"Ho fatto questo" dice la mia memoria. "Non posso aver fatto questo" dice il mio orgoglio e resta irremovibile. Alla fine, è la memoria a cedere.
A che giovano le memorie? Di noi muore la miglior parte, e non c'è memoria che possa resuscitarla.
A meno che un uomo non senta di avere una memoria abbastanza buona, è meglio che non s'arrischi mai a mentire.
Ah, memoria, nemica mortale del mio riposo!
Avere la coscienza pulita è segno di cattiva memoria.
Bisogna avere buona memoria per poter mantenere le promesse.
C'è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio.
C'è un momento, quando cadi e non sai il perché, in cui ti rendi conto che lo spavento ha risvegliato il tuo istinto. È il momento in cui bisogna tornare in piedi e prendere decisioni che non trovi nelle pieghe dalla memoria, ma in quelle della tua coscienza.
Chi ha una vena satirica, come fa agli altri temere il suo spirito, dovrebbe aver timore della loro memoria.
Chi non ha memoria e non è capace di continua attenzione lasci lo Scopone e vada a giocare a noci.
Chi scrive non tiene a memoria.
Chi è di memoria corta supera più facilmente l’esame della vita.
Ci sono un sacco di persone che confondono la loro immaginazione con la loro memoria.
Ciò di cui ha bisogno l’uomo è la memoria dell’asino che mai scorda dove mangia.
Colpa della memoria, che congela e scongela in automatico rallentando la digestione della vita e ti fa sentire solissimo nei momenti più impensati.
Colui che in una discussione fa sfoggio di autorità, non usa la ragione, ma la memoria.
Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future.
Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
Cultura è ciò ehe resta nella memoria quando si è dimenticato tutto.
Dar forma a una durata è l’esigenza della bellezza, ma è anche quella della memoria. Ciò che è informe è inafferrabile, non memorizzabile.
Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.
Dopo aver mentito occorre buona memoria.
Dove i raggi dell'immaginazione giocano, le morbide immagini della memoria sfocano.
Dove teniamo questa nozione di felicità? Se risiede nella memoria, è perché siamo stati felici altre volte.
Dove vien meno l'interesse, vien meno anche la memoria.
E si perdona per certo ogni offesa, ma sempre pur nella memoria resta, e così l'uno all'altro contrappesa.
Egli è debitore alla propria memoria per i suoi scherzi e alla sua immaginazione per i suoi fatti.
Fatti raccontare più volte come è andata, forse ti avvicinerai alla versione giusta. Soltanto i grandi bugiardi hanno una memoria rispettabile.
Fondare le scienze sul desiderio, non più sulla memoria.
Gli anni della storia sembrano lunghi e lontani, ma in realtà non sono che un soffio, e gli avvenimenti apparentemente dispersi in quella dimensione della storia che è il tempo sono in realtà vicini e collegati da quel misterioso robustissimo filo che è la memoria degli uomini.
Gli avanzi nella loro forma meno visibile vengono chiamati memorie. Conservati nel frigorifero della mente e nell’armadietto del cuore.
Gli insuccessi sono molto più interessanti delle vittorie, perché sono un nutrimento per la memoria.
Hai notato che solo la morte ci ridesta i sentimenti? Ma lo sai perché siamo sempre più giusti e generosi con i morti? È semplice. Verso di loro non ci sono obblighi. Se un obbligo ci fosse, sarebbe quello della memoria, e noi abbiamo la memoria corta.
Ho un'ottima memoria per dimenticare.
I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
I creditori hanno miglior memoria dei debitori.
I due uffici della memoria sono raccolta e distribuzione.
I metodi sono le abitudini della mente e i risparmi della memoria.
I misantropi sono uomini dotati di buona memoria.
I ricordi non vanno mai cancellati, la memoria ne custodisce la chiave gelosamente.
I soli che meritano un monumento non ne hanno bisogno; quelli, cioè, che hanno eretto un monumento nelle menti e nelle memorie degli uomini.
Il bacio ed il profumo sono le due firme indelebili che ogni donna lascia, come gemme incastonate nella memoria.
Il bugiardo deve avere buona memoria.
Il conflitto è il tafano del pensiero. Ci muove all'osservazione ed alla memoria. Ci istiga all'invenzione. Ci scuote dalla passività bovina, e ci istiga allo studio e all'inventiva.
Il futuro appartiene a chi ha la memoria più lunga.
Il futuro in ogni istante preme il presente perché sia una memoria.
Il genio può anticipare la stagione della maturità, ma nell'istruzione di un popolo, come in quello di un individuo, si deve esercitare la memoria prima si possano espandere i poteri della ragione e della fantasia: né l'artista può sperare di eguagliare o superare, fino a che non ha imparato ad imitare, le opere dei suoi predecessori.
Il lavoro creativo è sospeso tra la memoria e l'oblio.
Il mondo è una lotta senza fine tra una memoria e un’altra che le si oppone.
Il nostro passato è solo memoria e il futuro è immaginazione. Entrambe le cose sono illusioni.
Il passato è la memoria, il futuro è la speranza e il presente è l'intuizione.
Il passato, i ricordi e le realtà stanno alla base della nostra vita attuale e ci vengono improvvisamente restituiti alla memoria da un odore, dalla forma di una collina, da una vecchia canzone... da qualche inezia che, d’un tratto, ci fa dire «mi ricordo» con uno strano e inspiegabile senso di piacere.
Il pensiero è un prodotto della memoria. Ciò che si è registrato nella tua memoria accompagnato da un'emozione, cioè da tensione, tende a riprodursi, perché quella stessa tensione lo riattiva.
Il perdono è una cosa seria. È fatto della stessa sostanza del dolore e si nutre di accettazione e di memoria, non di ipocrisie e rimozioni forzate.
Il più sbiadito degli inchiostri è più potente della più forte memoria.
Il segreto di una buona memoria è l'attenzione, e l'attenzione per un soggetto dipende dall'interesse che proviamo per esso. Raramente dimentichiamo ciò che ha procurato una profonda impressione nelle nostre menti.
Il tempo è una brutta bestia. A volte confonde la memoria, a volte si limita a schivarla per lasciarla intatta.
Il vantaggio della cattiva memoria è che si gode parecchie volte delle stesse cose per la prima volta.
Io ho delle memorie, ma solo un pazzo archivia il suo passato nel futuro.
L'affidarsi alla memoria, è la volontà dell'uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia.
L'amore ci confonde facilmente perché è un continuo fluire tra illusione e sostanza, tra memoria e desiderio, tra appagamento e bisogno.
L'amore comincia nell'istante in cui la donna si iscrive con la sua prima parola nella nostra memoria poetica.
L'amore è l'emblema dell'eternità: esso confonde tutte le nozioni del tempo, cancella la memoria di un inizio, tutte le paure della fine.
L'anima è la memoria che lasciamo.
L'arte è memoria: la memoria è desiderio riattivato.
L'effetto della prospettiva nella memoria è di far apparire le cose più grandi, perché quelle essenziali spiccano isolate in mezzo alle circostanze degli insignificanti fatti quotidiani che naturalmente sono svaniti dalla mente.
L'immaginazione non è altro che il frutto della nostra memoria.
L'immaginazione, la vera creatrice interiore, costruisce istantaneamente dal caos o dai frammenti sparsi della memoria una forma a cui adattarsi.
L'inchiostro più annacquato è migliore della memoria più salda.
L'ingegno è fatto per un terzo d'istinto, un terzo di memoria, e l'ultimo terzo di volontà.
L'ispirazione può venire evocata inalando la memoria di un atto mai sperimentato.
L'istante non è altro che il punto di malinconia tra il desiderio e la memoria.
L'istruzione non consiste tanto in quello che hai mandato a memoria, e nemmeno in quante cose tu conosca. È la capacità di differenziare tra ciò che conosci e ciò che non conosci.
L'odio sembra capace più dell'amore di serbare memoria.
L'odore mi fa ricordare... un pranzo in famiglia con una teglia di arrosto e delle patate dolci durante un pazzo agosto in una città del Midwest. Gli odori esplodono morbidamente nella nostra memoria come mine terrestri cariche nascoste nella massa cespugliosa degli anni.
L'uomo di buona memoria nulla ricorda, perché nulla dimentica.
L'uomo ha abbastanza memoria per ricordare centinaia di aneddoti, ma non ha abbastanza memoria per ricordare a chi li ha già raccontati.
L'uomo possiede tre capacità cognitive: la memoria, che registra i fatti in modo passivo; la ragione, che li collega tra loro giungendo a nuove conclusioni; l’immaginazione, che partendo dagli stessi fatti propone combinazioni audaci e inedite.
La casa è il luogo della memoria.
La cultura è per la società, ciò che la memoria è per gli individui.
La curiosità è tanto imparentata all'attenzione, quanto l'attenzione lo è alla memoria.
La donna non dovrebbe avere memoria. La memoria in una donna annunzia la fine della gioventù. Si può sempre giudicare dai capelli se una signora ha memoria o no.
La felicità non è nient'altro che essere in salute e avere poca memoria.
La felicità è costituita da una salute di ferro e da una memoria corta.
La gente tende a valutare l’importanza relativa dei problemi in base alla facilità con cui li recupera dalla memoria, e questa è in gran parte determinata da quanto i media si occupano di quei temi.
La macchina fotografica è uno specchio con memoria, ma senza capacità di pensiero.
La maggior parte della gente che ho conosciuto è la dolente e inaccettabile memoria di una scissione, memoria sepolta viva e che si cerca di tenere giù finché si può.
La massa ha scarsissima capacità di giudizio e assai poca memoria.
La memoria appartiene all'immaginazione.
La memoria ci presenta non ciò che scegliamo, ma ciò che le piace. Anzi, non c'è nulla che ci imprima così vivamente qualcosa nella memoria come il desiderio di dimenticarla.
La memoria d'un nobile piacere, per breve che sia, si distende, quasi tenda protettrice, su tutta la vita.
La memoria dei vecchi si esaurisce per le cose che non sono essenziali, ma di rado viene meno per quelle che ci interessano davvero.
La memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
La memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata.
La memoria dice sempre troppo o troppo poco.
La memoria diminuisce se non la tieni in esercizio.
La memoria fa quello che vuole con i materiali che le diamo da demolire, sono affari suoi, non dobbiamo ficcare il naso nelle sue faccende.
La memoria non fa un film, la memoria fotografa.
La memoria non solo è fallace perché viene meno quando più ce ne sarebbe bisogno, ma è anche sciocca perché vigila quando meno dovrebbe: è fedelissima nelle cose che possono causare pena ed è invece labile in quelle che potrebbero fare piacere.
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
La memoria obbedisce sempre al cuore.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
La memoria stessa è un rumore interno.
La memoria è come la timida luce che illumina un sordido museo della vergogna.
La memoria è come un cane, si sdraia dove le pare.
La memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro.
La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.
La memoria è l'intelligenza degli idioti.
La memoria è l'intelligenza degli stolti.
La memoria è l'udito di cose ormai sorde, la vista di cose ormai cieche.
La memoria è l'unico paradiso dal quale non possono cacciarci.
La memoria è l'unico possedimento concreto dell'uomo, perché non fa differenze fra la ricchezza e la povertà.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
La memoria è la tormentatrice dei gelosi.
La memoria è lo scriba dell'anima.
La memoria è lo specchio in cui noi rivediamo gli assenti.
La memoria è più potente del ricordo. La memoria rimarrà nelle pagine dei libri, il ricordo no.
La memoria è qualcosa di simile a un romanzo, o forse un romanzo è qualcosa di simile alla memoria.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
La memoria è un allestimento che riveste la scena con immaginazione e con ispirati suggerimenti piú che con precisione.
La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.
La memoria è un lavoro da contadini, non da scrittori. La si coltiva come si coltiva la terra. La si rivolta, la si concima.
La memoria è un mostro: tu dimentichi... essa no. Archivia le cose, ecco tutto. Le conserva per te, o te le nasconde e le richiama, per fartele ricordare, a sua volontà. Credi di avere una memoria. Ma è la memoria che ha te.
La memoria è un valore fondamentale; non è nostalgia del passato, bensì difesa e salvataggio della vita, senso del presente di ogni esistenza e di ogni valore.
La memoria è un' arte surreale, non si mette in movimento se non le organizzate uno spettacolo sorprendente.
La memoria è una cosa complicata, una parente della verità, ma non sua gemella.
La memoria è una parte essenziale della coscienza umana,dell’anima. La perdita dell’arte della memoria rappresenta una gravissima minaccia per la personalità umana.
La memoria è una proprietà privata su cui il potere non ha diritti.
La memoria è una rete; uno la trova piena di pesci quando la solleva dal ruscello, ma una dozzina di miglia d’acqua sono passate attraverso essa senza attaccarsi.
La memoria è una strana artista, ridisegna i colori della vita, cancella la mediocrità per conservare solo i tratti più belli, le curve più emozionanti di ciò che è stato.
La memoria. Sacca piena di cianfrusaglie che rotolano fuori per caso e finiscono col meravigliarti, come se non fossi stato tu a raccoglierle e a trasformarle in oggetti preziosi.
La memoria: specchio in cui guardiamo gli assenti.
La mia memoria è eccellente per dimenticare.
La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
La realtà non si forma che nella memoria.
La scarsa memoria delle generazioni consolida le leggende.
La scrittura è un tentativo disperato di preservare la memoria.
La scuola quasi sempre non premia le persone intelligenti, piuttosto quelle con buona memoria. Avere buona memoria non significa essere intelligenti.
La sola funzione della memoria è di aiutarci a rimpiangere.
La storia della memoria è una storia di sguardo; e rimane una storia di sguardo anche se le cose che si devono vedere non ci sono piú.
La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l'uomo è ridotto al rango di animale inferiore.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzio dell'antichità.
La vanità gioca dei brutti scherzi alla memoria.
La vera arte della memoria è l'attenzione.
La verità è che la memoria non consiste affatto nelle nostre regressioni dal presente al passato, ma nel fare progressi dal passato al presente.
La vita è tutta memoria, ad eccezione per quella del momento presente che passa così rapidamente che fai appena in tempo ad afferrare il suo scorrere.
Le città non sono solo scambi di merci: sono scambi di gesti, parole, emozioni, memorie, tempo, saperi.
Le cose che rimangono impresse nella memoria sono quelle che vorresti dimenticare, e le cose che vuoi disperatamente trattenere sembrano scivolare via come sabbia trascinata dalla brezza.
Le fotografie sono la nostra memoria nel tempo, quando i nostri ricordi iniziano a perdersi nel tempo che passa.
Le frasi concise sono come chiodi acuminati che fissano la verità nella
nostra memoria.
Le grandi decisioni fatali, quelle che determinano il profilo caratteristico del nostro destino, sono molto meno consapevoli di quanto supponiamo nei momenti in cui torniamo al passato per evocarne la memoria.
Le medicine per la memoria non funzionano. I pazienti dimenticano di prenderle.
Le nostre memorie sono indici cartacei consultate, e poi rimesse a posto in disordine, da autorità che noi non controlliamo.
Le nostre memorie sono indipendenti dalle nostre volontà. Non è così facile dimenticare.
Le parole che hanno avvelenato il cuore di un figlio, pronunciate per meschinità o per ignoranza, si sedimentano nella memoria e lasciano un marchio indelebile.
Lo storico è un artigiano della memoria.
Mai memorizzare quello che puoi comodamente trovare in un libro.
Mentre altri si riempiono la memoria di una quantità di parole inutili, che dimenticheranno prima di una settimana, l'ozioso può imparare qualche cosa di veramente utile: suonare il violino, riconoscere un buon sigaro, parlare con garbo e naturalezza a tutti i tipi di uomini.
Molta gente deve la coscienza tranquilla alla propria memoria debole.
Molti dobbiamo rendere a noi obbligati e pochi offendere: infatti la memoria è labile nel ricordare i benefici ma tenace nel ricordare i torti.
Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
Nel dotarci di memoria, la natura ci ha rivelato una verità assolutamente inimmaginabile alla creazione irriflessiva, la verità dell’immortalità... La passione umana ideale è l’amore, la quale è anche la più assoluta e animale e una delle più effimere.
Nel paese della memoria il tempo è sempre ora.
Nella lente del teleobiettivo della memoria, gli oggetti distanti vengono ingranditi.
Nella memoria tutto sembra accadere con musica.
Nessuno ha una memoria tanto buona da poter essere un perfetto bugiardo.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.
Noi abbiamo una memoria immensa, presente in noi a nostra insaputa.
Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere.
Noi siamo la nostra memoria, noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti, questo mucchio di specchi rotti.
Non c'è peggior dolore che ricordarsi dei tempi felici quando non si ha più memoria.
Non considero la nostra memoria come uno strumento che per caso conserva una cosa e per caso ne smarrisce un’altra, bensì come una forza che ordina con consapevolezza e cancella in maniera saggia.
Non disprezzate la poesia. È pur sempre un ottimo modo di esercitare la memoria.
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
Non si amano soltanto le memorie felici. A un certo punto della vita, ci si accorge che si amano le memorie.
Non vi è uomo, per quanto saggio, che non abbia in un certo momento della sua giovinezza detto cose, o vissuto in un modo la cui consapevolezza è così spiacevole per lui nella vita successiva che vorrebbe volentieri, se potesse, estirparla dalla sua memoria.
Nulla apre gli occhi della memoria come una canzone.
Ognuno ha un cancello in qualche memoria, ognuno è rimasto fuori di un giardino.
Ognuno è fatalmente legato al passato dalla memoria delle cose, delle piccole cose che sono come molecole di noi stessi.
Perché dobbiamo avere abbastanza memoria da ricordare fin nei minimi particolari quello che ci è capitato, e non ne abbiamo abbastanza per ricordare quante volte lo abbiamo raccontato alla stessa persona?
Più del presente contava il passato, più del possesso il ricordarsene. Di fronte alla memoria, ogni possesso non può apparire che delusivo, banale, insufficiente.
Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
Possiedi solo ciò che puoi portare con te; conosci le lingue, conosci i paesi,
conosci la gente. Lascia che la tua memoria sia la tua sacca da viaggio.
Quando il giardino della memoria inizia a inaridire, si accudiscono le ultime piante e le ultime rose rimaste con un affetto ancora maggiore. Per non farle avvizzire, le bagno e le accarezzo dalla mattina alla sera: ricordo, ricordo, in modo da non dimenticare.
Quando la memoria ha il sopravvento il nostro corpo diventa un fantasma e ci insidia con i gesti di un nostro io più giovane.
Quando scompare, il dolore del corpo non lascia tracce nella memoria; mentre il dolore dell’anima, quando è profondo, non si cancella: può rinascere sulla scia di avvenimenti inattesi, e imprevedibili.
Quattro sono le potenzie: memoria e intelletto, lascibili e concupiscibili. Le due prime son ragionevoli e l'altre sensuali.
Rubare la vera storia è come rubare una parte della personalità di ognuno. È un crimine. La nostra memoria è composta da una combinazione di memoria individuale e memoria collettiva. Le due sono strettamente intrecciate. E la storia è la memoria collettiva. Quando questa viene rubata, o riscritta, non siamo piú in grado di sapere chi siamo.
Saper a memoria non è sapere.
Se alcuni sostengono che l'apprendimento e la memoria assistiti dalla tecnologia ci rendono più stupidi, va anche detto che tali strumenti vengono a creare una protesi mentale che espande il potere dell’attenzione individuale.
Se ti senti disposto a essere conciliante, chiediti soprattutto che cosa ti rende in realtà così indulgente: una cattiva memoria, la comodità o la codardia.
Senza memoria non si appartiene più a nessun luogo.
Si come il mangiare senza voglia sia dannosa alla salute, così lo studio senza desiderio guasta la memoria e non ritien cosa ch'ella pigli.
Si incide a fuoco qualcosa affinché resti nella memoria; soltanto quel che non cessa di dolorare resta nella memoria.
Siamo creature stupide e incostanti, con la memoria corta e un grandissimo talento per l’autodistruzione.
Sono sicuro che non esista l'oblio totale; le tracce, una volta impresse nella memoria, sono incancellabili.
Spesso dalle intenzioni sue l'uomo è sviato. Tutti i nostri propositi dipendono dalla memoria: se nascendo quindi sono robusti, poi si indeboliscono. Acerbo il frutto sta ben saldo al ramo; maturo, da sé cade, senza scuoterlo.
Stare lontani aiuta a conquistare una prospettiva più ampia. Ma troppo a lungo, rischia di appannare lo sguardo. Di cancellare le memorie.
Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso.
Tutti si lamentano della loro memoria, ma nessuno si lamenta del proprio discernimento.
Un avvenimento neutro, o un ambiente neutro, non è in grado di stimolare il cervello dal punto di vista biochimico, e quindi non è in grado di provocare il fissaggio della memoria.
Un libro non serve a nulla se non salva la memoria, se non la toglie dalle soffitte e le scrolla via la polvere del tempo.
Un poeta dovrebbe avere una buona memoria.
Un politico non può fare carriera senza memoria, perché deve ricordarsi di tutte le promesse che deve dimenticare.
Un sacco di persone equivocano una memoria corta per una coscienza pulita.
Una donna con una buona memoria, è quella che si ripete spesso nello stesso errore,
ma mai con lo stesso uomo.
Una forte memoria è solitamente accoppiata ad un giudizio malato.
Una massima è l'espressione precisa e nobile di una verità importante e indiscutibile. Le buone massime sono i germi dell'eccellenza; quando sono fermamente fissate nella memoria, nutrono la volontà.
Una memoria è ciò che rimane quando qualcosa accade e non si compie completamente.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
Uno dei segreti della felicità è una cattiva memoria.
V'hanno momenti nella vita, la cui rimembranza, sebben lontana, continua a vivere ed ingigantirsi per così dire nella memoria, e per quanto strani siano gli eventi della vita, quella rimembranza conserva il posto che vi ha preso.
È facile scrivere i propri ricordi quando si ha una cattiva memoria.
È la vita che si trasforma in sogno e il sogno che si trasforma in vita, così come avviene per la memoria.
È sorprendente quanta memoria si sviluppa attorno a cose allora passate inosservate.
È una ben povera memoria quella che funziona solo all'indietro.