A quanti uomini, presi nel gorgo d'una passione, oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza, dalla miseria, farebbe bene pensare che c'è sopra il soffitto il cielo, e che nel cielo ci sono le stelle. Anche se l'esserci delle stelle non ispirasse a loro un conforto religioso, contemplandole, s'inabissa la nostra inferma piccolezza, sparisce nella vacuità degli spazii, e non può non sembrarci misera e vana ogni ragione di tormento.
Alcune circostanze sono così tristi che solo la tua anima può riuscire a urlare di dolore.
Bisogna ridere della propria tristezza come ridono gli dèi.
C'è chi sta in compagnia e chi crede di esserlo ma, invece, si trova solo in una, formale e triste, assenza di solitudine.
C'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini.
C'è soltanto una cosa più triste della vita di un vecchio scapolo, ed è la vita di un giovane sposato.
C'è una cosa più triste che perdere la vita, è la ragione di vivere, più triste che perdere i propri beni, è perdere la speranza.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Che tristezza imparare a servire là dove hai imparato a comandare.
Chi del ben d'altri si attrista, altri ride del suo male.
Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza.
Chi non vede la vanità del mondo è vano a sua volta. Ma poi, chi non la vede, tranne i giovani immersi nel frastuono, nel divertimento e nel pensiero dell'avvenire? Ma togliete loro ciò che li distrae, li vedrete inaridire nella noia. Allora, pur senza conoscerlo, sentono il nulla, ed è davvero una disgrazia essere tristi a tal punto quando si riflette su sé stessi, e non potersi distrarre.
Chi s'attrista pensando all'ozio, non può essere ozioso, e desto è colui che crede di dormire.
Chi è euforico nei giorni felici sarà depresso in quelli tristi.
Chi è solo giusto è duro, chi è solo saggio è triste.
Chissà se la luna è triste o felice, se ha lacrime a volte e se si accorge che spesso gli uomini sono troppo deboli per sentimenti forti.
Ci può essere qualcosa di più triste di una processione di quattro o cinque medici nella stanza di un ammalato?
Ci sono tante notti quanti giorni, ed ognuno è lungo quanto ogni altro giorno
nel corso dell'anno. Anche una vita felice non può esserci senza una misura
dell'oscurità, e la parola "felice" perderebbe il suo significato se non fosse bilanciata dalla tristezza.
Ciò che più ci rattrista della morte di un conoscente è il ricordarci che presto o tardi toccherà pure a noi.
Come puoi affrontare la felicità, senza sapere cos'è la tristezza?
Come tutti i vizi mettono radici profonde, se non sono estirpati sul nascere, così i sentimenti di tristezza e di infelicità, che dilaniano se stessi, finiscono per nutrirsi del loro amaro, e il dolore si fa una perversa voluttà di soffrire.
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Comprare un appartamento è anche un po' comprare la tristezza di chi ci abitava.
Confutazione del suicidio: non è poco elegante abbandonare un mondo che si è messo così di buon grado al servizio della nostra tristezza?
Consentire a un pensiero brutto e triste di invadere la nostra mente è tanto pericoloso quanto i germi della scarlattina.
Credimi, ogni persona ha i suoi dispiaceri segreti, che il mondo non conosce, e spesso diciamo che una persona è fredda, quando è solo triste.
Credo che sia importante documentare non solo i momenti felici come i compleanni, ma anche quelli tristi come le operazioni, le malattie e la morte.
Credo di non avere mai perso un'occasione di essere triste.
Dato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti.
Dei nostri affanni tristi possiamo ora parlare, ricordandoli. Perché anche dei mali, passato il tempo, può ormai parlare serenamente chi molto ha dovuto soffrire e molto vagare.
Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente; si limitano a piangere sulla propria situazione; ma quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose.
Dio ha creato le medicine per guarire le malattie, il vino per guarire la tristezza e ha creato i sogni per guidare chi è cieco nel cammino della vita.
E fin quando non avrai la saggezza, muori per divenire, sarai soltanto un triste ospite su questa terra oscura.
Era così triste che sorrideva con un labbro solo.
Era proprio così: anche le cose tristi passavano, anche i dolori, le disperazioni, come le gioie, impallidivano, perdevano la loro profondità e il loro valore, fin che veniva un momento in cui non ci si poteva più ricordare cos’era stato a far tanto male. Anche i dolori sfiorivano ed appassivano.
Ero talmente triste che non avevo paura di niente. La paura è un lusso della felicità.
Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. È una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno la capirebbe. Una volta, avevo provato a esprimerla a parole. Ma non ne avevo trovata una che potesse esprimere il mio sentimento ad altri, anzi nemmeno a me stesso, così avevo rinunciato. E avevo chiuso sia le mie parole, sia il mio cuore. La tristezza troppo profonda non può prendere la forma delle lacrime.
Essere incompreso da coloro stessi che amiamo, è il calice amaro, la croce della nostra vita. Perciò gli uomini superiori hanno sulle labbra quel sorriso doloroso e triste che tanto ci meraviglia.
Evitate tutte le influenze mentali negative e, soprattutto, ogni traccia di tristi rimpianti che possano tenere fuori dalla vostra vita la gioia e il denaro.
Falsi amici, ingegno sodo e vivo, tristezza non incomoda danno a trent'anni l'esperienza di sessanta.
Fate attenzione alla tristezza. È un vizio.
Fatica da bestia fa crescere il mucchio, ma rende triste la vita.
Fingere di essere felici quando si è tristi non è poi un grande sforzo. Era un modo di intendere la vita, non sempre facile da accettare.
Gli uomini veramente grandi mi pare che debbano provare in questo mondo una gran tristezza.
Ha bisogno di un migliaio di abbracci per eliminare tutta la tristezza.
Ha capovolto del tutto la sua vita. Prima era triste e depresso. Ora è depresso e triste.
Ho scorso l'elenco delle malattie e non vi ho trovato le preoccupazioni e i tristi pensieri: è molto ingiusto.
Ho sempre provato pena per gli invidiosi. Deve essere davvero triste vivere con la, costante, consapevolezza di essere inferiori a qualcun altro.
I buoni e i grandi cercano il bene nel male, i tristi e i mediocri cercano il male nel bene.
I libri sono un antidoto alla tristezza.
I momenti sereni di oggi sono i pensieri tristi di domani.
I nostri successi più felici sono contaminati dalla tristezza.
I nostri tempi sono tristi e pieni di calamità, ma in fondo tutti i tempi sono essenzialmente gli stessi: finché c'è vita, c'è pericolo.
I ricordi tristi sonnecchiano per tanto tempo in una delle innumerevoli caverne
del ricordo, stanno li anche per anni. Per decenni, per tutta una vita. Poi, un bel giorno, tornano in superficie, il dolore che li aveva accompagnati è di nuovo presente, intenso e pungente come lo era quel giorno di tanti anni fa.
I tempi più difficili a vincere sono quelli della tristezza.
Il buffo è l'unico modo veritiero di raccontare una storia triste.
Il lavoro è il miglior antidoto alla tristezza.
Il lavoro è l'antidoto migliore contro la tristezza.
Il male che facciamo è sempre più triste del male che ci fanno.
Il mondo lo considero per quello che è: un palcoscenico dove ciascuno deve recitare una parte, e la mia è una parte triste.
Il peso del tuo corpo non è nulla in confronto a quello del tuo cuore, gravato dalla tristezza.
Il pessimismo è un tristo compagno; ma spesso ci guarda, o ci libera, da altri compagni, anche più tristi.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
Il silenzio fa sì che le immagini del passato non suscitino desideri ma tristezza, una enorme sconsolata malinconia.
Interrogo la tristezza e scopro che non ha il dono della parola; eppure, se potesse, sono convinto che pronuncerebbe una parola più dolce della gioia.
Io non sono la sola ad essere stanca, malata, triste o ansiosa, io sono tutt'uno con milioni di altri nel corso dei secoli, tutto questo è la vita.
Io penso che i matrimoni siano più tristi dei funerali, perché ti fanno ricordare il tuo stesso matrimonio. Non può venirti in mente il tuo stesso funerale perché non è ancora avvenuto. Ma i matrimoni mi fanno sempre piangere.
L'albero della tristezza, non piantarlo nel tuo cuore. Rileggi ogni mattina il libro della gioia.
L'allegria è uno stato dell'animo che accresce e sostiene la forza del corpo ad agire; la tristezza al contrario, è uno stato dell'animo che ostacola e diminuisce la forza come l'ingegno.
L'amore senza una completa fiducia diventa una triste oscurità densa di errori e incomprensioni.
L'amore vola verso l’oggetto amato con la stessa impazienza con cui lo scolaro lascia la scuola, se ne allontana con tristezza come lo scolaro costretto a riprendere i suoi libri.
L'amore è allegria quando è scambio di sensi e di pensieri, mentre si trasforma in ossessiva tristizia se diventa vagheggiamento del possesso, narcisismo del proprio doppio, avara gelosia dell'altrui, bisogno di dominare, necessità di dipendere.
L'amore, di qualunque specie, non è mai triste.
L'ape indaffarata non ha tempo per rattristarsi.
L'artista che si copia riduce la sua opera a una specie di commercio personale, redditizio perché a serie, ma infinitamente monotono e triste.
L'invidia è quel tipo di odio per cui uno si rattrista della felicità di un altro e si rallegra dei mali di un altro.
L'uomo saggio non si rattrista per gli uomini che non conoscono, si rattrista di non conoscere gli uomini.
L'uomo scaccia la tristezza sorridendo: piangendo, la moltiplica.
La bellezza e la tristezza vanno sempre insieme.
La cattiveria nasce da sentimenti negativi come la solitudine, la tristezza e la rabbia. Viene da un vuoto dentro di te che sembra scavato con il coltello, un vuoto in cui rimani abbandonato quando qualcosa di molto importante ti viene strappato via.
La comprensione empatica della tristezza è un atto di decodifica proprio come la capacità di trarre significati dai caratteri stampati su una pagina.
La cosa più stupida da dire a un malato è che lo si trova molto bene, che è una fissazione, che tutti stanno un po' giù ecc. La cosa più triste, invece, è quando non te lo dicono più, anzi non sanno bene che dire.
La cosa triste non è lasciare la vita, bensì lasciare ciò che le dà un senso.
La maggior parte della nostra vita la passiamo ad aspettare o a ricordare e mentre lo facciamo non siamo né tristi né felici; sembriamo tristi, ma semplicemente siamo lontani.
La malinconia è la felicità di essere triste.
La malinconia è la versione romantica della tristezza.
La mancanza di pensiero, l'incurante superficialità o la confusione senza speranza o la ripetizione compiacente di verità, diventate vuote e triste, mi sembra tra le principali caratteristiche del nostro tempo.
La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia peccatori.
La miseria mi fa più paura che la solitudine, perché quella è umiliazione e degrado, e questa è soltanto noia o tristezza.
La musica mantiene in equilibrio la natura ed è indispensabile alla vita di ogni creatura: grazie al suo aiuto la tristezza non appassisce l'anima.
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
La noia è una tristezza senza amore.
La nostra vita non è che si possa dividere semplicemente in due, allegra o triste. Fra questi due estremi c’è tutta una serie di sfumature. Una persona equilibrata riconosce e cerca di capire la gradazione di queste sfumature.
La più triste delle cose che posso immaginare è essere abituati al lusso.
La radice di tutte le passioni è l'amore. Da esso nasce la tristezza, il piacere, l'allegria e la disperazione.
La saggezza è un rito inutile e la tristezza un sentimento inesatto.
La sofferenza, il dolore, la tristezza, la depressione ci legano a sé tenendoci prigionieri. La felicità ci libera.
La solitudine, nella sua dimensione metaforica, è una condizione ineliminabile dalla vita; e in essa si riflettono desideri di riflessione e di contemplazione, di tristezza e di angoscia, di silenzio e di preghiera, di attesa e di speranza.
La tristezza come inclinazione è un vizio. La tristezza bisogna meritarla.
La tristezza di chi soffre ingiustamente è meglio della gioia di chi ha commesso iniquità.
La tristezza durerà per sempre.
La tristezza non bisogna andarsela a cercare.
La tristezza non è che un muro tra due gradini.
La tristezza produce anche le malattie.
La tristezza solenne che abita in tutte le grandi cose sulle vette come nelle grandi vite, nelle notti profonde come nei poemi eterni.
La tristezza viene dalla solitudine del cuore.
La tristezza è causata dal ricordo della felicità.
La tristezza è che quando finisce un'epoca ne comincia subito un'altra.
La tristezza è la malinconia che ha perso la speranza.
La tristezza è poesia, tutte le volte che la tristezza è senza ragione.
La tristezza è soltanto malattia e come malattia va sopportata, senza tanti ragionamenti e ragioni.
La tristezza: un appetito che nessun dolore sazia.
La virtù è più perseguitata dai tristi che amata dai buoni.
La vita non è triste. Ha delle ore tristi.
La vita può essere tristezza, ma bisogna superarla, oppure può presentarsi con un'aria di sfida e allora si deve avere il coraggio di affrontarla.
Le afflizioni ci giungono non per renderci tristi ma sobri; non per renderci dispiaciuti ma saggi.
Le mura che ci costruiamo attorno tengono fuori la tristezza ma tengono fuori anche la gioia.
Le persone che mi fanno più tristezza sono quelle che una volta sapevano cosa fosse la profondità, ma poi hanno perso o sono diventate insensibili al senso della meraviglia, quelle che hanno sentito le proprie emozioni andarsene via e non gliene è importato niente.
Le persone più tristi sono quelle che non credono in niente.
Le tristezze non furono fatte per le bestie, bensì per gli uomini; ma se gli uomini ne soffrono troppo, diventano bestie.
Lieto nella tristezza, triste nella gioia.
Ma ci sono due tipi di infelicità, uno 'appropriato', l'altro no. Lei è triste e deluso perché desidera qualcosa che non ha: e ciò è utile, perché costituisce un incentivo o una motivazione per lottare e conquistarsi, appunto, quella cosa. Se fosse sereno o indifferente non si impegnerebbe mai. Se invece è depresso, arrabbiato col mondo, giù di corda, soffre di quell'altro tipo, che è sterile, e non aiuta affatto a ottenere ciò che si ambisce.
Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, cioè il governo della maggioranza. Perchè, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'essere uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà! Ma sicuramente! Oh perchè credi che soffra io? Io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà.....torniamo a casa!
Malinconia è crogiolarsi nella propria tristezza.
Malinconia: tristezza che diventa leggera.
Molti si sentono incompresi ed è triste. Ma è ancora più triste che, nel caso di molti di loro, non c’è niente da capire.
Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte.
Nella profondità dei nostri cuori esiste un angolino nel quale il mistero ultimo delle cose lavora molto tristemente.
Nella vita c'è qualcosa di triste. È difficile dire cosa. Non intendo i dolori che tutti conosciamo, come le malattie e la miseria e la morte. No, è qualcosa di diverso. È qui dentro, qui dentro, fa parte di noi come il respiro.
Nella vita puoi scegliere di essere triste e sentirti triste o di essere felice ed esserlo davvero, sta a te decidere. Ogni giorno.
Nessun posto nella vita è più triste di un letto vuoto.
Nessuno sopporta il tuo dolore, la tua tristezza, nemmeno chi ti ama di più.
Nessuno è più triste di colui che non sa sorridere.
Niente giustifica la tristezza: soltanto il diavolo ha ragioni per essere triste.
Niente è tanto insopportabile per l'uomo come il rimanere in un riposo assoluto, senza passione, senza affari, senza divertimento, senza applicarsi. Allora avverte il proprio nulla, l'abbandono, l'insufficienza, la dipendenza, l'impotenza, il vuoto. Dal fondo della sua anima uscirà quanto prima la noia, l'orrore, la tristezza, il dolore, il dispetto, la disperazione.
Non c'è tristezza che, camminando, non si attenui e lentamente si sciolga.
Non c'è, a questo mondo, grande scoperta o progresso che tenga, fintanto che ci sarà anche un solo bambino triste.
Non ci si può difendere dalla tristezza senza difendersi dalla felicità.
Non esiste la vecchiaia; c'è soltanto la tristezza.
Non essere così triste e pensieroso, ricorda che la vita è come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo.
Non essere triste: sorridi. Non contare gli anni che passano: sorridi. Non avere rimpianti: sorridi.
Non pigliare amicizia né di pazzi né di tristi né d’ingrati.
Non puoi proteggerti dalla tristezza senza proteggerti anche dalla felicità.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
Non scegliamo le nostre vite, ma possiamo decidere il modo in cui gestire le gioie e le tristezze.
Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
Non è delettazione senza mistura di tristezza.
Non è la fine di gioia che rende la vecchiaia così triste, ma la fine della speranza.
Non è mica la morte che importa, è la tristezza, è la malinconia. Lo stupore. Le poche buone persone che piangono nella notte. La poca buona gente.
Nulla di più triste di una bassezza che non ha dato i suoi frutti.
Nulla è più triste a vedersi di un giovane pessimista, eccetto un vecchio ottimista.
Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più intime ci sono quasi sconosciute.
Ogni animale è triste dopo l'amplesso, tranne la donna e il gallo.
Oh, lieta solitudine, compagnia di chi è triste!
Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Pensavo tanto che mi faceva male la gola, perché è lì che si fermano le tristezze.
Per studiar minuziosamente un grottesco, per prolungar freddamente un'ironia, bisogna avere un sentimento continuo di tristezza e di collera.
Perché gli uomini sono tristi? Perché hanno idee distorte e atteggiamenti sbagliati.
Pericolose e cattive sono solo le tristezze che portiamo tra la gente, per sopraffarle; come malattie trattate in modo superficiale e sciocco, esse non fanno che arretrare per erompere, dopo una breve pausa, tanto più virulentemente; e si ammassano nell’intimo e sono vita, sono vita non vissuta, svilita, perduta, di cui si può morire.
Piangi meno tristemente per un morto, ché ora riposa, ma la vita dello stolto è peggiore della morte.
Proprio e naturale della virtù è godere e gioire: adirarsi non è conforme alla sua dignità, non più che essere triste; eppure la tristezza è compagna dell’iracondia, e ogni forma d’ira si risolve in essa, sia dopo il pentimento sia dopo l’insuccesso.
Pur fra le risa il cuore può esser triste e la gioia può mutarsi in dolore.
Quando ci si sente tristi e addolorati ecc. basta mangiare un po' di cioccolata o aspettare un po' di tempo perché tutto si metta matematicamente a bene.
Quando sei triste e vuoi morire, pensa a tutte le persone che devono morire e che invece vorrebbero vivere.
Quando si cerca di spazzare via il dolore e la tristezza, nasce una libertà che è come un piccolo premio.
Quando si vogliono valutare le condizioni di un uomo in quanto alla sua felicità, non bisogna chiedere cosa lo diverte, ma che cosa lo rattrista.
Quando si è tristi bisogna mescolarsi alla folla. La solitudine nutre i pensieri cupi.
Quando uno è triste non servono le classifiche, non c'è un tristometro, è inutile dire sto mediamente peggio di te o decisamente meglio di te, si diventa tutti ottusi ed egoisti e la propria tristezza diventa una grande campana in cui ci si chiude, per non ascoltare la tristezza degli altri.
Quant'è triste vedere un padre con dei soldi e senza gioia. L'uomo ha studiato l'economia, ma non ha mai studiato la felicità.
Quanta stoltezza, quanta vigliaccheria, quanta tristizia si nascondono talora sotto la maschera del buon senso.
Quanto è triste il dolore che nel tormento non ha voce.
Rabbia, tristezza o frustrazione ci fanno capire che siamo in guerra con il modo in cui le cose sono.
Ricetta garantita contro la tristezza: dieta, occupazione, limitazione dei nostri desideri.
Ricordando giorni di tristezza, le memorie mi inseguono. Ricordando giorni di gioia, io inseguo le mie memorie.
Rubinetti che gocciolano, scoregge di passione, pneumatici bucati sono tutte cose più tristi della morte.
Sa, la gente vive tanti anni, ma in realtà è davvero viva solo quando riesce a fare quello per cui è nata. Prima e dopo non fa che aspettare e ricordare. Ma non è triste quando aspetta o ricorda. Sembra triste. Ma è solo un po' lontana.
Sarai triste se sarai solo.
Se a volte un edificio seducente ci mette di buon umore, ci sono invece momenti in cui nemmeno il luogo più ameno sarà in grado di sfrattare la nostra tristezza o la nostra misantropia.
Se ci s'innamora senza prima aver coltivato l’amore per se stessi, si andrà incontro alla tristezza dell’umiliazione.
Se diventi triste, prenditi un'ora libera e siediti a pensare a quanto questo mondo sia meglio dell'inferno. Naturalmente non ti rallegrerà molto se ti aspetti di andarci.
Se i tuoi principi morali ti rendono triste, puoi essere certo che sono sbagliati.
Se la malattia e la tristezza sono contagiose, non c’è niente al mondo così irresistibilmente contagioso come il riso e il buonumore.
Se sei triste e stai soffrendo, dentro, nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano che sia un posa, uno strano modo di mettersi in mostra.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi sa di morire e vorrebbe vivere.
Se sei triste quando sei da solo, probabilmente sei in cattiva compagnia.
Se un sacrificio è per voi una tristezza, non una gioia, non fatelo, non ne siete degni.
Se vuoi essere triste nessuno al mondo può renderti felice. Ma se decidi di essere felice nessuno e niente può toglierti la felicità!
Senza umorismo la vita è triste.
Si dice che l'uomo è triste dopo l'amore, ma la donna può esserlo prima, durante e dopo.
Si può essere felici senza mai smettere di essere tristi.
Si può paragonare ad una bestia chi non abbia uno con cui gioire nelle ore liete e piangere nelle tristi.
Si può sempre riconoscere da uno sguardo se un uomo ha delle responsabilità domestiche che gli incombano o no. Ho notato una espressione di così profonda tristezza negli occhi di tanti uomini ammogliati.
Si è tristi anche perché la tristezza ci lascia.
Signori, persino nella felicità degli uomini c'è qualcosa di triste.
So non sei un pusillanime o un tristo, dirai: Meglio non avere ciò di cui s'è meritevoli, che essere immeritevoli di ciò che si ha.
Solo la profonda tristezza porta al vero successo.
Soltanto una battaglia perduta può essere più triste d'una battagli vinta.
Sorridi sempre, anche se è un sorriso triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere.
Spesso una falsa gioia val meglio di una tristezza con una vera causa.
Spesso è necessario riflettere sul perché siamo allegri, ma sappiamo sempre perché siamo tristi.
Stanchezza, tristezza che penetra nella carne.
Tanto è a dire ben d’un tristo, quanto a dire mal d’un bono.
Tendevamo a confondere la serietà con la tristezza.
Ti stupisci come di un fatto inaudito, perché, pur avendo viaggiato a lungo e in tanti posti diversi, non ti sei scrollato di dosso la tua tristezza e il tuo malessere spirituale? Devi cambiare animo, non cielo.
Trasformare la tristezza in rabbia, la rabbia in azione.
Triste l'uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
Triste è il destino del libro prestato: frequentemente viene perso, sempre si rovina.
Triste è l'uomo che ama le cose solo quando si allontanano.
Tristezza che non viene da sola e non viene da ora.
Tristezza, stanchezza che penetra nell'anima.
Tristezza. È tristissima quella casa e così quella vita, in cui il necessario ci fosse tutto, e di superfluo nulla.
Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il tuo passato e la tristezza. Trova qualcuno che ti cambi la vita, che la renda migliore, che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n’è andato. Trova qualcuno per cui vale la pena sorridere.
Trovo più gioia nella tristezza di quanta tu possa trovarne nella gioia stessa.
Tu non sei quello che sembri nei momenti di tristezza. Sei molto di più.
Tu sei triste. E ciò dimostra che la tua anima è ancora viva.
Tutti possono essere tristi; ma la malinconia resta l'appannaggio delle anime superiori.
Tutto ciò che è ancora bello a trent'anni, è triste a cinquanta e grottesco a sessanta.
Tutto in amore è triste, ma, triste e tutto, è la miglior cosa che esista.
Un assoluto silenzio conduce alla tristezza. Egli offre una immagine della morte.
Un libro, per triste che sia, non può essere triste come una vita.
Un uomo, se possiede la vera sapienza, sa godere dell’intero spettacolo del mondo da una sedia, senza saper leggere, senza parlare con nessuno, solo con l’uso dei sensi e con l’anima che non sappia essere triste.
Un volto sempre sereno possiede una misteriosa e potente attrattiva: i cuori tristi vi si scaldano come al sole.
Un'oncia di allegria vale una libbra di tristezza.
Una persona dev'essere semplice anche nella sua tristezza, altrimenti la sua è soltanto isteria.
Una vita senza musica è triste, ma una musica senza vita è terribile.
Vi è un modo di restare in silenzio senza chiudere il proprio cuore, di essere discreti senza apparire tristi e taciturni, di non rivelare certe verità senza mascherarle con la menzogna.
Viviamo di stimoli e moriamo senza di essi, lentamente, con rabbia e tristezza.
È cosa ben triste essere contemporaneamente troppo giovani per morire e troppo vecchi per vivere.
È giusto ribellarsi a una certa cultura che prevede che le emozioni debbano essere sempre controllate: che non bisogna piangere né ridere troppo e nemmeno essere eccessivamente tristi.
È la gente triste che fa tristi i luoghi.
È necessario ricercare l'amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore, anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva.
È sempre triste guardare con occhi nuovi le cose su cui hai già speso le tue capacità di adattamento.
È triste avere senza essere, ma com'è difficile essere senza avere.
È triste come certe intuizioni meravigliose possano smarrirsi nella vita di ogni giorno e non si riesca più a ritrovarle. E poi, col tempo, si finisca per dimenticarsene.
È triste essere un'eccezione: ma è ancora più triste non esserlo.
È triste non essere amati, ma ancor più triste è non poter amare.
È triste opera scavare un pozzo quando la gola è attanagliata dalla sete.
È tristissima quella casa e così quella vita in cui il necessario ci fosse tutto, e di superfluo nulla.
È troppo triste rendersi conto che la vita assomiglia al gioco degli scacchi, in cui basta una mossa falsa a farci perdere la partita, con l'aggravante che, nella vita, non possiamo nemmeno contare su di una possibilità di rivincita.
È un ben triste stato d'animo quello di chi desidera poche cose e ne teme molte.
È un giorno triste quello in cui scopri che non sono gli incidenti o il tempo o la fortuna che tengono le cose lontano da te, ma solo te stesso.
È un triste piacere ricordare un pericolo.
È un uomo molto triste colui che vive isolato e che non riesce a stare in mezzo agli altri.
È una triste verità che perfino i grandi uomini hanno parenti poveri.
È una tristezza che non può prendere forma, si accumula quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento.
È uno strano destino quello della malinconia. Prende anche se hai tutto. Il viso non mostra segni di sofferenza: è meglio una febbre che costringe a rimanere a letto malati. Se sei triste e stai soffrendo, dentro, nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano che sia un posa, uno strano modo di mettersi in mostra.
È vecchio ciò che si è dimenticato. E quello che non si può dimenticare, è accaduto appena ieri. L'unità di misura non è il tempo, ma il valore. E la cosa che ha in assoluto più valore, divertente o triste che sia, è l'infanzia.