Alcuni, durante la loro vita, s'accumulano di che vivere, senza riflettere che a tutti noi la bevanda della nascita fu versata mortale.
Alla nascita abbiamo tutto qui dentro, tutto quel che ci serve per essere persone felici e complete.
Alla nascita l'uomo è molle e debole, alla morte è duro e forte. Tutte le creature, l'erbe e le piante quando vivono son molli e tenere quando muoiono son aride e secche. Durezza e forza sono compagne della morte, mollezza e debolezza sono compagne della vita. Per questo chi si fa forte con le armi non vince, L'albero che è forte viene abbattuto. Quel che è forte e robusto sta in basso, quel che è molle e debole sta in alto.
Anche del genio, pur troppo si disse, come del pazzo, che nasce e muore solitario, freddo, insensibile agli affetti di famiglia e ai convegni sociali.
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?
Chi è nato nobile deve vivere bene o morire bene.
Ci sono solo tre eventi nell'esistenza di un uomo: la nascita, la vita e la morte; e l'uomo non sa di nascere, muore soffrendo e si dimentica di vivere.
Ci sono uomini così precisi e pignoli che hanno voluto nascere il giorno del loro compleanno.
Come l'accensione di una candela dà a questa in una il principio di vita e di morte, così la nascita all'uomo.
Cosa c'è di sensato nella vita se si nasce senza chiederlo e si muore senza volerlo?
Essere fedeli alla realtà delle cose, nel bene e nel male, implica un integrale amore per la verità e una totale gratitudine per il fatto stesso di essere nati.
Fino a che sarai soggetto alla nascita e alla morte, non raggiungerai mai l'illuminazione.
Gli esseri umani nascono ignoranti, non stupidi: li rende tali l’educazione.
Gli esseri umani sono morbidi e flessibili quando nascono, duri e rigidi quando muoiono.
Gli uomini nascono felici, però si autoconvincono che la felicità è qualcosa che devono trovare nella vita... E cosa siamo? Un branco di animali senza istinto, che seguono idee sbagliate, cercando quello che già hanno.
Gli uomini nascono ignoranti, non stupidi; la stupidità è il risultato dell'educazione.
Gli uomini nascono ogni giorno, dipende solo da loro se continuare a vivere il giorno di ieri o cominciare di sana pianta il nuovo giorno, l’oggi.
Gli uomini nascono uguali, il giorno dopo, non lo sono più.
Gli uomini si dividono in due schiere: quelli che nascono perché il loro destino è di vivere e quelli che nascono perché il loro destino è di morire.
Gli uomini sono buoni a fare qualche mestiere e a chiacchierare, ma sono persi davanti alla nascita e alla morte. Sono cose che non capiscono.
Gli uomini sono eguali; non la nascita, ma la virtù fa la differenza.
Gli uomini sono nati uguali ma sono anche nati diversi.
Ho conosciuto il bene e il male, il peccato e la virtù, la giustizia e l'infamia; ho giudicato e sono stato giudicato, sono passato attraverso la nascita e la morte, l'allegria e la sofferenza, il cielo e l'inferno, e alla fine ho capito che sono in tutto ciò che è in me.
Il bello di mettere tempo tra la nascita di un figlio e il successivo, giace nel fatto che i genitori hanno il tempo per imparare dagli sbagli fatti con i più vecchi, e ciò permette loro di compiere gli errori opposti a quelli fatti con i più giovani.
Il grande privilegio di essere nati si sconta, giorno dopo giorno, col resto della propria vita.
Il massimo risultato con il minimo sforzo si raggiunge in due sole occasioni: la nascita e la morte.
Il mio primo crimine fu nascere.
Il più grosso rischio cui si può andare incontro a questo mondo è quello di nascere.
Il primo sintomo della morte è la nascita.
Inutile piangere. Si nasce e si muore da soli.
Irresponsabile della mia nascita, ho un alibi di ferro: non c'ero.
L'amore è ciò con cui siamo nati. La paura è quello che abbiamo imparato qui. Il viaggio spirituale è l'abbandono, o l'atto di disimparare, la paura e l'accettazione del ritorno dell'amore nei nostri cuori.
L'anno di nascita e quello della morte di ogni uomo sono separate da un trattino.
È terribile pensare che in quel trattino
sono racchiuse tutte le vicende felici
o dolorose di un'intera esistenza.
L'uomo nasce senza denti, senza capelli e senza illusioni, e muore allo stesso modo, senza capelli, senza denti e senza illusioni.
L'uomo nasce vigliacco.
L'uomo nasce, vive e muore nello spazio di una frase.
L'uomo non nasce libero, ma è condizionato dai geni e dall'educazione.
La maggior parte di noi nasce con l'aiuto del medico e muore allo stesso modo.
La mia nascita fu la prima delle mie sventure.
La morte proviene dalla vita, la vita dalla nascita, la nascita, infine, dal desiderio. Se l'uomo fosse capace di sopprimere il desiderio dei sensi potrebbe finalmente innalzarsi al livello dello spirito puro, dove non vi è più morte o mutamento.
La nascita fu la sua morte.
La nascita non è mai sicura come la morte. E questa la ragione per cui nascere non basta. È per rinascere che siamo nati.
La nascita non è un'esperienza, giacché è accidentale si verifica e basta, senza alcuna intenzione. La morte è un'esperienza, perché si verifica anche andando contro le nostre intenzioni.
La nascita è il fondamento della vecchiaia e della morte.
La nascita è il sonno dell'anima, è l'oblio; la morte è il risveglio.
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
La nascita è un evento straordinario, di grande portata, ma anche il primo incontro col bambino adottato può toccare vette inusitate di intensità emozionale e dare inizio ad una indimenticabile esperienza emotiva.
La nascita è una ghigliottina.
La nostra nascita non è altro che l'inizio della nostra morte.
La tua nascita è un errore a cui cercherai di riparare per tutta la vita.
Mi piace pensare che il giorno della vostra nascita avete ricevuto in regalo
il mondo.
Mi sento talmente immerso nell'umanità, talmente smarrito in un immenso universo, che non riesco più a commuovermi o a soffrire per la nascita o la morte di una creatura sola.
Nascendo moriamo, e la fine pende su di noi fin dall'inizio.
Nascendo, piangiamo, e ciò che segue può essere solo un attenuarsi di quel pianto.
Nascere denota coraggio. Farlo in una famiglia povera rasenta l'eroismo.
Nascere fa passare in secondo piano tutti gli altri problemi di un uomo.
Nascere è ricevere un intero universo in dono.
Nascere è umano, perseverare è diabolico.
Nascere, piccolo, è cadere nel tempo.
Nasciamo diversi, moriamo uguali.
Nasciamo prìncipi, e il processo di acculturazione ci rende rospi.
Nasciamo una sola volta, due non è concesso; tu, che non sei padrone del tuo domani, rinvii l'occasione di oggi; così la vita se ne va nell'attesa, e ciascuno di noi giunge alla morte senza pace.
Nascita e morte son le due più nobili manifestazioni di coraggio.
Nascita, vita e morte, tutte hanno avuto luogo nel lato nascosto di una foglia.
Nei certificati di nascita è scritto dove e quando un uomo viene al mondo, ma non vi è specificato il motivo e lo scopo.
Nel momento in cui nasci, sei fregato.
Nessuno guarisce dalla malattia dell'essere nato, una ferita mortale se mai ce n'è stata una.
Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.
Nessuno è responsabile per i suoi genitori. La nascita è una coincidenza.
Niente come Amore può dare all'uomo quei princìpi che valgono per vivere rettamente tutta la vita, non la nascita, non gli onori, non la ricchezza, niente di questo.
Noi dovremmo piangere per gli uomini alla loro nascita, non alla loro morte.
Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all’esistenza ed alla vita, nasciamo come esseri umani e come uomini.
Noi non corriamo, verso la morte, fuggiamo la catastrofe della nascita, ci affanniamo, superstiti che cercano di dimenticarla. La paura della morte è solo la proiezione nel futuro di una paura che risale al nostro primo istante.
Noi non possiamo pensare prima e agire dopo. Dal momento della nascita siamo immersi nell'azione e possiamo soltanto saltuariamente guidarla col pensiero.
Non ci si preoccupa mai abbastanza della nascita e della morte, ma solo di rendere divertente ciò che sta in mezzo.
Non importa essere nati in un pollaio, quando si e usciti da un uovo di cigno.
Non importa per cosa sia nata una persona, ma ciò che sceglie di essere.
Non si nasce per esistere, ma per aver vissuto.
Non si può scegliere come nascere, ma si può scegliere come morire.
Non siamo nati soltanto per noi.
Non tutti i cavalli sono nati uguali. Alcuni sono nati per vincere.
Non v'e rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l'intervallo.
Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo.
Non è vergognoso nascere poveri, lo è il diventarlo a causa di cattive azioni.
Né il fuoco né il vento, nascita o morte possono cancellare i nostri buoni propositi.
Ogni bambino nasce genio.
Ogni uomo nasce buono: a renderlo cattivo ci pensano poi l’esperienza e l’educazione.
Ogni uomo nasce come molti uomini e muore come uno solo.
Ognuno nasce con qualche preferenza genetica e, se avesse l’accortezza di seguirla, forse nel mondo ci sarebbe più gente felice.
Passo dopo passo si coglie la crescita, che si attua sempre in ossequio alla decisa legge del destino, sfruttando le occasioni di nascita e di visione che la dea madre sempre benevola offre.
Perché ci rallegriamo a una nascita e ci addoloriamo a un funerale? Perché non siamo noi la persona in questione.
Perché dovevo andare a scuola? Perché il mondo funzionava cosí? Nasci, vai a scuola, lavori e muori. Chi aveva deciso che quello era il modo giusto? Non si poteva vivere diversamente? Come gli uomini primitivi?
Prima del nostro arrivo niente mancava al mondo; dopo la nostra partenza, niente gli mancherà.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
Quando sei nato, tu piangevi, e tutti intorno a te sorridevano. Il giorno in cui morirai, spera che tutti intorno a te piangano, e che tu sia l’unico a sorridere.
Quando siamo nati abbiamo perso quanto perderemo con la morte: tutto.
Quello che si chiama 'paura' nel significato poetico, è la convinzione più profonda che non si sarebbe dovuti nascere.
Se una giovane possiede bellezza, nascita, educazione, intelligenza, gusto, garbo, modestia, sia pure nella massima misura, ma non ha denaro, allora non è nessuno, è come se le mancasse tutto, perché soltanto il denaro è una buona raccomandazione per le donne; il gioco degli uomini è il pigliatutto.
Si domandava perché la nascita di un bimbo è chiamata "lieto evento", ma non riusciva a trovare una risposta che lo convincesse.
Si nasce e si muore senza accorgersene.
Si nasce incendiari e si finisce pompieri.
Si nasce involontariamente, tutto il resto dipende da noi.
Si nasce una sola volta, ma si muore per sempre.
Si nasce, e poi l'unica cosa che siamo sicuri ci succederà sarà il morire.
Siamo nati piangendo, viviamo lamentandoci, e moriamo delusi.
Siamo tutti schiavi dello stesso destino; se uno nasce, deve morire.
Trasportandoci al di qua del nostro passato, l'ossessione della nascita ci fa perdere il gusto del futuro, del presente, e del passato stesso.
Tutti gli uomini nascono uguali, però è l'ultima volta in cui lo sono.
Tutti gli uomini vengono a questo mondo da soli e lo lasciano soli.
Tutto ciò che è nato muore e una volta cresciuto invecchia.
Tutto ciò che è nato è sottoposto a morte.
Tutto quello che è nato deve morire, e questo significa che le nostre vite sono come i grattacieli. Il fumo sale a velocità diverse, ma le vite sono tutte in fiamme, e tutti siamo in trappola.
Tutto sarebbe tanto più semplice se nascessimo con le istruzioni per l'uso e la data di scadenza.
Una volta nati, vogliono vivere e avere un destino di morte, o piuttosto aver requie, e lasciare figli che generino altri destini di morte.
Uno nasce e poi muore. Il resto sono chiacchiere.