Passione

Aforismi

Vergogna

Affogò perché si vergognava a gridare aiuto.
Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles.
Ben venga la vergogna quando ti fa affrontare il pericolo.
Bevo per dimenticare che ho vergogna di bere.
C'è pochissima vera libertà nel mondo: La legge, il costume, l'opinione pubblica, il timore o la vergogna ci rendono tutti schiavi.
Che cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi.
Che cos'è per te la cosa più umana? Risparmiare vergogna a qualcuno.
Chi arrossisce è già colpevole, la vera innocenza non ha vergogna di nulla.
Chi chiami cattivo? Chi mira soltanto a incutere vergogna.
Chi rincorre avidamente tesori non conosce il rispetto della legge, la soggezione e la vergogna.
Chi vive nella menzogna, vivrà nella vergogna.
Chiedere può essere la vergogna di un minuto, non chiedere può essere il rimpianto di una vita.
Chiedi, e ti vergognerai un attimo, non chiedere e ti vergognerai per sempre.
Chiunque abbia avuto una ragazza che è stata dalle Orsoline, dalle Marcelline o in altri istituti di suore sa i piaceri che se ne possono ricavare. Lei si vergogna e si eccita della propria vergogna. Una miscela esplosiva.
Ci sarà qualcosa di male nella ricchezza quando tutti si vergognano a dire che la possiedono.
Ciò che inizia in rabbia finisce in vergogna.
Ciò di cui si vergogna la gente è in genere materia per una buona storia.
Coloro che non agiscono in alcun modo diventano in realtà un motivo di vergogna e un pretesto per la violenza.
Coloro che vincono, in qualunque modo vincano, mai non ne riporteranno vergogna.
Credete al disprezzo, allo scherno, alla paura, allo scoraggiamento, alla vergogna, al panico, all'odio. Credete pure a tutto ciò. Ma non credete mai all'indifferenza.
C’è da vergognarsi più della stupidità che dell’ignoranza.
Dimmi, oh saggio uomo, come sei giunto a una conoscenza del genere? Perché non mi sono mai vergognato di confessare la mia ignoranza e di chiedere agli altri.
Esistono delle menzogne così vergognose, da provare maggior disagio a sentirle che a raccontarle.
Essere ignoranti non è tanto una vergogna, quanto l'essere indisposti ad imparare.
Fare molto rumore a proposito di un'offesa ricevuta, non diminuisce il dolore, ma aumenta la vergogna.
Gli occhi sono la dimora della vergogna.
Gli uomini non si vergognano quando pensano qualcosa di sporco, bensì quando immaginano che si attribuiscano loro questi pensieri sporchi.
Gli uomini si vergognano, non delle ingiurie che fanno, ma di quelle che ricevono. Però ad ottenere che gl'ingiuriatori si vergognino, non v'è altra via, che di rendere loro il cambio.
Godo di quell'allegria che non rende gli amici vergognosi l'uno dell'altro, l'indomani.
Ha vergogna un giovane come me a interrogare una persona anziana.
I libri che il mondo chiama immorali sono i libri che mostrano al mondo la sua vergogna.
I soldi sono la cosa più importante al mondo. Rappresentano la salute, la forza, l'onore, la generosità, e la bellezza quanto cospicuamente la mancanza di essi rappresenta la malattia, la debolezza, la vergogna, la meschinità e la bruttezza.
Il badile non è un politico, non si sposta da destra a sinistra o viceversa senza vergogna.
Il cielo sa che non dovremmo mai vergognarci delle nostre lacrime, perché sono pioggia sulla polvere accecante della terra che ricopre i nostri cuori induriti.
Il duro lavoro senza talento è una vergogna, ma il talento senza il duro lavoro è una tragedia.
Il fondamento della vergogna non è il nostro sbaglio personale, bensì che tale umiliazione sia visibile da tutti.
Il genio, quella sola potenza umana, innanzi a cui si possa, senza vergogna, piegare il ginocchio, fu, da non pochi psichiatri, confinato insieme al delitto, fra le forme teratologiche della mente umana, fra le varietà della pazzia.
Il lavoro non è vergogna; è l'ozio vergogna; se tu lavori, presto ti invidierà chi è senza lavoro mentre arricchisci; perché chi è ricco ha successo e benessere.
Il mondo ha perso la capacità di vergognarsi per i suoi vizi; la Chiesa ha perso la sua capacità di piangere per essi.
Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
Il saggio si vergogna di vedere le proprie parole eccedere le proprie azioni.
Il valore di una persona dipende dal numero di cose delle quali si vergogna.
In generale è molto meno vergognoso perdere una buona reputazione che non averla mai acquisita.
In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.
Io non mi vergognerò mai di citare un cattivo autore se la battuta è buona.
L'amore è l'unica cura per la solitudine, la vergogna e la sofferenza. Ma alcuni sentimenti si nascondono così profondamente nel cuore che solo la solitudine può aiutarti a ritrovarli.
L'esistenza di una classe sociale definita dalla mancanza di proprietà personale e collettiva è vergognosa al pari della schiavitù.
L'uomo che si vergogna del suo lavoro non può avere rispetto di se stesso.
L'uomo non si vergogna di peccare, ma si vergogna di pentirsi.
La cultura dell'uomo nasce dalla nobilitazione degli istinti animali, attraverso la vergogna, la fantasia e la conoscenza.
La cultura della vergogna è propria delle società molto intrecciate, ricche di valori condivisi, ed è una barriera potente a comportamenti incoerenti. Forse per questo è così poco di moda nel nostro paese.
La gente orgogliosa si crea dei dispiaceri per sé sola: ma se hai davvero vergogna della tua ombrosità, bisogna che tu vada a domandarle perdono, hai capito?
La gloria costruita su princìpi egoistici è vergogna e colpa.
La gloria di un uomo dipende dall'onore del padre, vergogna per i figli è una madre nel disonore.
La memoria è come la timida luce che illumina un sordido museo della vergogna.
La menzogna umana è cominciata con la vergogna che è l’occultamento di ciò che hai. Liberandoci della vergogna ci libereremo anche della menzogna. E non ci rimarrà più nulla della società umana creata dal demonio. Sulla terra vivranno solo amanti felici.
La prima e miglior vittoria è la conquista di sé. Essere conquistati da se stessi è, tra tutte le cose, la più vergognosa e vile.
La ragione si vergogna di quelle inclinazioni di cui essa non può render conto.
La stoltizia è scudo della vergogna, come la improntitudine della povertà.
La timidezza è quando distogli lo sguardo da una cosa che vuoi. La vergogna è quando distogli lo sguardo da una cosa che non vuoi.
La tradizione intellettuale è servilismo al potere, e se non la tradissi mi vergognerei di me stesso.
La vanità, la vergogna e soprattutto il carattere spesso costituiscono il coraggio degli uomini e la virtù delle donne.
La vera vergogna è provare vergogna.
La vergogna ritien debil amore: ma debil freno è di potente amore.
La vergogna è la sensazione che provi quando ammetti con la donna che ti ama di essere l'uomo che lei crede che tu sia.
La vergogna è quello che proviamo quando dimentichiamo quasi del tutto, ma non del tutto le aspettative sociali e i nostri obblighi nei confronti degli altri a favore di una gratificazione immediata.
La vergogna, l'infamia, il disonore, le offese, nocciono nella misura in cui fanno soffrire. Per chi non se la prende, non sono neppure un male. Che t'importa se tutti ti fischiano, se tu ti applaudi? Che questo ti sia possibile lo devi alla sola Follia.
La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani.
Le condizioni più sfortunate sono anche le più disprezzate. Non bastano le loro effettive miserie, ma vi s'aggiungono anche la vergogna e il disprezzo. In verità, gli uomini sono assai crudeli.
Le istituzioni sono più corrotte e più guaste degli individui, perché hanno più potere per fare del male, e sono meno esposte al disonore e alla punizione. Non provano né vergogna, né rimorso, né gratitudine, e neanche benevolenza.
Le società non sentono la vergogna, né il rimorso, né la gratitudine, né la benevolenza.
Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato.
Meglio la vergogna sul viso che una macchia sul cuore.
Molti si vergognano di piangere e tengono le lacrime chiuse nel proprio cuore.
Nessuna cosa è vergognosa per l'uomo di spirito né capace di farlo vergognare, e provare il dispiacevole sentimento di questa passione, se non solamente il vergognarsi e l'arrossire.
Nessuno deve vergognarsi a tavola.
Niuna cosa nella società è giudicata, né infatti riesce più vergognosa del vergognarsi.
Non c'è niente di più vergognoso del sudore. Se mangi a quattro palmenti un bel piatto di fettuccine, se ti abbandoni alla rabbia del sesso, se passi l'inverno a dormicchiare vicino al camino, suderai. E nessuno avrà più dubbi sulla tua volgarità.
Non c'è vergogna a protestare contro la cattiva sorte.
Non ci può essere alcuna legge suprema del giornalismo che il dire la verità e la vergogna del diavolo.
Non fare mai le cose di cui sei solito biasimare gli altri: è vergognoso essere sconfessati dalle proprie colpe.
Non meritare il titolo di calunniatore e non tendere insidie con la lingua, poiché la vergogna è per il ladro e una condanna severa per l'uomo falso.
Non mi vergogno di mostrare le mie debolezze, ma soltanto di far vedere che cedo alla forza altrui.
Non servirti di nulla di vergognoso come mezzo di salvezza.
Non vergognarti degli errori, rendendoli così dei crimini.
Non vergogniamoci di dire ciò che non ci vergogniamo di pensare.
Non è una vergogna diventare ricchi. Ma è una vergogna morire ricchi.
Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.
Non è vergognoso diventare servo se si soccombe a causa delle circostanze.
Non è vergognoso nascere poveri, lo è il diventarlo a causa di cattive azioni.
Ogni persona decente si vergogna del governo sotto il quale vive.
Ovunque un uomo si sia posto, giudicando questo il suo meglio, o dovunque si sia posto da colui che lo comanda, ivi egli deve restare, qualunque sia il pericolo da affrontare, non tenendo in alcun conto né la morte né altro in confronto della vergogna.
Paradossalmente, c'è chi odia la persona alla quale ha fatto un torto. Credo che sia perché la vittima rappresenta il ricordo perenne di un comportamento vergognoso.
Per quanta vergogna uno possa aver meritata, è quasi sempre in nostro potere il ristabilire la nostra reputazione.
Più che vergognarti di confessare la tua ignoranza, vergognati d'insistere in una sciocca discussione che la rivela.
Poche sono le persone che non si vergognano di essersi amate quando non si amano più.
Purché il tuo comportamento non pregiudichi la libertà di nessuno, cambia pure opinione di tanto in tanto, e cadi in contraddizione senza provare alcuna vergogna.
Qualche volta penso che la vergogna, la pura e semplice vergogna goffa e assurda, non sia da meno dei nostri vizi nell'impedire le buone azioni e una felicità schietta.
Quale che sia la vergogna di cui ci siamo macchiati, è quasi sempre in nostro potere ristabilire la nostra reputazione.
Qualsiasi cosa si inizi con la rabbia finisce in vergogna.
Quando tocchiamo le nostre tenebre, così profonde, così terribili, ci vergogniamo talmente da voler fuggire.
Quando uno stupido fa qualcosa di cui si vergogna, dice sempre che è il suo dovere.
S'ha vergogna di un debito di poche lire, si ha quasi orgoglio di uno di molte. Solletica la propria vanità il poter dire “sono pieno di debiti” e si rialza superbamente la testa, invidiati perfino dai nostri creditori.
Se si continua a vergognarsi dell'errore, si rimane al di sotto dell'errore, malgrado la presunzione implicita nella vergogna.
Senza vergogna, privi di quel sentimento imbarazzato che fa da ponte tra la colpa e l'orgoglio, una società decade rapidamente nei suoi legami di solidarietà, si disfa in un individualismo sempre più solitario e selvaggio, si corrompe.
Si comincia col vergognarsi di un vizio, e si finisce per farne pompa.
Si piange di nascosto non per vergogna, ma per rispetto del nostro dolore che, quando ci parla, non vuole testimoni.
Sii molto cauto nel parlare, perché tu non abbia a vergognarti se le tue azioni non fossero state poi all'altezza dei discorsi.
Solo con la maturità, o quantomeno a una certa età, si può esprimere un’emozione senza essere impediti dalla vergogna.
Sono due i principali ostacoli alla conoscenza delle cose: la vergogna che offusca l'animo, e la paura che, alla vista del pericolo, distoglie dalle imprese. La follia libera da entrambe. Non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi.
Spesso ci vergogneremmo delle nostre più belle azioni se la gente vedesse tutti i motivi che le determinano.
Tra noi non è vergognoso riconoscere la propria povertà; ma lo è, molto di più, non darsi da fare per fuggirla.
Un grande poeta è un uomo che non ha vergogna.
Un uomo è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna.
Una brava persona si vergogna anche davanti a un cane.
Una diagnosi è già abbastanza opprimente di suo senza che si aggiungano vergogna e segretezza.
V'è chi si vergogna di somigliare agli altri uomini, e punto non si vergogna di somigliare alle bestie.
Vendere un cane fedele è vergognoso.
Vergogna per un padre avere un figlio maleducato, se si tratta di una figlia, è la sua rovina.
Vergognarsi della propria immoralità: è un gradino della scala, al termine della quale ci si vergognerà anche della propria moralità.
Vi sono momenti in cui uno si trova nella necessità di scegliere tra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia gli domanda.
Vivi così da non doverti mai vergognare se qualsiasi cosa tu abbia fatto o detto viene pubblicata in tutto il mondo anche se ciò che si pubblica non è vero.
Vivi in modo tale da non doverti vergognare di vendere il tuo pappagallo ai pettegoli della città.
È il crimine e non il patibolo la vergogna.
È meglio vergognarsi che essere spudorati.
È più vergognoso diffidare dei propri amici che essere ingannati.
È proprio del dolore non avere vergogna di ripetersi.
È una vergogna come sia diventato caro essere ricchi!
È vergognoso dire una cosa e pensarne un'altra: ma scrivere una cosa e pensarne un'altra lo è ancora di più.
È vergognoso esser stanchi d'indagare se ciò che cerchiamo è eccellente.