi vedono, a forza di allegria spunta il suo sorriso.
A me non han fatto mai meraviglia certi peccatori moribondi, che reclamano Dio prima di chiuder gli occhi alla luce. Lo spirito moderno è profondamente malato, e invoca Dio come un moribondo pentito. Mi fa bensì meraviglia che si chiami Dio quel che in fondo è buio pesto.
A volte ho l'impressione che Dio, nel creare l'uomo, abbia in qualche modo sopravvalutato le sue capacità.
A volte mi sembra che il sistema divino somigli alla monarchia inglese: Dio regna, ma non governa.
Agisci come se non ci fosse Dio, ricordandoti però che Egli esiste.
Al di fuori della misericordia di Dio non c'è nessun'altra fonte di speranza per gli esseri umani.
Alcune bigotte credono d'ingannare Dio pregando con le labbra e atteggiandosi a penitenti per guadagnarsi un perdono.
Alcuni di noi cercano la via nell'oppio e altri in Dio, alcuni nel whisky e altri nell'amore. È sempre la stessa via e non porta da nessuna parte.
Anche Dio fa dei progressi nell'apprendimento: lo si nota dai miglioramenti nella creazione della donna nei confronti dell'uomo.
Anche Dio non sarebbe sicuro se la gente sapesse dove si nasconde.
Anche le libere, graziose, festose farfalle sono colpite dalla malattia che quando visita noi, chiamiamo: cancro. Non c'è nemmeno un angolo del creato in cui non si mostri la grandezza e la bontà del creatore.
Anche se non esiste, Dio c'è.
Aver paura del diavolo è uno dei modi di dubitare di Dio.
Avrai un solo dio. E chi vorrebbe sobbarcarsi le spese di un altro?
C'è chi dice che Dio esiste e chi è convinto che non esista. La verità, come sempre, sarà nel mezzo.
C'è chi sceglie Dio per disprezzo o più spesso per paura del mondo, e c'è chi sceglie il mondo per disprezzo o più spesso per noia di Dio; alcuni, invece, non scelgono né l'uno né l'altro, perché forse ormai privi di quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia».
C'è troppa tendenza ad attribuire a Dio i mali che l'uomo fa di sua spontanea volontà.
C'è una barriera che impedisce a ogni uomo di essere felice per sempre: naturalmente è Dio.
Capisco come si possa guardare la terra ed essere atei, ma non capisco come si possa guardare il cielo di notte e non credere in Dio.
Capita di rado (se capita) che gli uomini riescano a inventare un dio superiore a loro. Quasi tutti gli dèi hanno il carattere e la morale di un bambino viziato.
Caso è lo pseudonimo di Dio quando non vuole firmare.
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c'è stato per tanto tempo.
Che cos'è un dio capace di sacrificare suo figlio a questi porci di umani? Dio sarebbe dunque idolatra?
Che cosa ci dirà Dio se alcuni di noi andranno da Lui senza gli altri?
Che cosa m'importa che Dio non esista! Dio dà all'uomo della divinità.
Che diavolo di Dio è questo, che per innalzare Abele disprezza Caino?
Che meraviglioso destino! Vivere di Dio e con Dio sempre, per essere felici in eterno insieme a lui!
Chi dice Dio non dice niente.
Chi più ha il Signore sulle labbra ha il Diavolo in cuore.
Chi vuol cercare Dio lo trova dappertutto.
Chi è Dio, se non colui che ci fa porre la domanda?
Chi, dicendo di credere in Dio, si preoccupa anzitutto di appartenere a un'istituzione, nega il senso originario del messaggio di Gesù che consiste proprio nel distinguere radicalmente lo spirito dall'istituzione, il Regno di Dio da questo mondo.
Chiamato o non chiamato. Dio è presente.
Ci si domandava: Che cosa è Dio? E la filosofia tedesca ha risposto: è l'uomo.
Ci sono alcuni dei quali non bisogna dire che temono Dio, ma piuttosto che ne hanno paura.
Ci vorrebbe davvero l’infinita pazienza di un dio già soltanto per adattarsi a tutte le immagini che l’umano, nel corso dei millenni, si è fatto della divinità.
Ciò che Dio ha creato diviso, perché l'uomo dovrebbe unirlo?
Ciò che appare nel mondo non indica né l’esclusione totale, né la manifesta presenza di una divinità. Ma piuttosto la presenza di un Dio che si cela. Un Dio cui l’uomo non può giungere fuori della via del dono, di una rivelazione.
Ciò che manca a Dio sono le convinzioni, la coerenza. Dovrebbe essere presbiteriano, cattolico o qualcos'altro, non cercare di essere tutto.
Ciò che veramente mi interessa è se Dio avesse potuto fare il mondo in una maniera differente, cioè se la necessità di semplicità logica lasci qualche libertà.
Ciò che è caso dinanzi agli uomini è destino dinanzi a Dio.
Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio.
Ciò che è impossibile per l'uomo è un gioco da ragazzi per Dio.
Ciò, quindi, non è dio, se dici di averlo compreso. E se lo è, allora non puoi averlo davvero compreso.
Coloro che credono di non credere in Dio, in realtà poi credono inconsciamente in Lui, perché il Dio di cui negano l'esistenza non è Dio, ma qualcos'altro.
Coloro che ritengono di credere in Dio, ma senza la passione nei loro cuori, l'angustia nel pensiero, senza incertezze, senza dubbi, senza un elemento di disperazione anche nella loro consolazione, credono solo nellidea di Dio, non in Dio stesso.
Coloro che si rivolgono a Dio per averne conforto, possono trovare conforto, ma non credo che troveranno Dio.
Colui il quale si rivolse per la prima volta alle folle sostenendo di parlare non a nome proprio, ma per autorità divina, può considerarsi il primo di una lunga serie d’impostori che, dall’antichità a oggi, hanno legittimato soprusi e massacri “in nome di Dio”.
Com'è difficile riuscire a dare uno sguardo alle carte di Dio, ma non credo per un solo istante che Egli giochi a dadi.
Come Dio non è nient'altro che l'essenza dell'uomo purificata da ciò che all'individuo umano appare tanto nel sentire quanto nel pensare quale limite, quale male, così l'aldilà non è nient'altro che l'aldiquà libero da ciò che appare quale limite, quale male.
Come la freccia dell’arciere addestrato, quando si allontana dalla corda dell’arco non si dà riposo prima di arrivare al bersaglio, così l’uomo è creato da Dio avendo come obiettivo Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio.
Come m'immagino Dio? Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello.
Come possiamo fidarci di un dio che in una settimana ha creato il mondo in qualche maniera, e poi non ha più fatto un cazzo per millenni.
Come si conviene, ho passato in rassegna tutti gli argomenti in favore di Dio: la sua non esistenza mi è sembrata uscirne intatta. Egli possiede la genialità di farsi infirmare da tutta la sua opera; i suoi difensori lo rendono odioso, i suoi adoratori sospetto. Chi teme di amarlo non ha che da aprire san Tommaso.
Con Dio i conti li puoi rimandare, col banchiere li devi fare subito.
Con l'espressione "dimostrare l'esistenza di Dio" si intende dimostrare che l'ignoto che esiste è Dio.
Con la sua onnipotenza Dio ha deciso non solo di non esistere, ma anche di non essere mai esistito.
Con la sua rivelazione Dio sta seguendo una sinfonia, della quale non è possibile dire cosa sia più maestoso, se l'ispirazione unitaria della composizione, oppure l'orchestra polifonica della creazione, che egli si è preparato a questo scopo.
Considerando quante cose il buon Dio permette, non si riesce a fugare il sospetto che stia tuttora sperimentando.
Contrariamente all'intuizione di Einstein, non solo Dio gioca a dadi, ma sembra essere l'unico del quale possiamo fidarci per un gioco onesto.
Contro il caso non si può fare nulla e solo Dio può prevedere il futuro.
Contro lui stesso la sua impotenza è infinita.
Crearsi un dio a propria immagine e somiglianza sottende una tale presunzione che se tutti gli altri animali della terra sapessero di questa enormità, farebbero dell’umano il loro zimbello. Se alla nostra specie è risparmiata una gran quantità di vergogna, è solo grazie alla mancanza di testimoni “non-umani”.
Credere in Dio è come accusare qualcuno senza prove.
Credere in Dio è l'ultimo lusso che sfugge ancora a una tassa.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Credere in Dio è sacralizzare un'ipotesi.
Credere in un Dio vuol dire comprendere la questione del senso della vita. Credere in un Dio vuol dire vedere che i fatti del mondo non sono poi tutto. Credere in Dio vuol dire vedere che la vita ha un senso.
Credete voi che il buon Dio sia cattolico?
Credo che ci siano due Dio e ognuno pensa che l'altro si stia prendendo cura di me.
Credo che la prova dell'esistenza di Dio risieda principalmente in una profonda esperienza personale.
Credo di sapere cosa si prova ad essere Dio.
Credo in Dio, ma non vuol dire che sono religioso.
Credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato.
Dal firmamento ai quark, alle forme di vita, il mondo è troppo esteso e complesso per essere opera di un dio; anche se, bisogna dirlo, quello cristiano si è fatto in tre.
Davanti a dio siamo tutti uguali: ma dietro ?
Diciamolo chiaramente: Dio ha un grosso problema di ego. Perché dobbiamo sempre adorarlo?
Diffido di coloro che sanno così bene che cosa vuole Dio, perché noto che questo coincide sempre con ciò che essi stessi desiderano.
Dio agisce per le sole leggi della sua natura e non costretto da alcuno.
Dio agisce sempre secondo le vie più semplici.
Dio ama ognuno di noi come se ci fosse solo uno di noi.
Dio avrà pure i suoi difetti, ma gli rimane comunque l’incomparabile pregio di non esistere.
Dio ci da l'anima, ma il genio dobbiamo acquistarlo con l'immaginazione.
Dio costituisce un punto di riferimento per milioni di persone; il che non è poco per un essere che neppure esiste.
Dio costruisce il suo tempio nel nostro cuore sulle rovine delle chiese e delle religioni.
Dio creò il primo giardino e Caino la prima città.
Dio creò l'uomo a sua immagine: ciò vuol dire che fu probabilmente l'uomo a creare Dio secondo la propria immagine
Dio crudele e spietato, gli uomini ti hanno fatto proprio a loro immagine.
Dio disse: questo uomo (Adamo) avrà i calzoni; questi calzoni avranno i bottoni. Facciamo la donna perché attacchi i bottoni dei calzoni di Adamo.
Dio dovrebbe essere trasparente e limpido come un cristallo invece di questo continuo spavento, di questa paura costante, insomma, dio non ci ama.
Dio dà ad ogni uccello il suo cibo, ma non lo butta dentro il suo nido.
Dio e il Nulla sono sinonimi.
Dio e tutti i suoi attributi sono eterni.
Dio e' talmente imperfetto che ha bisogno di esistere!
Dio era soddisfatto della sua opera, e questo è un errore fatale.
Dio era solito essere la miglior spiegazione di cui disponevamo, e ora ne abbiamo di gran lunga di migliori. Dio non è più una spiegazione per qualsiasi cosa, ma è invece diventato qualcosa che di per se stesso richiederebbe un insormontabile ammontare di spiegazioni.
Dio esiste nel momento in cui credo in Lui.
Dio esiste, ma a volte dorme, i suoi incubi sono la nostra esistenza.
Dio esiste, ma non ha nessuna fretta di farlo sapere.
Dio fornisce il vento ma l'uomo deve alzare le vele.
Dio forse esiste o forse no, ma in ogni caso ce la dobbiamo cavare da soli.
Dio fu un errore. Ma è difficile stabilire se fu commesso troppo presto o troppo tardi.
Dio giudica l'albero dai frutti, non dalle radici.
Dio ha avuto bisogno degli uomini, e gli uomini si sono serviti di Dio, il che dice tutto.
Dio ha creato Adamo padrone e signore di tutte le creature viventi, ma poi Eva ha rovinato ogni cosa.
Dio ha creato il mondo per paura della solitudine; è questa l'unica spiegazione possibile della Creazione. La sola ragion d'essere di noi creature è di distrarre il Creatore. Poveri buffoni, dimentichiamo che stiamo vivendo i nostri drammi per divertire uno spettatore di cui finora nessuno al mondo ha sentito gli applausi.
Dio ha creato il mondo. Prima o poi ci riproverà.
Dio ha creato la luce. Ma siamo noi che paghiamo la bolletta.
Dio ha creato tutto. Dio ha creato il razzismo. Ma Dio ha creato anche l'anti-razzismo. Con tutto il rispetto che gli devo, Dio è un sacro istigatore.
Dio ha deposto in noi, con la fede e il battesimo, questo nuovo corpo dotato di capacità spirituali nuove e superiori, per neutralizzare l'influenza e l'arroganza dell'uomo vecchio in noi, non tanto dal punto di vista di ciò che percepiamo o sentiamo, quanto dal punto di vista di Dio, della sua immensa giustizia e della sua grande misericordia.
Dio ha detto: Io ero un tesoro che nessuno conosceva e volli essere riconosciuto. Allora creai l'uomo.
Dio ha dunque dimenticato quello che ho fatto per lui?
Dio ha fatto l'uomo e il peccato l'ha contraffatto.
Dio ha inventato l’uomo perché era deluso della scimmia.
Dio ha le mie dimensioni.
Dio ha trovato finora un solo modo di scegliere il suo popolo o un essere: maledirlo.
Dio ha un tale senso dell'humor, noi abbiamo l'opportunità di fare qualunque cosa desideriamo delle nostre vite, e Lui ci lascia fare!
Dio ha una sola scusa: quella di non esistere.
Dio in fondo ci disprezza. Siamo una torta venuta male.
Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l'elefante e il gatto. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse.
Dio mi destinò al mare e mi diè l’ardore e l’azione.
Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.
Dio muore nel momento in cui scopriamo d'averlo inventato per sfuggire la paura.
Dio non avrebbe creato il mondo, se l'averlo creato escludesse il crearlo: l'ha creato in modo tale che continua a crearlo sempre, senza interruzione.
Dio non cessa di esistere quando gli uomini cessano di credere in lui.
Dio non ci dimentica mai; siamo noi che dimentichiamo Lui.
Dio non distingue tra embrione e bimbo ? Si faccia un paio di occhiali.
Dio non esiste perché se esistesse non ci avrebbe creato, ma siccome noi siamo qua egli non può esistere.
Dio non esiste, ma bisogna far finta di crederci. Ciò gli fa talmente piacere.
Dio non esiste. Però noi siamo il suo popolo eletto.
Dio non gioca a dadi.
Dio non ha bisogno di punirci. Gli basta darci una vita sufficientemente lunga per lasciare che ci puniamo da soli.
Dio non ha creato alimenti blu. Ha voluto riservare l'azzurro per il cielo e gli occhi di alcune donne.
Dio non ha creato i preti, ma solamente uomini liberi, e comunque esistono anche preti buoni: in quel caso non è peccato andare nei luoghi dove loro svolgono la loro attività, ma è senz’altro peccato pensare che davanti a Dio i preti abbiano piú potere di altri uomini.
Dio non ha creato l'uomo a propria immagine. Palesemente, è stato l’inverso.
Dio non ha fatto che l'acqua, ma l'uomo ha fatto il vino.
Dio non ha mai compiuto un miracolo per convincere l'ateo, poiché a questo basta la Sua opera d'ogni giorno.
Dio non ha mai detto: andate all’università per conoscere chi è Dio veramente. Dio è un concetto semplice che anche i bambini possono sapere.
Dio non ha mai fatto un'attività ricreativa più calma, tranquilla, innocente, della pesca.
Dio non ha religione.
Dio non pensa, crea; Dio non esiste, è eterno. L'uomo pensa ed esiste, e l'esistenza separa pensiero ed essere.
Dio non pretende niente, nemmeno di esserci.
Dio non può che sorridere perché è l'unico che sa cosa sta per accadere.
Dio non può morire. È l'unica cosa che non può fare. Se l'uomo è stato creato a immagine di Dio, l'uomo non morirà. Dio non lascerà estinguere la propria immagine.
Dio non può rispondere a tutti coloro che lo chiamano. È come il cameriere in un ristorante. Ha troppi tavoli da servire.
Dio non turba la gioia dei suoi, se non per preparare una cosa più grande.
Dio non è che una parola inventata per spiegare il mondo.
Dio non è giusto. È tutto sbilanciato a favore degli sbilanciati.
Dio non è morto, ciò che muore sono le forme sempre limitate che l'uomo dà a Dio.
Dio non è un rigido fiscale, e che vuol essere servito con allegria.
Dio offre molto a colui che lo sa ringraziare delle piccole cose che riceve ogni giorno.
Dio pensa nel genio, sogna nel poeta e dorme nella restante umanità.
Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia.
Dio preferisce le persone di aspetto comune. Per questo ne crea tante.
Dio prese il monte Sinai, lo sollevò in aria e disse al popolo eletto: "Osservate la mia legge, o ve lo rovescio sul cranio".
Dio preso dai rimorsi aveva fatto il sonno; l'uomo aggiunse il vino, sacro figlio del Sole.
Dio può essere meglio immaginato che descritto, e Lui esiste ancor più sicuramente di quanto possa essere immaginato.
Dio può evitare il male ma non vuole, e allora non è buono, oppure vorrebbe evitarlo ma non può, e allora non è onnipotente.
Dio può tutto tranne suicidarsi.
Dio risiede in tutti gli uomini, ma essi non sono tutti in Lui e da ciò provengono le loro sofferenze.
Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna.
Dio sembra aver lasciato staccato il ricevitore del telefono.
Dio si conosce meglio nell'ignoranza.
Dio si serve dei venti contrari per condurci in porto.
Dio spiega il mondo, e il mondo lo prova; ma l'ateo nega Dio in sua presenza.
Dio stesso ha istigato il serpente contro Adamo ed Eva, e tutto è disceso dal fatto che il serpente non lo tradì. Quell'animale velenoso è rimasto fino a oggi fedele a Dio.
Dio tace. Ah, se adesso si riuscisse a far chiudere il becco all'uomo!
Dio usa la lussuria per spingere gli uomini a sposarsi, l'ambizione per far loro ricoprire delle cariche, l'avarizia per farli guadagnare, e la paura per far avere loro fede. Dio mi ha condotto come una vecchia capra cieca.
Dio usa le guerre per insegnare la geografia alla gente.
Dio vuole che il suo dono diventi nostra conquista.
Dio è amore o forse l'amore è Dio.
Dio è ciò che non comincia e non finisce.
Dio è come il mare: sorregge chi gli si abbandona.
Dio è come uno specchio. Lo specchio non cambia mai, ma chiunque lo guardi vede in esso qualcosa di diverso.
Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.
Dio è grande! Dà consiglio ai giovani e dà forza ai deboli.
Dio è il dolore che nasce dalla paura della morte.
Dio è il nome proprio della verità, così come la verità è il nome astratto di Dio.
Dio è il perfetto poeta che nella sua persona interpreta la sua creazione.
Dio è il più grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l'avrà espiato, non ne troverà mai uno più grande.
Dio è il silenzio dell'universo e l'uomo il grido che dà senso a questo silenzio.
Dio è il silenzio, Dio è l’assenza, Dio è la solitudine degli uomini.
Dio è il simbolo meno inadatto inventato dagli uomini per esprimere il contatto con l'inesausta creatività dell'universo che dà la vita, con quell'attività mai interrotta che sostiene la vita e che talora è in grado di rimandare a una dimensione al di là della semplice vita naturale.
Dio è inconcepibile, l'immortalità incredibile, ma il dovere è perentorio e assoluto.
Dio è ingegnoso, ma non disonesto.
Dio è l'errore dell'uomo.
Dio è l'invisibile evidente.
Dio è l'ombra della coscienza proiettata sul campo dell'immaginazione.
Dio è l'unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere.
Dio è la condizione trascendentale del nostro schifo.
Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
Dio è la più elevata misura della nostra incapacità: l'universo, lo spazio stesso, non sono altrettanto inaccessibili.
Dio è la sola cura globale: non ne esiste un'altra. Qualsiasi altra terapia è solo parziale.
Dio è la speranza del forte, e non la scusa del vile.
Dio è la stampella dei paralitici dello spirito.
Dio è la via più breve da zero all'infinito, in un senso o nell'altro.
Dio è migliore di quel che sembra, la creazione non gli rende giustizia.
Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.
Dio è morto. Ci ha lasciato due testamenti!
Dio è morto? No, dicono: per avere il diritto di morire bisogna aver vissuto.
Dio è necessario alla ragione ma dalla ragione negato.
Dio è nella moderna filosofia ciò che furono gli ultimi re franchi sotto i majores domus, un vuoto nome che si conserva per fare più tranquillamente all'ombra di esso il proprio comodo.
Dio è onnipotente, onnisciente e onnibenevolo... c'è scritto sull'etichetta. Se hai una mente capace di credere simultaneamente a tutti e tre i divini attributi, ho un magnifico affare da proporti. Niente assegni, prego. Contanti e in banconote di piccolo taglio.
Dio è ovunque, peccato che in ogni luogo si fermi soltanto per qualche istante.
Dio è per l'uomo esattamente ciò che sono i colori per un cieco dalla nascita: una cosa impossibile da immaginare.
Dio è qui ora, accanto a noi. Possiamo vederlo in questa nebbia, in questo suolo, in questi abiti, in queste scarpe. I suoi angeli vegliano quando noi dormiamo e ci aiutano quando lavoriamo. Per ritrovare Dio, basta guardarsi intorno.
Dio è reso immortale dalla sua inesistenza; fosse esistito, lo avremmo già fatto fuori da un pezzo.
Dio è scandalo, uno scandalo che dà profitto.
Dio è sempre con i battaglioni più forti.
Dio è solo la risposta dell'uomo al suo bisogno di infinito ed eterno.
Dio è sottile ma non è malizioso.
Dio è talmente poco interessato all’umanità, da lasciarle persino credere di esistere.
Dio è troppo perfetto per poter pensare ad altro che a sé.
Dio è un ansiolitico. Questo spiega il suo successo.
Dio è un ciucciotto in bocca a un adulto.
Dio è un'ipotesi, e, come tale, ha bisogno di prova: l'onere della prova poggia sul teista.
Dio è una grande astrazione, gli uomini invece sono una grande realtà concreta. L'anima di Dio è troppo in alto per noi, non la raggiungiamo. Mentre possiamo essere vicino agli esseri umani.
Dio è una risposta grossolana, una indelicatezza verso noi pensatori, in fondo è solo un grossolano divieto che ci vien fatto: non dovete pensare!
Dio è una soluzione che moltiplica i problemi fingendo di risolverli.
Dio è vero, ma creato forse da noi.
Dio, Patria e Famiglia, ma soprattutto il Denaro, questi sono i capisaldi dell'ipocrisia.
Dio, architetto dell'universo, interdisse all'uomo di assaggiare i frutti dell'albero della scienza, come se la scienza fosse veleno per la felicità.
Dio, dammi un assegno della tua presenza.
Dio, dicono, ha i suoi disegni. E allora, perché non fa una mostra?
Dio, gigantesco eufemismo.
Dio, il grande estraneo.
Dio, perdonali, non sanno quello che fanno, non per niente li hai creati tu.
Dio, se c'è, è nascosto. Se esiste, da sempre gli uomini sono costretti a cercarlo a tentoni. E non sempre la loro ricerca ha uno sbocco, ottiene un risultato.
Dio, se il mondo è ridotto così dopo che sei venuto a salvarci, ti prego, la prossima volta non venire.
Dio. Una spiegazione che risparmia una spiegazione.
Dio: il primo ateo.
Dio: un velo pietoso steso sul nulla.
Dio: una malattia dalla quale ci si crede guariti perché non ne muore più nessuno.
Dire che Dio esiste perché lo si sente, significa giocare con le tre parole di questa frase e non valutarle correttamente.
Dobbiamo fare soltanto la volontà di Dio. Il resto non conta.
Dobbiamo mettere in discussione la logica distorta di avere un dio onnisciente ed onnipotente, che crea degli umani difettosi, e poi dà loro la colpa dei suoi stessi errori.
Dopo tutto quello che gli uomini hanno fatto per lui, Dio avrebbe potuto prendersi la briga di esistere, no?
Dovremmo stare attenti a non fare dell'intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli potenti, ma nessuna personalità.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
E se dicessimo, con umiltà e calma sicurezza: non c'è ancora un Dio, ma quando ne saremo davvero degni, verrà. Non dall'esterno, ma da noi stessi.
Era qui, il divino, qui, nella sfera della natura umana e delle cose.
Esiste una causa morale del mondo, per proporci uno scopo finale, conformemente alla legge morale; e per quanto questo scopo è necessario, altrettanto necessario ammettere quella causa: cioè che vi è un Dio.
Esistendo Dio, tutto dà speranza: sempre è possibile un miracolo, il mondo si risolve. Ma, se non c'è Dio, poveri noi perduti nell'andirivieni, e la vita è stupida.
Essere non comporta necessariamente l'esistere: Dio non esiste ma è.
Essere un dio è solo una questione di temperamento, alla fine.
Fin quando ogni pazzo, ogni teologo, ogni baciapile e ogni gazzettiere potrà permettersi di intendere e di applicare la parola di Dio secondo come gli garba al momento, qualsiasi discussione su questioni religiose rimarrà sterile.
Finché resterà in piedi anche un solo dio, il compito dell'uomo non sarà terminato.
Finché un essere umano non è stato conquistato da Dio, non può avere fede, ma solo una semplice credenza.
Fino a quando non mi daranno la prova che è stato Dio a creare gli uomini, continuerò ad affermare che sono stati gli uomini ad aver creato Dio.
Forse l'idea che Dio abbia fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza non è una bestemmia né una fanfaronata, perché accorgersi, come Cottolengo, che non esiste mostruosità ma solo indicibile sofferenza in credito d'amore, è una grandezza degna di un Dio.
Fra "Dio c'è" e "Dio non c'è" si estende un campo vastissimo, che con grande fatica un autentico saggio attraversa.
Fu un unico Dio a creare il lupo e l'agnello e poi a sorridere "vedendo che questo era buono".
Già solo per questo non ci può essere un creatore, perché la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile.
Gli argomenti speculativi non spingono gli uomini a credere in un Dio: molti vi credono perché non sanno liberarsi degli insegnamenti appresi nell'infanzia. Nell'uomo c'è il desiderio di credere in Dio per bisogno di sicurezza e di protezione.
Gli ebrei dicono che la parola di Dio fu data da Dio a Mosè, faccia a faccia; i Cristiani dicono che la loro parola di Dio è venuta per ispirazione divina; e i Turchi dicono che la loro parola di Dio fu portata dal cielo da un angelo. Ciascuna chiesa accusa le altre di miscredenza; quanto a me, non credo a nessuna.
Gli esseri sono incompleti l'uno rispetto all'altro, l'animale rispetto all'uomo, quest'ultimo rispetto a Dio, che non è incompleto che per il fatto di essere immaginario.
Gli uomini giudicano le tue parole, le tue azioni, ma le tue intenzioni le vede solo Dio.
Gli uomini hanno fatto Dio a similitudine di loro, e lo hanno conciato pel dì delle feste.
Gli uomini hanno inventato Dio, un essere capace di comprensione.
Grassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza?
Guardatevi dal tempo in cui Dio scatenerà un pensatore su questo pianeta.
Ho spesso pensato che la gente tratti Dio abbastanza maleducatamente, e voi? Rivolgendogli triliardi e triliardi di preghiere ogni giorno, chiedendo e supplicando e implorando favori: fai questo, dammi quello, ho bisogno di una nuova auto, voglio un lavoro migliore. E la maggior parte di queste preghiere ha luogo di domenica: il suo giorno libero.
Ho troppa stima per Dio, per temere il diavolo.
Ho visto, e vedo, atrocità insopportabili in pace e in guerra. Ho visto, e vedo, esseri, uomini o animali sottoporsi al supplizio di vite strazianti, dolorose, invivibili. In tutto questo Dio non può permettersi il lusso di esistere.
I beni che Dio promette sono più sicuri di tutti quelli che offre il mondo.
I mari sono la prova tangibile che Dio ha pianto della sua creazione.
I movimenti di massa possono nascere e diffondersi senza credere in Dio, ma mai senza credere nel diavolo.
I nostri politici e il Vaticano fingono che Dio esista, ma non c'è Dio che ci ha creato. È l'uomo che ha creato Dio e può distruggerlo quando gli pare.
I pagani non conoscono Dio, e amano solo la Terra. Gli ebrei conoscono il vero Dio, e amano solo la Terra. I cristiani conoscono il vero Dio, e non amano la Terra.
I preti votano, Dio no.
I veri grandi spiriti davanti a Dio sono gli umili, Egli si manifesta più spesso e meglio attraverso la loro ingenua fede anzicchè attraverso la dottrina e gli orgogli degli uomini potenti ed elevati.
Il Dio che ci ha donato la vita, allo stesso tempo ci ha donato la libertà.
Il Dio che tu adori è il dio che tu meriti.
Il Dio dell'Antico Testamento è forse il personaggio più sgradevole di tutta la letteratura.
Il Dio di Gesù non è il despota parziale che ha scelto Israele per il suo popolo e lo protegge verso e contro tutti, è il Dio dell'umanità.
Il Dio in cui credo non è così fragile da offendersi se sei arrabbiato con Lui, o così meschino che se la legherà al dito se sei indisposto nei suoi confronti.
Il Papa dice che il dolore avvicina a Dio: per questo vorrei torturarlo!
Il Papa è il grande esattore di Dio e la Chiesa è una grande impresa commerciale, pagate e sarete salvi, che Indulgenza!
Il Papa è l'inviato di Dio in terra ed io sono il portavoce del buon senso, entrambi siamo i rappresentanti di qualcosa che non esiste.
Il Signore chiede tre cose ad ogni uomo che ha il battesimo: all'anima la retta fede, alla lingua la verità, al corpo la continenza.
Il buon Dio non rende liberi i popoli vili.
Il buon Dio sta sempre dalla parte della migliore artiglieria.
Il caso è la via che Dio usa quando vuole restare anonimo.
Il concetto di "Dio" è stato fino a oggi la più grande obiezione contro l'esistenza. Noi neghiamo Dio, neghiamo in Dio, la responsabilità: soltanto in questo modo noi redimiamo il mondo.
Il credente: Io sono un credente, signore, afflitto dal dubbio che Dio non esista. L'ateo: Io, peggio. Sono un ateo, signore, afflitto dal dubbio che Dio, invece, esista realmente. È terribile.
Il culto di Dio dipende unicamente dal culto che l'uomo ha per sé stesso, è soltanto una manifestazione di esso.
Il cuore, non la ragione, sente Dio; ecco ciò che è la fede: Dio sensibile al cuore, non alla ragione.
Il distintivo del violento è la sua arma: lancia o spada o fucile. Lo scudo del nonviolento è Dio.
Il fatto che abbiamo l'idea di un Dio è solo una prova inadeguata della sua esistenza. Una prova più solida è che siamo in grado di dubitare di lui.
Il fatto che per esistere Dio abbia dovuto sconfiggere il nulla e sgominare il male, cioè mettere da parte il negativo, lascia in lui una traccia, sia pure inefficace e inoperante, di negatività, quasi che fosse rimasto qualcosa di non risolto e di ancora pendente.
Il limite di Dio è la sua onnipotenza: qualunque cosa faccia, poteva farla meglio.
Il miglior modo per amare Dio è amare molte cose.
Il mondo è il cortile da gioco di Dio e un riflesso della sua gloria.
Il mulino di Dio macina lento ma sicuro.
Il nostro concetto di Dio che altro è se non la personificazione dell'incomprensibile?
Il nostro mondo diverrà un giorno tanto raffinato che sarà ridicolo credere in Dio come oggi è ridicolo credere agli spettri.
Il nutritore di tutti gli uomini è Dio, e lo stato il loro affamatore.
Il paganesimo aveva un dio per l'amore ma non per il matrimonio; il cristianesimo ha, oserei dire, un dio per il matrimonio ma non per l'amore.
Il pensiero della non esistenza di Dio non ha mai spaventato nessuno, ma è terrorizzante invece pensare che ne esista uno come quello che mi hanno descritto.
Il più bel miracolo che abbia operato Iddio, è di aver fatto parlar tanto di sé senza esistere.
Il più grande dono che Dio ha fatto all'uomo è la Bibbia.
Il più grande errore moderno non è l'annuncio della morte di Dio, ma l'essersi persuasi della morte del diavolo.
Il problema dell'essere un dio è che non hai nessuno a cui rivolgere le preghiere.
Il problema di Dio è che deve passare comunque attraverso le nostre anime e le nostre interpretazioni. Questo ci dice anche che Dio è incertezza.
Il punto fondamentale non è se Dio esista o meno, perché per noi non soltanto Dio non esiste, ma nemmeno vogliamo esista, e seppure esistesse sapremmo soltanto disprezzarlo.
Il ravvedimento di un uomo è il coronamento di una speranza di Dio.
Il regno dei cieli sarà vostro ! ma quando? Gli ultimi saranno i primi ! ma quando? Dio vi ricompenserà ! ma quando? Dopo la fine del tempo! No, dicevo, ma quando, quando la smettete di dire stupidaggini !
Il regno di Dio sarà simile a una grande retata, che raccoglie il buono e il cattivo pesce, si ripone il buono nei vasi, e si butta il resto.
Il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna.
Il signore non sente, il signore è sordo, da ogni dove si levano suppliche, sono poveri, infelici, sventurati, tutti lì a implorare quel soccorso che il mondo gli ha negato, e il signore gira loro le spalle, ha cominciato col fare un’alleanza con gli ebrei e ora ha stretto un patto col diavolo, per questo non valeva la pena che ci fosse dio.
Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell’epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque a loro, diventa immediatamente un ateo.
Il sì a Dio è una questione di fiducia. Solo questo sì fiducioso può dare all'uomo certezza e sicurezza definitive.
Il vero Dio è nel cuore del saggio.
Il vero guaio non è l'esistenza di dio, è che non riusciamo a liberarcene.
Il volgo chiama miracoli o opere di Dio gli eventi straordinari della natura.
Impara a vivere in Dio e non temerai la morte, perché Dio è immortale.
In difesa del diavolo, va detto che abbiamo sentito una sola campana. Dio ha scritto tutti i libri.
In nome del Signore abbrustoliscono, in nome del Signore bruciano e consegnano al diavolo; tutto in nome del Signore.
In ultima analisi il dio non è altro che un padre a livello più alto.
In un mondo così incoerente, l'esistenza di Dio non sarebbe una cosa più folle della sua non esistenza.
In verità tremo per il mio paese quando considero che Dio è giusto.
Incomprensibile che Dio esista e incomprensibile che non esista; che l'anima esista con il corpo, che non abbiamo anima; che il mondo sia creato, che non lo sia.
Io designerei con la parola "mistero" ciò che ordinariamente viene chiamato Dio.
Io non presento Dio come giudice.
Io non so se Dio c'è ma, se c'è, non è il Dio di nessuna religione.
Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore.
Io non so se Dio esiste. Ma se esiste, spero che abbia una buona scusa.
Io se fossi Dio, non avrei fatto gli errori di mio figlio, e sull'amore e sulla carità mi sarei spiegato un po' meglio.
L'adozione acritica del "rivelato" e del mistero dell'autorità implicati dalla rivelazione rendono ancora più difficile, o forse persino impossibile, la conquista di quel diritto più esigente: tacere a proposito di Dio.
L'amore degli uomini è di basso livello ma s'eleva in erte dolorose e conduce a Dio.
L'amore di Dio non protegge da ogni sofferenza. Protegge però in ogni sofferenza.
L'amore di Dio per l'uomo centro e fondamento della religione è la prova più chiara, più irrefutabile che l'uomo nella religione contempla sé stesso come un oggetto divino, come un divino scopo, e che i suoi rapporti con Dio non sono che rapporti con se stesso, con il suo proprio essere.
L'amore può e deve fare da tramite ai fini della perfezione. Che resta sempre Dio.
L'anima umana è come un abisso che attira Dio, e Dio vi si getta.
L'antica concezione del rapporto fra l'uomo e Dio ci ha portati a comandamenti espressi in forma negativa: non uccidere, non rubare, non desiderare, ecc. Una nuova concezione di questo rapporto ci dovrebbe portare a comandamenti espressi in forma positiva: sii te stesso, vivi la tua vita fino in fondo, gioisci, ecc.
L'argomento principale contro l'esistenza di Dio è che ci manca il sentimento assoluto della nostra immortalità.
L'esistenza degli atei dimostra che le prove dell'esistenza di Dio non valgono nulla.
L'esistenza della natura non si fonda, come si illude il teismo, sull'esistenza di Dio, nemmeno per sogno, è proprio il contrario: l'esistenza di Dio, o piuttosto la fede nella sua esistenza, ha il suo unico fondamento nell'esistenza della natura.
L'esistenza di Dio è conosciuta dalla sola considerazione della sua natura.
L'esistenza di Dio è per definizione inattingibile dalla mente umana, perché in caso contrario avremmo a che fare con un oggetto finito, e non con la dimensione infinita alla quale rimanda il termine Dio. Il Dio vivente non si può imprigionare, non si può ridurre in cattività capendolo, e quindi neppure si può «conoscere con certezza».
L'esistenza di Dio, che è l’essere perfetto, è per lo meno tanto certa, quanto non potrebbe esserlo nessuna dimostrazione di geometria.
L'esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale.
L'essenza di dio sta tutta nella sua assenza.
L'essere assoluto, il Dio dell'uomo, è l'essere stesso dell'uomo.
L'essere più antico è Dio, perché increato.
L'ha detto pure Voltaire: " Se Dio non esistesse, bisognerebbe inventarlo! " e così devono proprio aver pensato anche i nostri antenati.
L'idea di Dio ha un solo senso: inventare qualcuno con cui parlare quando non si ha più nessuno a cui rivolgersi.
L'idea di Dio è il ponte che mi consente di unire il sentimento e l'attesa del bene dentro di me, con il senso ultimo del mondo fuori di me.
L'idea di Dio è, lo confesso, l’unico torto che non posso perdonare all’uomo.
L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare.
L'idea di un Dio personale è un concetto antropologico che non sono capace di prendere seriamente.
L'ideale di un dio è quello di diventare uomo colla certezza di poter ritrovare la sua potenza; e il sogno dell'uomo è di diventar dio, senza perdere la propria personalità.
L'impazienza di Dio nel pubblicare il mondo non finisce di sbalordirmi. Cose così si tengono nel cassetto per sempre.
L'impotenza di Dio è infinita.
L'islam non è odio: Dio non sta con gli assassini.
L'occhio con cui io vedo Dio è lo stesso occhio con cui Dio vede me.
L'onnipresenza di Dio è un segno evidente della sua indiscrezione.
L'ottimismo deriva da Dio e il pessimismo dalla mente umana.
L'ultimo Dio sparirà con l'ultimo uomo. E con lui spariranno il timore, la paura, l'angoscia, macchine per creare divinità.
L'unica giustificazione possibile per Dio è che non esiste.
L'unica scusa di Dio e' che non esiste.
L'uomo afferma in Dio ciò che nega in se stesso.
L'uomo ha fama d’infante davanti al dio come il fanciullo davanti all’uomo.
L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
L'uomo non deve accontentarsi di un Dio pensato, perché quando il pensiero svanisce, anche Dio svanisce. Piuttosto, dobbiamo possedere Dio nella sua essenza... In tutte le sue opere e in tutte le cose, l'uomo deve cogliere Dio nel modo più sublime possibile.
L'uomo non ha fatto altro che inventare Dio per vivere senza uccidersi.
L'uomo più saggio davanti al dio sembrerà una scimmia, per saggezza, per avvenenza e per ogni altra cosa.
L'uomo propone, Dio dispone.
L'uomo può essere trovato nella ragione, Dio nella passione.
L'uomo sarebbe soltanto un errore di Dio? Ma non sarà forse Dio che è soltanto un errore dell'uomo?
L'uomo si crea un Dio a propria immagine, e ogni Dio invecchia insieme con gli uomini che lo hanno creato.
L'uomo sta in mezzo tra Dio e il nulla... e deve scegliere.
L'uomo è miserabile senza Dio? Possibile, ma l'uomo con Dio è un miserabile.
L'uomo è una stranezza meravigliosa, crede di essere l'animaletto da compagnia del Creatore. Crede persino che il Creatore lo ami, abbia una passione per lui, stia sveglio anche di notte per guardarlo; sì, e lo tenga fuori dai guai. L'uomo lo prega e pensa che Egli ascolti. Egli ascolta. Non è un'idea curiosa?
La bocca di Dio non conosce la falsità, ma supera ogni parola.
La causa dell'amore di Dio è Dio stesso, e la sua misura è amare senza misura.
La certezza di un Dio che conferisca un significato alla vita supera di molto, in attrattiva, il potere di fare il male impunemente.
La conoscenza di Dio senza la conoscenza della propria miseria genera l'orgoglio. La conoscenza della propria miseria senza la conoscenza di Dio genera la disperazione.
La cosa più insopportabile sarebbe un Dio che fosse come l'uomo se lo augura.
La crudeltà è il principale attributo di Dio.
La discrezione di Dio che non sfolgora maestoso sembra un omaggio alla libertà dell’uomo, la salvaguardia suprema della facoltà che gli è data di scegliersi il suo destino. Un Dio nascosto è il solo che possa instaurare con gli uomini un rapporto di libertà e non di necessità.
La disgrazia è una visita del Signore; è un dono, una ricchezza, quasi un privilegio.
La fede che crede che tutto è nelle mani di Dio ci dona la felicità.
La fede in un Dio crudele rende l'uomo crudele.
La fede nell'esistenza di Dio e la negazione dell'esistenza di Dio hanno un punto in comune: il desiderio di Dio.
La fede nella provvidenza è la fede dell’uomo in sé stesso. Dio si prende cura di me; egli si propone la mia felicità, la mia salvezza; vuole che io sia beato; ma anche io voglio la stessa cosa; il mio proprio interesse è dunque l’interesse di Dio, la mia propria volontà la volontà di Dio, il mio proprio fine ultimo il fine di Dio, l’amore di Dio per me non è che il mio amore di me stesso divinizzato.
La felicità dipende in parte dalle condizioni esterne, ma principalmente dall'atteggiamento mentale. Per essere felici bisognerebbe avere buona salute, un lavoro adatto, mezzi sufficienti, essere equilibrati, e riconoscenti, ma, soprattutto, avere la saggezza, cioè conoscere Dio.
La fiducia nella bontà di Dio è inversamente proporzionale alla dimostrazione.
La gente pensa che il culto sia una cosa da vecchi, ma la verità è che oggi, grazie a Dio, la liturgia ha grande successo fra la gioventù.
La gente vuole sempre la spiegazione di tutto. È la conseguenza di secoli di educazione borghese. E per tutto quello per cui non trovano spiegazioni ricorrono in ultima istanza a Dio. Però, a cosa gli serve? Dopo dovranno spiegare Dio.
La giustizia umana è orribile e sbagliata, per questo motivo solamente Dio può giudicare. Peccato che in alcuni casi noi siamo obbligati a superare le sue decisioni.
La logica matematica non ha mai scoperto un teorema che negasse l’esistenza di Dio. E non c’è una sola scoperta scientifica che possa portare alla negazione di Dio.
La maggior parte dei sermoni suonano per me come spot commerciali, quel che non riesco a capire è se Dio è lo sponsor o il prodotto.
La mente deve considerare questo, tutte le modificazioni corporee o gli aspetti esteriori delle cose devono essere riferiti all’immagine di Dio.
La natura è la differenza tra l’anima e Dio.
La negazione di Dio non è uno scopo, ma un mezzo per arrivare a un'etica postcristiana o francamente laica.
La nostra concezione di dio deriva dall'antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi.
La nostra sola speranza risiede nell'assai improbabile possibilità che Dio esista.
La parola Dio è un po' come la botte delle Danaidi. Più significati vi si mette dentro, e più è vuota.
La possibilità che Dio non esista non è ancora un motivo per credere negli uomini.
La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d'un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.
La prossima volta che nasco ateo, lo faccio in un paese dove quelli che credono in Dio credono in un Dio felice.
La qualità catastrofica di Dio era la sua grandezza.
La resistenza contro la tirannia è obbedienza a Dio.
La società rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare.
La società è per i suoi membri ciò che Dio è per i suoi fedeli.
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
La teologia è una scienza della mente applicata a Dio.
La vera potenza di Dio consiste non nell’impedire il male, ma nel saper trarre il bene dal male.
La via che conduce alla vita buona e felice risiede nella vera religione, con cui si onora l'unico Dio e, con purissima pietà, si riconosce in Lui il principio di tutte le creature.
La via di Dio è diritta, la parola del Signore è provata al fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia.
La vita e Dio sono la stessa cosa. Dio è il dono della vita. Io sono in qualche modo eterno perché sono unico, non duplicabile. La singolarità di ogni uomo e di ogni donna è un dono di Dio.
Laddove accadono enormi disastri naturali, con spargimento gratuito di sangue e sofferenza, Dio si rivela inconfondibilmente in tutta la sua solida inesistenza.
Le prove dell'esistenza di Dio abbondano per chi non ne ha bisogno.
Le vere leggi di Dio sono le leggi del nostro benessere.
Ma se i buoi, i cavalli e i leoni avessero le mani, o potessero disegnare con le mani, e fare opere come quelle degli uomini, raffigurerebbero gli dei: il cavallo simili ai cavalli, il bue ai buoi, e farebbero loro dei corpi come quelli che ha ciascuno di loro.
Mediante il precoce indottrinamento, in Europa si è arrivati al punto che la credenza in un dio personale è letteralmente diventata, in quasi tutti, un'idea fissa.
Meno credo in Dio più ne parlo.
Meno si crede in Dio, più si capisce che altri ci credano.
Mi occupo tanto di Dio perché non sono credente. Se fossi credente mi attenderei che fosse Lui ad occuparsi di me.
Molti pensano di essere attratti da Dio, o dalla Natura, quando sono soltanto rifiutati dagli uomini.
Moltissime persone non parlerebbero di Dio, e neppure lo bestemmierebbero, se tanta gente non facesse di tutto per dargliene uno.
Nega pure Dio, ma negalo forte. Che non sia una lamentela autobiografica.
Nel mondo delle prove razionali dell'esistenza di Dio ogni evento deve avere una ragione sufficiente, nel mondo della vita reale, invece, molte cose presentano una ragione completamente insufficiente, non sono spiegabili in base a nulla, ammettono solo un volto come quello del grido di Munch.
Nel mondo non regna certamente la giustizia e questo, anziché a favore, è un argomento contro l'esistenza di Dio. Gli argomenti speculativi non spingono gli uomini a credere in un Dio: molti vi credono perché non sanno liberarsi degli insegnamenti appresi nell'infanzia. Nell'uomo c'è il desiderio di credere in Dio per bisogno di sicurezza e di protezione.
Nella filosofia moderna Dio è ciò che gli ultimi re franchi erano tra i majores domus, un nome vuoto che si conservava per poter vivere più comodamente e senza contestazioni.
Nella preghiera parliamo a Dio, mentre nella meditazione ascoltiamo la Sua risposta.
Nella storia, il nome di Dio è la terribile vera clava con la quale tutti gli uomini divinamente ispirati, i "grandi geni virtuosi", hanno abbattuto la libertà, la dignità, la ragione e la prosperità degli uomini.
Nessun Dio ha mai risposto agli appelli, alle domande dell'uomo. Ciò che esso prende per delle risposte, è solamente l'eco della sua voce.
Nessun Dio è sopravvissuto alla perdita dei propri fedeli.
Nessun uomo è un dio, ma in ogni uomo c'è Dio e scopo della vita divina è manifestarlo.
Noi amiamo il Signore, naturalmente, ma spesso ci chiediamo che cosa ci trovi in noi.
Noi crediamo in Dio, il problema è che lui non crede in se stesso.
Noi dubitiamo dell'esistenza di Dio e di conseguenza di tutto, finché abbiamo di Dio non un'idea chiara e distinta, ma un'idea confusa.
Noi non conosciamo né l'esistenza né la natura di Dio, perché egli non ha né estensione né limiti. Ma per fede noi conosciamo la sua esistenza, nella gloria conosceremo la sua natura.
Noi non possiamo immaginare Dio, ma soltanto comprenderlo.
Non avrai altro Dio al di fuori di me. No. Lo giuro. Già uno basta e avanza.
Non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto uno schizzo che gli è riuscito male.
Non bisogna immaginare Dio né troppo buono né cattivo. La giustizia si trova tra l'eccesso di clemenza e la crudeltà; così come le pene limitate stanno tra l'impunità e le pene eterne.
Non bisogna mai giudicare Dio in base ai balbettii dei suoi servi.
Non cerco di immaginare un Dio, mi basta guardare con stupore e ammirazione la struttura del mondo, per quanto essa si lascia cogliere dai nostri sensi inadeguati.
Non ci si può convincere che Dio, il quale è un essere molto saggio, abbia posto un'anima, e soprattutto un'anima buona, in un corpo tanto nero.
Non ci sono che tre tipi di uomini: quelli che, avendo trovato Dio, lo servono; quelli che, non avendolo trovato, s'impegnano a cercarlo; e gli altri, che trascorrono la vita senza trovarlo e senza averlo cercato. I primi sono ragionevoli e felici, gli ultimi sono folli e infelici, quelli in mezzo sono infelici ma ragionevoli.
Non concepire più nessun Dio e non concepirai più nemmeno l'inferno.
Non credo in Dio, figuriamoci poi nel diavolo. Ho fiducia solo nella stupidità della materia.
Non dobbiamo fare nulla per piacere o non piacere agli uomini, ma unicamente a Dio.
Non esiste alcuna certezza che Dio abbia affidato davvero all’uomo il dominio sulle altre creature. È invece più probabile che l’uomo si sia inventato Dio per santificare il dominio che egli ha usurpato sulla mucca e sul cavallo.
Non occorre provare la non esistenza di Dio; basta ricordare che ci sono due cose che, ad ogni modo, contano più di lui, e a cui la fede in lui deve subordinarsi: la verità e la libertà.
Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l'oggetto della sua creazione.
Non può accadere che io esista con una natura tale quale sono, e cioè con in me l'idea di Dio, se Dio non esistesse in realtà.
Non si può credere in Dio per precauzione.
Non si può realizzare Dio con l'intelletto. L'intelletto può condurre fino a un certo limite e non oltre. È una questione di fede e di esperienza derivata dalla fede. Si potrebbe far leva sull'esperienza di chi è migliore di noi o altrimenti accontentarsi semplicemente dell'esperienza personale. La fede piena non sente la mancanza dell'esperienza.
Non so se Dio esiste, ma sarebbe meglio, per il suo onore, che non esistesse.
Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico durante i weekend.
Non vedo in nessun luogo un Dio della vita, vedo dei ciechi, che guarniscono con Dio i loro misfatti.
Non è Dio che è morto, è questo papa che è vivo.
Non è che la mentalità moderna neghi l'esistenza di Dio, è che non riesce a dar senso alla parola.
Non è con l'intelligenza che Lo si capisce, ma è la vita che Lo fa comprendere.
Nonostante tutti i tentativi e i sofismi di sant’Agostino, la responsabilità del mondo e di tutte le sue sventure ricade comunque su Dio, il quale ha creato tutto, assolutamente tutto, e sapeva come sarebbero andate le cose.
Ogni bambino che nasce ci ricorda che Dio non è ancora stanco degli uomini.
Ogni giorno le persone si allontanano dalla Chiesa e tornano a Dio.
Ogni mente riflessiva deve riconoscere che non vi è alcuna prova dell'esistenza di una divinità.
Ogni tanto urlare fa bene. Credo che Dio mi abbia dato fiuto per le insolenze misurate.
Ogni uomo porta dentro di sé dio e il diavolo. In certe situazioni è giusto che uno prenda il sopravvento sull’altro: solo cosí l’uomo può sopravvivere.
Ormai in dio non crede più nessuno, neppure i credenti.
Pagherei per credere in un Dio o nella reincarnazione.
Parlare in nome di dio è arroganza ed arbitrio, parlare di dio è scivolare via verso un'assenza indefettibile.
Paura, non quella che proviene dalla fede in Dio, ma quella che viene dal dubbio se esista o no. La paura buona viene dalla fede, la falsa paura dal dubbio, la paura buona è unita alla speranza, perché nasce dalla fede e si spera nel Dio in cui si crede, la cattiva è unita alla disperazione, perché si teme quel Dio in cui non si crede. Gli uni temono di perderlo, gli altri temono di trovarlo.
Pensiero consolante: se c'è un dio, non si occupa certo di noi.
Per Dio è stato fatale il fatto che agli umani non sia riuscito di crearlo perfetto.
Per Nietzsche Dio è morto, ora aspettiamo che muoiano i suoi seguaci.
Per chi cerca una spiegazione ultima delle cose, Dio può costituire una grande tentazione. Ma, talvolta, è bene resistere alle tentazioni.
Per chi ha paura, o si sente incompreso e infelice, il miglior rimedio è andar fuori all'aperto, in un luogo dove egli sia completamente solo, solo col cielo, la natura e Dio. Soltanto allora, infatti, soltanto allora si sente che tutto è come deve essere, e che Dio vuol vedere gli uomini felici nella semplice bellezza della natura. Finché ciò esiste, ed esisterà sempre, io so che in qualunque circostanza c'è un conforto per ogni dolore. E credo fermamente che ogni afflizione può essere molto lenita dalla natura.
Per dio è stato fatale il fatto che agli umani non sia riuscito di crearlo perfetto.
Per farsi pregare basta tacere, come Dio.
Per il fatto che non posso pensare Dio se non esistente, ne consegue che l'esistenza non è separabile da Dio, e che egli quindi realmente esiste.
Per non vedere nelle forze attive della distruzione il Dio che cerchiamo e amiamo, è utilissima la finzione di Satana, che ci maschera l'intollerabile verità.
Per ogni uomo che viene sulla terra la partita della vita è sempre tra Io e Dio.
Per pregare Dio con devozione non è necessario credere in Dio secondo i dogmi di nessuna religione.
Per quanto possiamo cadere, mai potremo precipitare al di sotto delle braccia di Dio.
Per ritrovare Dio, basta guardarsi intorno.
Per te io sono ateo, ma per dio io sono una leale opposizione.
Per troppo tempo i cristiani hanno frettolosamente conciliato la sofferenza con Dio identificandola semplicemente con la sua volontà, trasferendo la liberazione nell'aldilà e consolando con questa prospettiva gli uomini asserviti.
Perche' dovrei permettere a quel dio che dovette affogare i suoi figli di dire a me come crescere I miei figli ?
Percorri l'uomo per raggiungere Dio.
Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità.
Più amavo e più sentivo il Signore manifestarsi, più il Signore si manifestava e più avevo il desiderio di amarlo, e tutto ciò si traduceva nell’amare i fratelli. E amando i fratelli c’era nuova luce per amare Dio.
Pochissima gente avrebbe un Dio se tanta gente non avesse fatto di tutto per dargliene uno.
Poiché Dio è stato creato dagli uomini non è che non esista, soltanto che è un essere stupido e miserabile come i suoi creatori, e sarà inevitabilmente destinato a scomparire con essi.
Poiché dunque l’amor di Dio è la felicità e la beatitudine somma dell’uomo, nonché il fine ultimo e lo scopo di ogni azione umana, ne viene che osserva la legge divina solo chi si preoccupa di amare Dio.
Porre alcunché in Dio, o derivare alcunché da Dio, null'altro significa che sottrarlo al controllo della ragione, significa porre alcunché come indubitabile, come inviolabile, come santo, senza volerne spiegare il perché.
Potrebbe darsi che il nostro compito su questo pianeta non sia di adorare Dio, ma di crearlo.
Preferisco credere che Dio non esista piuttosto che credere che sia indifferente.
Preferisco non avere un Dio, che averne uno malvagio.
Prima di bruciare vivo Vanini, un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio.
Proprio quando leggo qualche formidabile e inconfutabile dimostrazione dell'esistenza di Dio, mi sento sicuro che non esiste. Ma guarda un po' se è possibile che la certezza della sua esistenza dipenda dalla tua dimostrazione; se è possibile, cioè, che, qualora esistesse, ci fosse bisogno che tu lo dimostrassi!
Qualsiasi rapporto emotivo con Dio è privo di senso, la ribellione non meno dell'adorazione, perché sia l'altare davanti al quale giacciamo nella polvere, sia quello che vogliamo distruggere siamo sempre noi ad averlo innalzato.
Quando Dio comincerà a credere in me e mi manderà dei doni, io comincerò a credere in lui.
Quando Dio ha fatto l'uomo e la donna, non li ha brevettati. Così da allora qualsiasi imbecille può fare altrettanto.
Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.
Quando consideriamo gli dèi pagani, sorridiamo. Ma forse, un giorno, qualcuno sorriderà così delle nostre immagini di Dio.
Quando dio creò l'uomo era già stanco. Ciò spiega molto.
Quando gli uomini diventano virtuosi in vecchiaia, semplicemente sacrificano a Dio gli avanzi del diavolo.
Quando ho scoperto che dio era bianco e pure maschio ho perso tutto il mio interesse.
Quando il più forte vuole opprimere il più debole lo convince che Dio santifica le sue catene, ed il debole, abbrutito, gli crede.
Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo.
Quando si ha un Dio, si ha sempre una risorsa. Io non ne ho.
Quanto più ci si avvicina a Dio, tanto più chiare sono le contraddizioni.
Quanto più crescono gli assalti del nemico, tanto più Dio è vicino all'anima.
Quanto poi a ciò che alcune Chiese aggiungono, e cioè che Dio ha assunto forma umana, io ho espressamente dichiarato che non so cosa vogliano dire; anzi, a voler dire il vero, mi sembra che esse parlino un linguaggio non meno assurdo di chi mi dicesse che il cerchio ha rivestito la natura del quadrato.
Quello che davvero mi interessa è se Dio, quando creò il mondo, aveva scelta.
Quello che era timor di Dio è diventato timore di Dio nei nostri confronti, e questo suo timore è così grande che Dio si tiene nascosto e nessuno lo trova più.
Questo dio creatore viene chiamato senza ambagi "padre". La psicoanalisi ne desume che si tratta realmente del padre, un padre magnificato quale appariva una volta al bambino piccolo.
Rendiamo Dio nostro complice per legalizzare le nostre iniquità. Ogni massacro di successo è consacrato da un Te Deum, e il clero non è mai stato avaro di benedizioni per le mostruosità coronate da vittoria.
Ribellarsi ai tiranni significa obbedire a Dio.
Rispetto troppo l'idea di Dio per renderlo responsabile di un mondo così assurdo.
Sappiamo di persone molto religiose che arrivano a dubitare di Dio quando furono colpite da una grande sventura, benché loro stesse ne avessero colpa, ma non abbiamo mai visto nessuno perderla in seguito ad un'inaspettata fortuna.
Sarebbe meglio non avere alcuna opinione di Dio, piuttosto che averne una indegna; infatti nel primo caso si ha miscredenza, nel secondo, oltraggio; e senza dubbio la superstizione è discredito della Divinità.
Scoprire una legge fondamentale della natura vuol dire essere riusciti a decifrare una frase scritta dal Creatore del mondo nel libro che è dinanzi agli occhi di tutti: il Creato. La vera grande Scienza non può avere problemi di natura etica in quanto essa nasce dalla volontà creativa di Colui che ha fatto il mondo.
Se Dio avesse voluto che ci inchinassimo davanti a lui avrebbe sparpagliato diamanti sul pavimento.
Se Dio ci ha fatti a sua immagine, gli abbiamo reso pan per focaccia.
Se Dio esiste dobbiamo riconoscerlo nella natura immobile e indipendente.
Se Dio esiste, che problemi ha a dirlo?
Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?
Se Dio esiste, da dove viene il male? E se non esiste, da dove viene il bene?
Se Dio esiste, non c'è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l'evidenza del suo esistere è morta.
Se Dio esiste, spero che abbia una scusa valida.
Se Dio esiste, una conseguenza necessaria della sua giustizia è un'altra vita per l'uomo, che patì in un mondo così ingiusto.
Se Dio esiste, è infinito. Se è infinito, tutto ciò che esiste è Dio. Tuttavia, sotto pena di schizofrenia, ciò che nega Dio non può far parte di Dio. Io nego Dio, dunque non è infinito. Dunque non esiste.
Se Dio esistesse non vorrei davvero essere al suo posto. Non poter cessare d'essere: quale supplizio!
Se Dio esistesse, a che servirebbe la letteratura? Se Dio non esistesse, a che servirebbe scrivere?
Se Dio esistesse, bisognerebbe abolirlo.
Se Dio esistesse, non ci sarebbe per lui che un solo mezzo per servire la libertà umana: e questo sarebbe ch’egli cessasse d’esistere.
Se Dio ha creato il mondo, non possiamo dire che si sia preoccupato molto di facilitarne la comprensione.
Se Dio mi assolve, lo fa sempre per insufficienza di prove.
Se Dio non avesse avuto canzoni da farmi cantare, io non avrei cantato nessuna canzone. Le canzoni vengono da Dio, tutte.
Se Dio non chiedesse che di amarlo, come sarebbe facile.
Se Dio non esiste tutto è lecito, ma se esiste tutto è possibile.
Se Dio non esiste, tutto è permesso.
Se Dio non esistesse, bisognerebbe inventarlo.
Se Dio non è amore, non vale la pena che esista.
Se Dio si manifestasse continuamente all'uomo non vi sarebbe merito alcuno nel credere in lui.
Se Dio è tutto, non dà gioia essere parte di questo tutto.
Se a qualcuno venisse in mente di affermare che Dio può in qualche modo agire contro le leggi di natura, costui sarebbe al tempo stesso costretto ad ammettere che Dio può agire contro la sua stessa natura: cosa di cui nulla è più assurdo.
Se a un Dio si deve questo mondo, non vorrei essere nei suoi panni; il dolore e le ingiustizie che vi regnano, mi strazierebbero il cuore.
Se c'è un Dio, il caos e la morte figureranno nel novero dei suoi attributi, se non c'è, non cambia nulla, poiché il caos e la morte basteranno a sé stessi fino alla consumazione dei secoli.
Se c'è un Dio, perché permette il male? Domanda ingenua. Se c'è un Dio, perché dovrebbe obbedire alla nostra morale?
Se c'è un dio, penso che le persone più ragionevoli potrebbero convenire che è come minimo incompetente e forse, dico forse, non gliene frega un cazzo.
Se c'è un dio, è un assassino malvagio.
Se c'è un essere che prima di noi e più di noi ha meritato l'inferno, bisogna che io lo nomini, è Dio.
Se ci fosse un Dio, non ci sarebbe che lui, e nessun mondo.
Se ci fosse un dio onnipotente avrebbe fatto tutto bene e non male.
Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito.
Se esiste un Dio non dobbiamo amare che lui e non le creature effimere. Il ragionamento degli empi nella Sapienza è fondato sulla non esistenza di Dio: "Accertato questo", dice, "godiamo dunque le creature".
Se fossi Dio, non potrei soffrire le persone pie, e non darei mai la beatitudine a chi vi aspira con un briciolo di virtù e tanta insistenza.
Se il Dio delle nazioni fu partorito nel seno dello spavento, fu anche in quello del dolore che ogni uomo diede forma alla potenza sconosciuta ch'egli creò per se stesso: fu dunque sempre nel laboratorio del terrore e della tristezza che l'uomo sventurato creò il ridicolo fantasma di cui fece il suo Dio.
Se il bene rispetto a Dio implica che l'uomo giusto produca in Dio una certa soddisfazione e il ladro un certo disgusto, né l'uno né l'altro possono produrre in Dio né gioia né dispiacere.
Se il concetto di Dio ha qualche validità o uso, ci può solo rendere più grandi, più liberi e più degni d'amore.
Se il creatore aveva uno scopo quando ci fornì un collo, sicuramente voleva che lo tirassimo fuori.
Se il mondo è ridotto così dopo che Gesù è venuto sulla terra a salvarci, Dio ti prego, la prossima volta mandalo da un'altra parte.
Se il papa, morendo, scoprisse che di là Dio non c'è, convincerebbe i morti che sta di qua.
Se l'uomo non avesse inventato Dio, Dio non avrebbe creato l’uomo.
Se la donna è stato il secondo errore di dio, dio è stato il primo errore dell’uomo.
Se magnificate il Dio senza la cui volontà nemmeno un passero cade dal tetto, perché picchiate il ragazzo che lo abbatte?
Se non ci fosse Dio, non ci sarebbero gli atei.
Se non vuoi fare di volta in volta patti col diavolo non farne uno con Dio una volta per tutte.
Se non vuoi servire direttamente il denaro, servi Dio, il denaro seguirà.
Se parli con Dio stai pregando. Se Dio parla con te, sei uno schizofrenico.
Se si pensa a Dio, bisogna che Egli esista.
Se si è maturi per un dio si è generalmente acerbi per il prossimo.
Se siamo come siamo perché creati a immagine di Dio, come saremmo se ci avesse creato il Diavolo?
Se soltanto avessi servito il mio Dio con metà dello zelo con cui ho servito il mio re, egli non mi avrebbe abbandonato nella mia vecchiaia, nudo, ai miei nemici.
Se un Dio ha fatto l'uomo perché fosse conforme all'uomo desiderato, raccomandato dalle diverse religioni, all'uomo ideale delle religioni più diffuse al Giusto, questo Giusto manca delle caratteristiche più interessanti dell'uomo vero, fra le quali l'incredulità e l'audacia della mente, l'orgoglio.
Se un dio esiste, non si nasconde solo dietro il silenzio della natura. Si cela anche dietro la realtà del male degli innocenti che sembra accusarlo senza possibilità di difesa.
Se un uomo non passa attraverso un risveglio spirituale, non può conoscere Dio.
Se viene fuori che c'è un dio, io non credo che sia cattivo, credo che il peggio che si possa dire di lui è che fondamentalmente è un disadattato.
Se vivere senza cercare ciò che si è rappresenta un accecamento soprannaturale, è ben terribile vivere male credendo in Dio.
Se volete combattere i dittatori, cominciate col primo: Dio!
Se vuoi veramente intraprendere la tua strada verso il successo, cioè verso la felicità, devi dare una base religiosa alla tua vita. Rifletti al modo in cui puoi meglio servire Dio finché ancora possiedi la vita che Egli ti ha prestato.
Secondo la fede cristiana Dio creò Adamo a sua immagine, ma 65 milioni di anni prima, Dio creò i dinosauri usando l'immagine di suo cugino Ted.
Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni, piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l’opera dei sei giorni non fosse esistita.
Senza Dio tutto è notte, e con lui la luce stessa diventa inutile.
Senza Dio tutto è nulla. E Dio? Nulla supremo.
Senza il purgatorio e l'inferno, il buon Dio non sarebbe che un povero re.
Seppure ci fosse un dio, resterebbe tutto ugualmente inspiegato, e seppure spiegabile, ugualmente inutile.
Servirsi di Dio come di una risposta alla domanda sull’origine delle leggi equivale semplicemente a sostituire un mistero con un altro.
Si deve credere nei segni, per rischioso che sia, e se non vediamo segni nella nostra vita allora vuol dire che per noi Dio non c'è.
Si può concepire un Dio arbitrario, vendicativo, capriccioso come Yahweh o Zeus, ma non un Dio padre, buono, sollecito come ha fama di essere quello dei cristiani. Se c'è un miracolo, è che questa figura ideale di Padre, mai giustificata dalla realtà, in nessun momento si sia potuta giustificare per duemila anni. Il "teismo" è veramente un modello di sistema delirante.
Si può entrare nel regno di Dio anche dal nero portale del peccato.
Si è cominciato col credere in dio e si è finito col farlo esistere.
Smettiamola di associare il male sul pianeta all'ateismo! L'esistenza di Dio, mi sembra, nella storia ha generato in suo nome ben più battaglie, massacri, conflitti e guerre che pace, serenità, amore del prossimo, perdono dei peccati o tolleranza.
Smettila di dire a Dio che cosa fare con i suoi dadi.
Solo Dio non sbaglia mai e in tutto riesce.
Solo nell'origine si può riconoscere la vera natura di una cosa. Dapprima l'uomo inconsapevolmente e involontariamente crea Dio secondo la propria immagine e, solo allora, questo Dio a sua volta consapevolmente e volontariamente torna a creare l'uomo secondo la propria immagine.
Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso; allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione.
Solo un Dio che si propone con segni, indizi, tracce, impronte e che non si impone, apparendo sfolgorante nella Sua gloria, può instaurare con le Sue creature un rapporto libero e non una dipendenza necessaria.
Soltanto quando Dio regnerà nei cuori degli uomini essi saranno in grado di abbandonare la loro aggressività.
Sono gli uomini che hanno dissuaso Dio dall'esistere.
Sono pronto a incontrare il mio Creatore. Quanto a sapere se Lui è pronto alla prova di vedermi, questa è un’altra storia.
Sono sempre più convinto che non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto un abbozzo che gli è riuscito male.
Sono sicuro che Dio esiste. Quanto a crederci, è un'altra questione.
Specialmente i cattolici hanno inventato tutto un bric-à-brac di "prove dell'esistenza di Dio", tutte del medesimo convincente calibro: gli stessi stratagemmi, le stesse ecclesiastiche capriole, atti di stupro filosofico, talvolta sospetti perfino ai signori della chiesa.
Talvolta i mistici trascurano il fatto che Dio è tutto fuorché un mistico.
Talvolta sono tentato dal Diavolo di credere in Dio.
Temo l'odio dei teologi, perché sostengo in quest'opera che Dio coincide con la natura, e attribuisco a Dio cose che nella tradizione filosofica sono state sempre considerate effetti o creature, mentre io, ritengo che queste cose appartengano alla stessa natura di Dio.
Tra Dio e la società bisogna scegliere.
Tre cose esistono veramente: Dio, la follia umana e il riso. Le prime due sono oltre la nostra comprensione, quindi dobbiamo accontentarci della terza.
Troppo spesso crediamo che Dio non ascolti le nostre domande, mentre siamo noi che non ascoltiamo le Sue risposte.
Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui.
Tutti pensano che dio sia dalla loro parte. I ricchi e i potenti sanno che è così.
Tutti quelli che cercano Dio senza Gesù Cristo, non trovano alcun chiarimento che li soddisfi, o che sia loro veramente utile; o perché non arrivano a conoscere l'esistenza di un Dio, o, se vi arrivano, è inutile per loro, perché si formano un mezzo per comunicare senza mediatore con quel Dio che hanno conosciuto senza mediatore; così cadono nell'ateismo e nel teismo.
Tutti tentavano di strappare la barba di Dio e misurarla su di sé.
Tutto il sapere è in Dio. Ma il sapere di Dio è come un fiume d’acqua che corre verso il mare, è Dio la fonte, gli uomini l’oceano, non valeva la pena di aver creato tanto universo se non dovesse essere così.
Tutto può accadere se un dio usa le sue arti.
Tutto quello che c'è di atroce, di nauseante, di fetido, di volgare si riassume in una parola: Dio.
Tutto quello che viene asserito di Dio, contiene lo stato umano futuro.
Un Dio che ci lascia provare la sua esistenza vuole essere considerato come un idolo.
Un Dio che non sia anche il Dio degli altri non è un Dio, è un idolo.
Un Dio dovrebbe amare fermamente ed essere saggio.
Un Dio onesto è la più nobile opera dell'uomo.
Un Dio onesto è la più nobile opera dell'uomo.
Un Dio tutto misericordia è un Dio ingiusto.
Un cuore avido ed egoistico non può conoscere Dio... Dio non può essere trovato nemmeno da un cuore confuso e distratto.
Un dio al quale piacerebbe essere adorato, e che persino lo esigesse, sarebbe un dio alquanto vanitoso, oltre che spregevole.
Un dio che può essere compreso non è un dio.
Un dio comincia a diventare falso nel momento in cui nessuno si degna di farsi ammazzare per lui.
Un essere personale com'è inevitabile sia ogni Dio, il quale non abbia alcun luogo, ma sia ovunque e da nessuna parte, si può soltanto enunciare, non immaginare, e quindi neppure credere.
Un risposta, fin troppo facile, è che Dio sembra assente nel momento del nostro maggior bisogno appunto perché è assente, perché non esiste. Ma allora perché sembra così presente quando noi, per dirla con franchezza, non Lo cerchiamo?
Un tempo si cercava di dimostrare che Dio non esiste, oggi si mostra come ha potuto avere origine la fede nell'esistenza di un Dio, e per quale tramite questa fede ha avuto il suo peso e la sua importanza: in tal modo una controdimostrazione della non esistenza di Dio diventa superflua. Quando una volta si erano confutate le prove addotte "per dimostrare l'esistenza di Dio", restava sempre il dubbio che si potessero trovare ancora prove migliori di quelle già confutate: a quel tempo gli atei non erano capaci di far tavola rasa.
Un uomo che è in intimità con Dio non è intimidito dall'uomo.
Uno solo è dio, sommo tra gli dèi e gli uomini, né per figura simile ai mortali, né per pensiero.
Verrà il tempo in cui l'idea di un dio creatore sarà considerata, nella metafisica, come ora si considera quella degli epicicli nell'astronomia.
Verrà il tempo nel quale si adempirà la profezia di Lichtenberg, nel quale la fede in un Dio razionalistico verrà considerata superstizione, proprio come ora è già considerata superstizione la fede in un Dio di carne, miracoloso, cioè nel Dio cristiano.
Vi sono comitive di uomini e donne che si sono dedicati a Dio, ma benchè si chiamino fratelli e sorelle, non si rivolgono quasi la parola.
Vivere in incognito, come Dio.
Vivere senza Dio è un rompicapo e un tormento. L'uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l'uomo rifiuta Dio, si inginocchia davanti ad un idolo.
Vivere è molto difficile, morire è sempre un dispiacere, e il concetto d'un Dio che aiuta ad affrontare le due imprese può dare un sollievo infinito: lo capisco bene.
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Voglio che un essere totalmente indipendente da me, faccia in piena coscienza e a partire soltanto da sé, proprio quel che desidero che egli faccia. Tale è l'ideale di Dio.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
È Dio che ha creato il mondo, ma è il diavolo che lo fa vivere.
È almeno certo, tanto quanto una dimostrazione in geometria, che Dio è o esiste.
È attraverso la ragione che le anime mortali si elevano fino ad amare ed adorare la maestà di Dio, alla quale siamo debitori non soltanto della nostra esistenza ma di qualsiasi felicità.
È chiaro come il sole che Dio era una soluzione e che non ne troveremo mai una altrettanto soddisfacente.
È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.
È impossibile che l'uomo sia l'essere più stupido dell'universo, Dio deve aver creato qualcuno ancora più stupido, almeno si spera.
È preferibile il rischio della fede alla certezza di rimanere travolti in un mondo senza Dio.
È solo attraverso l'amore, non quello terreno, ma divino, che possiamo trovare Dio.
È stato detto molto bene che se i triangoli facessero un Dio, gli darebbero tre lati.