A chi tende a far male non mancheranno mai occasioni.
A colui che è buono non può accadere nulla di male, né da vivo né da morto.
A mali estremi piccoli rimedi.
A nessuno va male per molto tempo, se non per colpa sua.
A ogni male ci sono due rimedi: il tempo e il silenzio.
A raccontare i propri mali, spesso vi si porta sollievo.
A volte la differenza fra star bene e star male è piccolissima ed è anche una questione di volontà.
Abbiamo imparato, che non possiamo accettare nessuna concezione ottimistica dell'esistenza, nessuna specie di lieto fine al dramma della storia. Tuttavia, se crediamo che essere ottimisti è una stoltezza, sappiamo anche che dichiararsi pessimisti quanto alla possibilità di agire in mezzo ai nostri simili per diminuire i mali che ci affliggono e procurare qualche bene, è una viltà.
Ad un uomo buono non è possibile che avvenga nessun male, né in vita né in morte.
Al di la del bene e del male andava bene in teoria, ma poi per vivere bisognava scegliere.
Al rispetto spesso sconsiderato per le antiche leggi, le antiche usanze e l’antica religione dobbiamo tutto il male di questo mondo.
Alcuni delle più terribili malefatte del genere umano sono state commesse sotto l'impulso di certe parole o frasi magiche.
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d’azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.
Amo la libertà della stampa più in considerazione dei mali che previene che per il bene che essa fa.
Anche il male vuole solo il nostro meglio.
Anche le menzogne fanno parte della vita, esistono. Il male non è soltanto assenza, deficienza di realtà. La menzogna è altrettanto reale quanto la verità, agisce sul mondo, lo trasforma, è davanti a noi, la possiamo vedere e toccare, fungo velenoso che non è perciò meno reale di quelli mangerecci.
Anche questa scarpa è bella da vedere e nuova, ma nessuno sa dove mi fa male.
Anche se non son sempre belli, gli uomini votati al male possiedono le virtù virili.
Attraverso la gioia e il dolore passo dal bene al male quello che poi non mi uccide ....mi rende più forte.
Basta una stilla di male per gettare un'ombra infamante su qualunque virtù.
Ben lontana dall'essere la radice di tutti i mali, la pigrizia è piuttosto l'unico vero bene.
Bene è ciò che unisce, male ciò che separa.
Bisogna lodare e avere caro chi, di sua scelta, male non fa.
Bisogna porre rimedio al male appena si manifesta.
C'è chi non ha mai fatto male solo perché non ne ha avuta l'occasione.
C'è solo un modo per rimediare al male, ed è combatterlo con lo stesso male.
C'è tantissimo di buono nella morte dal momento che non è un male.
C'è troppa tendenza ad attribuire a Dio i mali che l'uomo fa di sua spontanea volontà.
C'è una certa solidarietà e un'infamia condivisa tra il governo che fa il male e il popolo che lo lascia fare. Soffrire è una cosa venerabile, subire è una cosa disprezzabile.
Caratteristica della maggior parte degli uomini è di diventar feroci soltanto perché è in loro potestà fare del male.
Cerca la luce e la libertà e non meditare troppo sui mali della vita.
Certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta paura. Nessun male è grande se è l'ultimo.
Certe volte uno può fare qualcosa di male senza sapere ch’è male.
Certi uomini manifestano generosi propositi solo a parole, ma all'atto pratico si comportano male.
Certo che ti farò del male, certo che me ne farai, certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno; farsi presenza, significa accettare il rischio dell'assenza.
Che cosa di male puoi augurare a un avaro se non di vivere a lungo.
Che mai farebbe il tuo bene se non esistesse il male, e come apparirebbe la terra se vi scomparissero le ombre?
Che senso ha piangere su singoli aspetti della vita? La vita intera è un pianto: ti incalzeranno nuovi mali, prima di aver saldato il conto coi vecchi.
Chi ben comincia, finisce male. Chi comincia male, finisce peggio.
Chi compie il male una volta si presume sia sempre un malfattore.
Chi del ben d'altri si attrista, altri ride del suo male.
Chi dà quello che spetta a ciascuno per timore della pena capitale agisce dietro comando altrui e costretto dalla paura di un male, né può chiamarsi giusto; mentre chi attribuisce a ciascuno il suo perché conosce la vera ragione delle leggi e la loro necessità agisce con coerenza e secondo decisione propria, non altrui, e perciò è a buon diritto chiamato giusto.
Chi fa il bene avendo potere illimitato di fare il male, merita lode non solo per il bene che fa, ma anche per il male che evita di fare.
Chi fa il bene perché ha la vera cognizione del bene e dell'amore, agisce con libertà e con animo retto. Chi, invece, fa il bene per timore del male, agisce in maniera servile e sotto la coazione del male, e vive, così, sotto il dominio degli altri.
Chi ha deciso di fare del male non fatica a trovare un pretesto per farlo.
Chi ha paura si sente più sicuro nel male che nel bene.
Chi non applica nuovi rimedi dev'essere pronto a nuovi mali; perché il tempo è il più grande degli innovatori.
Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno.
Chi non ha sofferto non sa niente; non conosce né il bene né il male; non conosce gli uomini né conosce se stesso.
Chi non ha sofferto, non sa niente: non conosce né il bene né il male, non conosce gli uomini, non conosce sé stesso.
Chi non punisce il male, comanda che si facci.
Chi non sente il suo male è tanto più malato.
Chi scava una fossa ci casca dentro e chi disfà un muro è morso da una serpe.
Chi scava una fossa vi cadrà dentro, chi tende un laccio vi resterà preso. Il male si riverserà su chi lo fa, egli non saprà neppure da dove gli venga.
Chi scrive e parla male, pensa e vive male.
Chi si rallegra del male altrui, non troverà chi compianga il suo.
Chi soffre un male estremo il male gli si addice.
Chi è condotto dal timore, e fa il bene per evitare il male, non è condotto dalla ragione.
Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto.
Chi è risoluto a fare del male, trova sempre il pretesto.
Chi, in sé, non ha alcuna virtù, invidia sempre la virtù negli altri. Poiché la mente umana si nutre o del proprio bene o del male altrui, chi non ha il primo, prenderà l'altro.
Ci si abitua a veder fare il male, a tollerarlo: poi si comincia con l’approvarlo e si finisce col commetterlo.
Ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri.
Ci sono mali dei quali non bisogna cercar di guarire, perché sono i soli a proteggerci contro altri più gravi.
Ciascuno è responsabile per la parte che gli spetta, in proporzione della sua capacità a fare il bene o a fare il male.
Ciò che definiamo male è semplicemente ignoranza, che batte la testa nelle tenebre.
Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.
Ciò che si è indurito nel male lo puoi rompere più facilmente che correggere.
Coloro i quali accettano di vivere il proprio male, come parte integrante della totalità, sono scomodi per il collettivo, perché l’aspetto oscuro va sempre contro le cosiddette ‘leggi morali’ del tempo.
Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già trovato qualcuno cui dare la colpa.
Con il ragionamento gli uomini riescono a giustificare qualunque male; ecco perché è così importante non farvi assegnamento.
Con la giustizia si contraccambi il male e con il bene si contraccambi il bene.
Considero il giudizio del bene e del male come la danza serpentina del drago, e il sorgere e il tramontare delle credenze come null'altro che le tracce lasciate dalle quattro stagioni.
Consultate bene l'indole vostra, e quella seguite; non farete mai male.
Contienilo almeno nel male quello che non sei riuscito ad indirizzare verso il bene.
Correre qua e là non ti servirà a niente: tu vai in giro con le tue passioni, i tuoi mali ti seguono.
Cos'è, dunque, il bene? La conoscenza della realtà. Cos'è il male? L'ignoranza.
Cosa è male? Tutto ciò che deriva dalla debolezza.
Cosi come l'orrore è la misura dell'amore, la sete del male è la misura del bene.
Dal male non può nascere il bene, come un fico non nasce da un olivo: il frutto corrisponde al seme.
Dal momento in cui desideri il male rifiuti l'onestà.
Dall'immaginazione dipende in gran parte quella somma di beni e di mali immaginari o ideali che ciascheduno aggiunge come un sopra più, sulla bilancia della propria felicità o infelicità.
Dando troppa importanza alle buone azioni, si finisce col rendere un omaggio indiretto al male: allora, infatti, si lascia supporre che le buone azioni non hanno pregio che in quanto sono rare e che la malvagità e l'indifferenza determinano assai frequentemente le azioni degli uomini.
Dare sollievo ai mali di un'altra persona significa dimenticare i propri.
Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione.
Dei nostri affanni tristi possiamo ora parlare, ricordandoli. Perché anche dei mali, passato il tempo, può ormai parlare serenamente chi molto ha dovuto soffrire e molto vagare.
Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
Di due mali, sempre si scelga il minore.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Dobbiamo prendere il meglio di noi stessi e porgerlo al vicino. Forse il mondo potrà scoprire che l'amore può sconfiggere ogni male, ogni guerra, ogni dolore.
Dopo che le cose sono andate di male in peggio, il ciclo si ripeterà.
Dovunque c'è troppo c'è male.
Eccellente modo di fare il bene è la ferma risoluzione di combattere il male.
Eccetto l'intelligenza, l'unica facoltà umana veramente interessata alla pubblica libertà di espressione è quella parte del cuore che grida contro il male. Ma poiché non sa esprimersi, la libertà per lei conta poco.
Ecco la miglior verità che so per certa: Non attribuire mai al "male" ciò che puoi assegnare all'inettitudine.
Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo regolare dalla ragione, ma trascinare dall'abitudine.
Errare è possibile a tutti gli uomini. Ma il saggio, quando ha commesso un errore, non rimane irremovibile ripare il male che ha fatto. Perseverare nell’errore, infatti, genera ogni sorta di mali.
Esiste nella natura umana una forte propensione a deprezzare i vantaggi, ed a ingrandire i mali, dei tempi presenti.
Esiste solo una cura nei confronti dei mali che una nuova libertà acquisita produce, ed è la libertà stessa.
Esiste un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
Facile e agevole è scegliere il male, una via piana a noi molto vicina; ma gli dei hanno posto il sudore davanti alla virtù; lunga e difficile è infatti la strada e, al principio, aspra, ma quando si giunge alla vetta, diventa agevole ciò che prima era difficile.
Far del bene a chi non lo merita è come far del male.
Far del male non è per nulla diverso dall'essere ingiusti.
Fare del male affinché ne possa venire del bene è per gli inetti nella politica così come nella morale.
Fare del male alla maggior parte degli uomini non è pericoloso quanto far loro troppo bene.
Fare il male è meglio che avere imposto il bene.
Felice è l’uomo per cui non esistono il bene e il male ma solo l’animo buono o malvagio, che pratica il bene, si contenta della virtù, non si lascia esaltare né abbattere dagli eventi, non conosce bene più grande di quello che può procurarsi da solo e pensa che il vero piacere sta proprio nel disprezzare i piaceri.
Forse è impossibile per una persona che non fa del bene non fare del male.
Forse è proprio questo il grande male che schiaccia l'umanità: non il dolore, ma la paura che le impedisce di essere felice.
Forse è vero che in ognuno di noi c'è una parte di bene, per quanto minima possa essere, ma è altrettanto vero che in tutti c'è una traccia di male che prima o poi si manifesta.
Fra il bene e il male c'è una porta, e io l'aprirò!
Fuggi un male, ne troverai uno maggiore.
Gli animi buoni e grandi si sforzano di trovare il bene anche nel male, mentre i mediocri e i malvagi trovano il male persino nel bene.
Gli errori e i mali del popolo sono l'opera di quelli che lo governano.
Gli esseri umani non riescono a essere buoni per molto tempo, senza che il male si insinui di nuovo tra loro e li riavveleni.
Gli uomini hanno soppresso il diavolo dacché si sono accorti di poter fare senza il suo auto tutto il male che già credevano di fare col suo aiuto.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente e gioiosamente come quando lo compiono per una convinzione religiosa.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Gli uomini producono il male come le api producono il miele.
Gli uomini sono naturalmente inclinati al bene; in modo che a tutti, quando non cavano piacere o utilità dal male, piace più il bene che il male; ma perché la natura loro è fragile, e le occasione che gli invitano al male sono infinite, si partono facilmente per interesse proprio dalla inclinazione naturale.
Guardati dall’altruismo. È basato sull’autoinganno, radice di tutti i mali. Se provi la tentazione di fare qualcosa che sappia di «altruismo», esamina i tuoi moventi e sradica l’autoinganno. Poi, se ci tieni ancora, sguazzaci pure!
Ho conosciuto il bene e il male, il peccato e la virtù, la giustizia e l'infamia; ho giudicato e sono stato giudicato, sono passato attraverso la nascita e la morte, l'allegria e la sofferenza, il cielo e l'inferno, e alla fine ho capito che sono in tutto ciò che è in me.
Ho imparato a non giudicare. Le persone sono libere di scegliere fra il bene e il male, ma anche di riparare ai propri errori.
Ho imparato osservando i mali altrui.
I beni e i mali estremi non toccano gli animi mediocri.
I buoni e i grandi cercano il bene nel male, i tristi e i mediocri cercano il male nel bene.
I buoni fanno un gran male al mondo. Certamente il maggior male che fanno è quello di dare tanta importanza al male.
I cani sono il nostro legame con il paradiso. Non conoscono il male né la gelosia né la scontentezza. Sedersi su un pendio con un cane in uno splendido pomeriggio è come tornare nel giardino dell'Eden in cui oziare non era noioso: era la pace.
I due mali contro cui la ragione filosofica ha sempre combattuto e deve combattere ora più che mai, sono da un lato il non credere a nulla; dall'altro la fede cieca.
I genitori sono viaggiatori che ci hanno preceduto lungo i sentieri del bene e del male. Ci guardano e ci tendono la mano quando siamo in difficoltà. A volte tornano anche solo per poco, per portarci conforto e aiuto.
I giovani non sono sospettosi perchè di male non ne hanno ancora visto molto; sono fiduciosi perchè non hanno ancora avuto il tempo di essere ingannati.
I mali che divorano gli uomini sono il frutto delle loro scelte, e questi
infelici cercano di distogliere lo sguardo dai beni di cui sono la fonte.
I mali che fuggi sono in te.
I mali che non si avvertono sono i più pericolosi.
I mali congiungono gli uomini.
I mali del presente hanno poco in comune con i mali del passato salvo il fatto che moriamo a causa loro.
I mali di opinione si guariscono col disprezzo e coll'obblio.
I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.
I mali se affliggono duramente affliggono per poco, altrimenti se lo fanno a lungo vuol dire che si possono sopportare.
I mali si vedono facilmente da tutti; le cagioni da pochissimi; i rimedii quasi da nessuno.
I mali sono meno dannosi alla felicità che la noia.
I nostri istinti sono come i topi che mangiano voraci i loro veleni sempre inseguendo il male che li asseta e, se bevono, muoiono.
I nostri più grandi sforzi sono rivolti non a nascondere il male e il brutto in noi, ma il vuoto. La cosa più difficile da nascondere è quello che non c’è.
I più grandi mali si sono sempre infiltrati nella vita degli uomini sotto la fallace apparenza del bene.
I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.
I soldi sono la radice di ogni male. Sono stati creati per tenere la gente in catene, sono un sostituto della realtà.
I successi dei malvagi e le sventure che colpiscono i buoni sono la prova dell'indifferenza degli dèi di fronte al bene e al male.
I tre mali sono il mare, il fuoco, la donna.
I vizi entrano nella composizione delle virtù come i veleni in quella delle medicine. La saggezza li mescola e li stempera e se ne serve utilmente contro i mali della vita.
Il Bene e il Male non esistono in se stessi, ciascuno di essi è solo l'assenza dell'altro.
Il bene che abbiamo ricevuto da qualcuno esige che rispettiamo il male ch'egli ci fa.
Il bene e il male hanno la stessa faccia. Tutto dipende dal momento in cui attraversano il cammino di ogni essere umano.
Il bene e il male non esistono che nell'opinione. Il saggio, come guida di comportamento, non ha che il costume e l'uso.
Il bene e il male sono due simboli. In realtà le cose sono un po' più complicate.
Il bene e il male sono i due sproni del mondo, e lo tengono in carreggiata. Se pungesse soltanto il male, il mondo perderebbe l'equilibrio e cadrebbe tutto da una parte. E così viceversa del bene.
Il bene e il male sono rimasti immutati da sempre, e il loro significato è il medesimo.
Il bene nasce dal male come il male dal bene.
Il bene non ha che una forma, il male ne ha mille.
Il bene non è mai tutto da una parte. Tutt'al più lo è il male.
Il bene prevale numericamente sul male, ma non sa fiutare il pericolo.
Il bene pubblico è fatto di un grande numero di mali privati.
Il bene può resistere alle sconfitte, il male no.
Il bene è certo e definito, il male è incerto e indefinito.
Il bene è positivo. Il male è puramente privativo, non assoluto: è come il freddo, che è la privazione del caldo. Tutto il male non è che morte o non-entità. La benevolenza è assoluta e reale.
Il bene, il male, l'indifferenza... serve tutto a questo mondo.
Il bisogno avvelena i mali che non può guarire.
Il buon senso è come un cannocchiale che fa vedere da lontano il male e il bene.
Il cattivo, anche se impossibilitato a far del male, tuttavia ci pensa.
Il concetto di rappresentare il male e poi distruggerlo è considerato importante, ma penso che ormai sia marcio. Questa idea che ogni volta che succede qualcosa di male, qualcuno in particolare può essere accusato e punito, nella vita così come nella politica non trova speranza.
Il coraggio consiste nell'assumersi volontariamente il male del momento per prevenire un male peggiore futuro; la vigliaccheria invece nel considerare il male del momento come peggiore.
Il fatto che l'uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature; ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.
Il fine giustifica ogni male.
Il genere umano non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Il giudice non dovrebbe essere giovane; dovrebbe aver imparato a conoscere il male non dalla sua anima, ma da una lunga osservazione della natura del male degli altri; la sua guida dovrebbe essere la conoscenza, non l'esperienza personale.
Il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio ed il bisogno.
Il male a volte ci inganna assumendo la forma più semplice delle cose.
Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.
Il male che c'è nel mondo viene quasi sempre dall'ignoranza, e le buone intenzioni possono fare altrettanto danno della cattiveria se mancano di comprensione.
Il male che conosciamo è il migliore.
Il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità.
Il male che facciamo è sempre più triste del male che ci fanno.
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Il male che guarisce il male fa da medicina.
Il male che si vuol nascondere viene creduto più grande.
Il male conferma la nostra superiorità o conforta la nostra debolezza.
Il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male.
Il male del mondo è reso possibile da nient'altro che dalle sanzioni che gli vengono applicate.
Il male genera il male; la nostra prima sofferenza crea l'idea del piacere di tormentare un altro. L'idea del male non può entrare nella testa dell'uomo senza che egli desideri tradurlo in pratica.
Il male genera il male; la nostra prima sofferenza crea l'idea del piacere di tormentare un altro. L'idea del male non può entrare nella testa dell'uomo senza che egli desideri tradurlo in pratica.
Il male ha una fantasia illimitata.
Il male mette radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore di un altro.
Il male nasce sempre dove l'amore non basta.
Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé.
Il male non sa cosa sia il male finché qualcuno non gli strappa la maschera del bene.
Il male non è assenza di essere, privazione di bene, mancanza di realtà, ma è realtà, più precisamente realtà positiva nella sua negatività.
Il male non è che fuori si invecchia, è che molti non rimangono giovani dentro.
Il male non è che privazione di bene fino al nulla assoluto.
Il male non è che una vanità: abbiamo l'orgoglio del bene e non disperiamo.
Il male non è ciò che entra nella bocca di un uomo, il male è ciò che ne esce.
Il male non è una cosa, è un’assenza di cose.
Il male peggiore non è la sofferenza, ma l'insensibilità.
Il male più grande e il peggiore dei delitti è la povertà; il nostro primo compito, un compito al quale ogni altra considerazione dovrebbe venire sacrificata, è di non essere poveri.
Il male più grande è quello che si nasconde alla vista.
Il male principale dell'uomo è l'inquieta curiosità delle cose che non può conoscere, e per lui è peggio trovarsi in questa inutile curiosità che nell'errore.
Il male riunisce gli uomini insieme.
Il male sopportato con ragionevolezza e calma è già diminuito della metà, mentre l'impazienza raddoppia tutti i pesi, infistolisce tutte le piaghe.
Il male trionfa spesso, ma non vince mai.
Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l'opera del fato; il bene è sempre il prodotto di un'arte.
Il male vince sempre grazie agli uomini dabbene che trae in inganno; e in ogni età si è avuta un'alleanza disastrosa tra abnorme ingenuità e abnorme peccato.
Il male è attratto dai più poveri e dai più deboli. Quando Dio colpisce, colpisce il più debole.
Il male è che la generosità può anche essere un buon affare.
Il male è ciò che non ci si può perdonare.
Il male è ciò che si suppone degli altri. É un peccato ritenere gli altri malvagi,
ma è raro che sia un errore.
Il male è il motore della storia.
Il male è il non avere più illusioni di sorta, in politica, in arte, in ogni cosa.
Il male è il prodotto dell'abilità degli uomini di rendere astratto ciò che è concreto.
Il male è irreparabile e non c'è modo di risanare un torto qualunque cosa si faccia dopo. Non c’è rimedio al di fuori di non commetterli e non commetterli è opera la più ardua e segreta in mezzo al mondo.
Il male è l'illimitato, ma non è l'infinito.
Il male è ovvio solo in retrospettiva.
Il male è una scorciatoia. Il bene un percorso.
Il male è volgare e sempre umano, e dorme nel nostro letto e mangia al nostro tavolo.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Il malvagio ha due maniere di nuocere: facendo il male e facendo il bene.
Il miglior rimedio di un male consiste spesse volte nel dimenticarlo, ma spesso ci si dimentica del rimedio.
Il mondo gira come un pazzo intorno al male, nessuno fa mai niente per cambiarlo.
Il mondo non accetta volentieri le persone che soffrono senza pudore. Ognuno vuole solo illudersi che il male non esiste e così nessuno accetta di dividere troppo a lungo con qualcuno la testimonianza del contrario.
Il mondo non è dialettico, è giurato agli estremi, non all'equilibrio, giurato all'antagonismo radicale, non alla riconciliazione o alla sintesi. Questo è anche il principio del male.
Il mondo non è minacciato dalle persone che fanno il male, ma da quelle che lo tollerano.
Il mondo è lo stesso per tutti noi e bene e male, peccato e innocenza, lo attraversano tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per poter camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
Il nemico numero uno dell’umanità è l’Ignoranza: un male perfettamente curabile.
Il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare. Ma il tempo che avranno non dipende da noi.
Il nostro pentimento non è tanto un rimpianto del male che abbiamo fatto, quanto la paura del male che ce ne può venire.
Il patrimonio è un insieme di beni; il matrimonio è un insieme di mali.
Il peccato sta solo nel far male agli altri senza necessità. Tutti gli altri "peccati" sono sciocchezze inventate.
Il pensiero politico comprende generalmente "la tirannia della maggioranza" tra i mali da cui la società deve guardarsi.
Il perdono è per chi si pente. Il perdono è per chi cerca di riparare al male che ha fatto.
Il pessimista è un uomo che, dovendo scegliere tra mali diversi, vorrebbe che non gliene mancasse nessuno.
Il pettegolezzo non ha bisogno di essere falso per essere un male, ci sono un sacco di cose vere che non dovrebbero essere fatte circolare.
Il più gran male che la fortuna possa fare agli uomini è di farli nascere con pochi mezzi e con grandi ambizioni.
Il più sicuro rimedio ai mali della vita sarà pur sempre la forza ponderata dell'animo.
Il primo dovere del galantuomo sarà di non fare il male; il secondo, di non lasciarsi sopraffare e maltrattare. Che serve che uno sia galantuomo, se il primo furfante a cui s'abbatte se lo può mettere sotto i piedi?
Il principio dell'onore e del coraggio consiste propriamente nel considerare piccoli i mali più grandi, se sono causati dal destino, e invece grandi anche i più piccoli, se sono causati dagli uomini.
Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.
Il supremo male che possa capitare è commettere ingiustizia; non vorrei né patirla né commetterla, ma, fra le due, preferirei piuttosto patire che commettere ingiustizia.
Il vero male del mondo non è il despota, ma il funzionario accondiscendente, il cittadino che lascia correre.
Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
Il vero male, l'unico male, sono le convenzioni e le finzioni sociali, che si sovrappongono alla realtà naturale.
Il vizio è il male che si fa senza piacere.
Imparando a conoscere i mali della natura, si disprezza la morte; imparando a conoscere quelli della società, si disprezza la vita.
In ciascuno di noi vi è un istinto di male. Anzi, il bene e il male vivono accumunati e indistinti nello spirito nostro.
In fondo è facile sopportare i propri mali, basta un po' di forza d'animo; i mali insopportabili sono quelli, spesso apparentemente ingiusti, che toccano agli altri.
In ogni tempo l'uomo ha fatto un pò di bene e molto male.
In qualsiasi genere di vita troverai divertimenti, distensioni e piaceri, se vorrai giudicare lievi i mali piuttosto di renderteli odiosi.
In realtà non c'è nessun male che non abbia qualcosa di buono.
Infelicitá grande è essere in grado di non potere avere il bene, se prima non s'ha il male.
Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo, una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire.
Invidia, radice d'infiniti mali e tarlo delle virtù! Tutti i vizi seco si traggono.
L'amicizia è un tacito accordo di portare i mali in due perché siano meno pesanti.
L'amnesia dell'eterno è il male del nostro secolo.
L'amore è un fatto al di là del bene e del male.
L'assenza di un gran bene, è la presenza di un gran male.
L'erbaccia è una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtù.
L'errore e il male devono essere sempre condannati e combattuti, ma l'uomo che cade o che sbaglia deve essere compreso e amato.
L'estetica non è moralità. Non confondere il gusto con la verità, lo sprezzo con il male, o la preferenza con la perfezione.
L'eterno conflitto tra bene e male non esiste. Il male ha già vinto da sempre.
L'etica non è altro che il rispetto per la vita. È quella che mi fornisce i princìpi fondamentali della moralità, ossia che il bene consista nel mantenere, promuovere e migliorare la vita, e che distruggere, ferire, limitare la vita sia il male.
L'ignoranza è madre di ogni male.
L'incertezza è il peggiore dei mali, fino al momento in cui la realtà ce la fa rimpiangere.
L'indifferenza, per me, è la personificazione del male.
L'infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
L'ingiustizia non è di per sé un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.
L'intero corso della storia dell'umanità può dipendere da un cambiamento nel cuore di un individuo solitario e anche umile, perché è nella mente solitaria e nell'anima dell'individuo che la battaglia tra il bene e il male viene intrapresa ed alla fine vinta o persa.
L'inveterata consuetudine di basare le convinzioni sull’evidenza e di dare ad esse soltanto quel grado di certezza che l’evidenza garantisce, sarebbe un rimedio, se divenisse generale, per tutti i mali che affliggono il mondo.
L'invidia è quel tipo di odio per cui uno si rattrista della felicità di un altro e si rallegra dei mali di un altro.
L'istruzione, come la ricchezza, può essere sorgente di bene e di male a seconda delle intenzioni colle quali s'adopra: consacrata al progresso di tutti, è mezzo di incivilimento e di libertà; rivolta all'utile proprio, diventa mezzo di tirannide e di corruttela.
L'occasione di far del male si trova cento volte al giorno, quella di far del bene una volta all'anno.
L'oppressore non si rende affatto conto del male che implica l'oppressione, fintanto che l'oppresso la accetta.
L'umanità non è perfetta in nessun genere, nel male non più che nel bene. Lo scellerato ha le sue virtù, come l'uomo onesto le sue debolezze.
L'unica cosa necessaria per il trionfo del male è che l'uomo buono non faccia niente.
L'unica via d'uscita è quella di riconoscere una realtà che viene prima di noi, prima di ciò che accade, prima del bene e del male che stiamo vivendo.
L'unico male accettabile è quello che possiamo fare a noi stessi, e non è un progetto vincente.
L'uomo di sensibilità giusta e di retta ragione, quando si sente preoccupato del male e dell’ingiustizia del mondo, cerca naturalmente di correggerli, dapprima, in ciò che gli si manifesta più vicino; e questo lo troverà nel suo stesso essere. Ma questa opera lo impegnerà per tutta la vita.
L'uomo possiede la capacità di distinguere tra bene e male e la facoltà di non tenerne conto.
L'uomo può mantenersi ad un certo livello nel bene, ma nessun uomo è mai riuscito a tenersi ad un certo livello nel male: la strada va sempre più in giù.
L'uomo saggio si ferma quando comprende che la sua condotta è sbagliata e ripara il male. L’unico peccato è l’orgoglio.
L'uomo si stanca del bene, cerca il meglio, trova il male, e se ne accontenta per timore del peggio.
L'uomo veramente felice è quello a cui ogni giorno che passa non capita qualcosa di male.
L'uomo volgare aspetta il bene o il male dall’esterno, cioè dalla scarrozzata e dallo scrittoio, mentre l’uomo pensante non lo aspetta che da se stesso.
La bontà, che non è mai bonacciona, è difficile perché presuppone la forza di fare i conti con la complessità del reale, in cui coesistono bene e male, fraternità e violenza.
La collera aspira a punire: e, come osservò acutamente, a questo stesso proposito, un uomo d'ingegno, le piace più d'attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi.
La colpa esiste soltanto se tu compi il male sapendo che è male e con la precisa intenzione di compierlo.
La curiosità, massime quando è spinta troppo, spesso e volentieri ci porta addosso qualche malanno.
La depressione è un male di vivere talmente penetrante che il pensiero della morte diventa un balsamo, una consolazione.
La dialettica temporale come lotta tra bene e male è quella che c'è nella storia temporale umana nella quale positivo e negativo, bene e male sono sempre in lotta, sempre in tensione, sempre insieme.
La diffusione del male è il sintomo di un vuoto. Ovunque vinca il male, è solo per incapacità, per il fallimento morale di coloro che evadono il fatto che non possono esistere compromessi sui princìpi fondamentali.
La fallacia di una mente liberale è vedere il bene in tutto. Questo ha dato un aiuto al crescere del male.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
La filosofia trionfa facilmente sui mali passati e sui mali futuri. Ma i mali presenti trionfano su di lei.
La fine del bene è un male; la fine del male è un bene.
La funzione della saggezza è di discriminare tra il bene e il male.
La gelosia è il peggiore dei mali, perché è il solo contro il quale l'orgoglio è impotente.
La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che ispira meno pietà alle persone che la provocano.
La gioia più alta che si possa godere è quella che si ottiene quando si sfugge un gran male; questa è la natura del bene, per chi lo valuti giustamente e vi si fermi, senza continuare a discutere inutilmente su di esso camminando.
La guerra è un male, ma è spesso il male minore.
La legge più rigida è spesso causa del male più grande.
La lingua è causa di molti mali.
La madre è colei che ti riempie il cuore per prima. Ti insegna quale è la natura della felicità: quale è la dose giusta, quando è troppa, e quale è il genere di felicità che ti induce a volere sempre più qualcosa che pure ti fa male.
La malattia è un male per il malato, ma un bene per il medico.
La mancanza di denaro è la radice di tutti i mali.
La mancanza di disciplina è un male peggiore della mancanza di cultura.
La mancanza di intelligenza è la madre di ogni male.
La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza; è l'attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.
La medesima persuasione che ci incoraggiò a credere che nessun male è eterno o lungamente duraturo ci fa anche ritenere che la sicurezza più grande che si attui nelle cose finite è quella dell'amicizia.
La medicina è rimedio a tutti gli umani dolori, solo l'amore è un male che non vuole altra cura.
La mia angoscia non era dovuta alle cose che facevo, ma, più profondamente, al nudo fatto di vivere, che non era né male né bene, ma soltanto doloroso e insensato.
La mia sola politica è di professare il male e fare il bene.
La miseria è la principale cagione, la sorgente inesauribile di tutti i mali della società, voragine spalancata che ne inghiotte ogni virtù. La miseria aguzza il pugnale dell'assassino; prostituisce la donna; corrompe il cittadino; trova satelliti al dispotismo.
La modestia è naturale per l'uomo adulto, ma non per i bambini. La modestia comincia con la conoscenza del male.
La morte è il male più grande, perché recide la speranza.
La morte è un bene per l'uomo perché pone fine ai mali della vita.
La natura diabolica di ogni male è quella di riuscire, a nostra insaputa e senza il nostro consenso, ad accecarci e irretirci.
La natura umana è buona e il male è essenzialmente innaturale.
La natura umana è buona e il male è essenzialmente innaturale.
La natura è debole nei confronti del male, non nei confronti del bene, perché nei piaceri ha la sua salvezza e nei dolori la sua rovina.
La noia è la fonte dei mali peggiori: giuoco, sbornia, dissipazioni, intrighi, e cosi via, hanno la loro origine, se si guarda fino in fondo, nella noia.
La noia è uno dei mali meno gravi che abbiamo da sopportare.
La non collaborazione al male è un obbligo come lo è la collaborazione al bene.
La non violenza conduce all'etica più alta, che è l'obiettivo di tutta l'evoluzione. Fino a che non smetteremo di fare del male agli altri esseri viventi,
saremo sempre dei selvaggi.
La paura e' l'origine di tutti i nostri mali, dunque non abbiate paura.
La paura è il dolore che sorge dall'anticipazione del male.
La pazienza è meglio del coraggio perché sa sopportare i mali che non si possono evitare.
La persona che non si assume alcun rischio generalmente finisce con l'accettare qualsiasi cosa venga lasciata da quelli che hanno finito di scegliere. L'eccessiva cautela è un male quanto l'eccessiva imprudenza. Entrambi sono estremi da cui stare in guardia. La vita stessa è fatta da elementi di rischio.
La persona prudente sa prevenire il male e la persona coraggiosa lo sopporta senza lamentarsi.
La pia finzione secondo la quale il male non esiste lo rende soltanto vago, enorme e minaccioso.
La pietà è deprimente, perché ciascun individuo pietoso, oltre ai mali propri, deve sopportare gli altrui. Di più: essa è pericolosa, perché tende a far sussistere e perpetuare i deboli, gl'infermi, tutti quegl'individui che, nell'interesse della razza, dovrebbero sparire.
La più grande debolezza della violenza è l'essere una spirale discendente che dà vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica.
La politica non è mai una lotta tra il bene e il male, ma tra il preferibile e il detestabile.
La ragione è per l'uomo un male necessario.
La saggezza non consiste nel cercare di strappare il bene dal male, ma nell'imparare a "cavalcare" entrambi, proprio come un tappo di sughero si adatta alla cresta e al solco dell'onda.
La scelta è il male. Rifiutarsi di scegliere. Anzi, rifiutarsi, semplicemente.
La scienza è la ricerca della verità e non un gioco in cui si cerca di battere la concorrenza o di fare male agli altri.
La sete di possedere è causa di ogni male: fu per essa che accaddero tutti i fatti che il mondo chiama poco puliti.
La società è in ogni suo stato, una benedizione, ma il governo, anche nel suo stato migliore, è soltanto un male necessario; e nel peggiore un male intollerabile.
La sola medicina per la sofferenza, il crimine, e tutti gli altri mali dell'umanità, è la saggezza.
La speranza è il peggiore tra i mali, poiché prolunga i tormenti degli uomini.
La tolleranza diventa un crimine quando si applica al male.
La triste verità è che molto del male viene compiuto da persone che non si decidono mai ad essere buone o cattive.
La vera medicina per tutti i mali consiste nel cambiare vita, cambiare noi stessi e con questa rivoluzione interiore dare il proprio contributo alla speranza in un mondo migliore.
La vera potenza di Dio consiste non nell’impedire il male, ma nel saper trarre il bene dal male.
La violenza da parte delle masse non eliminerà mai il male.
La virtù non può separarsi dalla realtà senza diventare un principio di male.
La vita in sé è breve, ma i mali la fanno allungare.
La vita non si interessa del bene e del male.
La vita non si occupa del bene e del male, ma di vittorie e di sconfitte.
La vita non è novità, ma rinnovamento. Innovare, se non è continuare, significa uccidere: il male e la morte sono i soli inizi assoluti permessi all'uomo.
La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza, e goderla in tutto il suo splendore.
La vita è cosparsa di tanti triboli e può recare tanti mali che la morte non è il male peggiore.
La vita è tutta una serie di mali, che a nessuno concedono lunga pace, al massimo una tregua.
La vita, per come è davvero, è una battaglia non tra il male e il bene ma tra il male e il peggio.
La voluttà unica e suprema dell'amore sta nella certezza di fare il male. E l'uomo e la donna sanno fin dalla nascita che nel male si trova ogni voluttà.
Lavora e combatti e non accettare mai un male che puoi cambiare.
Le azioni si originano dal corpo, dalla parola e dalla mente e producono risultati che possono afferire alla sfera del bene o del male.
Le cose male acquistate han mala fine.
Le gioie di questa vita non sono uguali ai suoi mali.
Le grandi epoche della nostra vita si hanno quando noi abbiamo il coraggio di ribattezzare il nostro male come quel che abbiamo di meglio.
Le istituzioni sono più corrotte e più guaste degli individui, perché hanno più potere per fare del male, e sono meno esposte al disonore e alla punizione. Non provano né vergogna, né rimorso, né gratitudine, e neanche benevolenza.
Le parole che esprimono il male sono destinate ad assumere un significato di utilità. Le idee migliorano. Il senso delle parole vi partecipa.
Le parole false non solo sono cattive per conto loro, ma infettano anche l'anima con il male.
Le parole false non sono solo male in se stesse, ma infettano l’anima con il male.
Le parole sono sia meglio che peggio dei pensieri, esse li esprimono, e si aggiungono a loro; esse danno loro potere nel bene e nel male; esse danno il via ad una lotta infinita, per l’istruzione, il conforto e la gioia, o per l’offesa e il dispiacere e la rovina.
Le serpi da piccoline non fanno del male.
Lo sciocco corre dietro i piaceri della vita, e si vede ingannato; il saggio evita i mali.
Logora di più sperare nel bene che tarda che sopportare il male che già si ha.
Lontano dal giusto si può trovare il significato del male.
Ma la bontà da sola non è mai abbastanza. Si richiede inoltre una fredda e dura saggezza, perché la bontà possa compiere del bene. La bontà senza saggezza realizza invariabilmente il male.
Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, cioè il governo della maggioranza. Perchè, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'essere uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà! Ma sicuramente! Oh perchè credi che soffra io? Io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà.....torniamo a casa!
Ma poi mi rendo conto che il problema della Stupidità ha la stessa valenza metafisica del problema del Male, anzi di più: perché si può persino pensare che il male si annidi come possibilità rimossa del seno stesso della Divinità, ma la Divinità non può ospitare e concepire la Stupidità.
Mai si fa il male così a fondo e così allegramente quando lo si fa per obbligo di coscienza.
Male: quando siamo in suo potere non viene percepito come male, ma come una necessità, o addirittura un dovere.
Mentre unico dovere è il non far male agli altri.
Metà del male che viene fatto a questo mondo è dovuto a persone che vogliono
sentirsi importanti. Queste non intendono fare del male ma il male non le interessa.
Mi oppongo alla violenza perchè, quando sembra produrre il bene, è un bene
temporaneo; mentre il male che fa è permanente.
Necessario è denunciare il male senza smussarne la gravità per non turbare le coscienze è necessario proprio turbare le coscienze, scuoterle, impedire loro di addormentarsi sottovalutando la forza del male e quindi spianandogli la strada, costringerle ad accorgersi dell'intolleranza, della mostruosità della situazione.
Nel corso della storia, è stata l'inattività di coloro che avrebbero potuto agire; l'indifferenza di coloro che avrebbero dovuto saperlo più degli altri; il silenzio delle voci quando più erano importanti; che ha reso possibile il trionfo del male.
Nel mondo si farebbe molto poco del male se il male non fosse mai compiuto in nome del bene.
Nell'uomo buono il male ha lo scopo di fortificarlo, per cui si risolve praticamente in un bene.
Nessun bene si può avere al mondo, che non sia accompagnato da mali della stessa misura.
Nessun male ci condanna senza speranza tranne il male che amiamo, e quello nel quale desideriamo perseverare, e a cui non facciamo alcun tentativo di sfuggire.
Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.
Nessun male è grande se è l'ultimo.
Nessun piacere è di per sé stesso un male: ma i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
Nessun piacere è un male in sé, ma possono esser male i mezzi per raggiungerlo, quando recano più turbamenti che gioie.
Nessun uomo sceglie il male perché è il male, lo scambia solo per la felicità, per il bene che cerca.
Nessun uomo sceglie il male perché è il male; lo scambia solo per la felicità, per il bene che cerca.
Nessun uomo è giustificato a fare il male per motivi di convenienza.
Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso.
Nessuno sta male per troppo tempo se non per colpa sua.
Nessuno, vedendo il male, lo preferisce, ma ne rimane ingannato, parendogli un bene rispetto al male peggiore.
Niente può essere un male quand'è secondo natura.
Niente va così male che non possa andare peggio.
Niente è così stupido ed infelice quanto attendersi una disgrazia. Che follia, anticiparsi il male prima che questo capiti!
Noi consideriamo inoltre felici, coloro che dall'esperienza della vita, hanno imparato a sopportarne i mali e senza dissertare sui loro affanni.
Noi dobbiamo come seconda miglior scelta... prendere il minore dei mali.
Noi non siamo liberi di fare il male.
Noi viviamo molto vicini. Quindi il nostro scopo della vita è aiutare gli altri. E se non potete aiutarli, almeno non fate loro del male.
Non avere dubbi, perché l'incapacità di fare le proprie scelte genera un male di vivere.
Non bisogna mai esagerare il male che si può fare agli altri. Meglio lasciare a loro questo piacere.
Non bisogna mai lasciare la porta aperta al più piccolo dei mali, perché dietro di esso ne verranno molti altri, e maggiori, che stanno in agguato.
Non bisogna temere gli dei; la morte non ci deve insospettire; il bene si trova facilmente, il male difficilmente si sopporta.
Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l’amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.
Non c'è male all'infuori della colpa.
Non c'è nessun male che non sia accompagnato da un po' di bene.
Non c'è scusa nell'essere cattivi, ma vi è un certo merito nel sapersi tale; fare il male per stupidità è il più irrimediabile dei vizi.
Non c'è uomo tanto intelligente da conoscere tutto il male che fa.
Non cercare vantaggi dal male; i vantaggi del male sono equivalenti al disastro.
Non ci si vendica mai bene ricorrendo al male.
Non crediamo al male finché non lo vediamo.
Non devi fare del male perché possa venirne del bene.
Non di rado i grandi mali hanno sui meno grandi almeno questo vantaggio, che persuadono la rassegnazione.
Non dirò: "Non piangete", perché non tutte le lacrime sono un male.
Non dobbiamo considerar felice la vita quando abbiamo modo di allontanare un male, ma quando possiamo acquistare un bene.
Non esiste demonio più malvagio di una donna quando la sua mente è piegata al male.
Non esistono né estreme delizie né estremi tormenti che possano durare tutta la vita: il sommo bene e il sommo male sono chimere.
Non esistono né il bene né il male. Esiste solo ciò che è possibile.
Non essere mai troppo fiducioso, e non fidarti degli altri. Un uomo che tende a sospettare il male cerca quasi sempre in chi gli sta accanto ciò che vede in se stesso. Dato che per i puri tutte le cose sono pure, così anche per gli impuri tutte le cose sono impure.
Non fate il male, e il male non esisterà.
Non fidarti delle donne quando ammettono il male.
Non fidarti mai di un uomo che ha motivo di sospettare che tu sai che lui ti ha fatto del male.
Non fu mai savio partito far disperare gli uomini, perché chi non spera il bene non teme il male.
Non fu mai savio partito fare disperare gli uomini, perché chi non spera il bene non teme il male.
Non giudicare con leggerezza il male pensando: Ciò non ha alcuna conseguenza su di me. È goccia a goccia che si riempie il vaso; così facendo il male, a poco a poco si riempiono il cuore e lo spirito dello stolto.
Non il vivere è un male, ma il vivere male.
Non importa amare o odiare, fare il bene o fare il male, se ciò conduce inesorabilmente a commettere l’unico vero peccato, che è quello di distrarsi dal prossimo perché travolti dalla propria passione.
Non possiamo essere noi a distribuire il bene e il male: non conosciamo le proporzioni.
Non può essere bello chi ha in sé un male che porterà alla tomba.
Non renderti più gravosi i tuoi mali, non opprimerti con i lamenti: il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Non riesco a fare il bene che voglio, faccio il male che non voglio.
Non riesco a sentirmi solidale con la sofferenza. É troppo brutta, troppo orribile e troppo deprimente. C'è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.
Non sappiamo niente dell'uomo, molto poco. La sua psiche dovrebbe essere studiata perché siamo l'origine di tutti i mali che esistono.
Non si conosce abbastanza tutto il male che una sola parola può fare a sè e agli altri: male quasi sempre irreparabile.
Non si può asciugare l'acqua con l'acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco, quindi non si può combattere il male con il male.
Non si può vincere il male che attraverso un altro male.
Non so se sto male perché impazzisco o se impazzisco perché sto male.
Non spinger mai all'estremo né il male né il bene. Un antico sapiente ridusse tutta la sapienza alla semplice moderazione. Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro. Anche nel godimento no s'ha da giunger mai all'estremo. Lo stesso ingegno si esaurisce, se lo si sfrutta troppo, e chi vorrà torchiare tirannicamente caverà sangue in luogo di latte.
Non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te.
Non trattenere la rabbia, il male o il dolore. Essi rubano la tua energia e ti impediscono di amare.
Non v'è male tanto grande da non dover essere fatto per evitarne uno peggiore.
Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati.
Non è certo necessario avere un animo molto elevato per capire che quaggiù non c'è vera e durevole soddisfazione, che tutti i nostri piaceri sono solo vanità, che i nostri mali sono infiniti e che da ultimo la morte, che ci minaccia ad ogni istante, nel giro di pochi anni ci porrà nell'orribile necessità di essere per sempre annientati o infelici.
Non è difficile per un uomo fare qualche buona azione, il difficile è agir bene tutta la vita, senza mai far nulla di male.
Non è il male che corre sulla terra, ma la mediocrità. Il crimine non è Nerone che suonava la lira mentre Roma bruciava, ma il fatto che suonava male.
Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità.
Non è poi così vero che si desidera ciò che non si è mai avuto. Quando si sta male, si preferisce ciò che ci appartiene da sempre.
Non è ver che sia la morte il peggior di tutti i mali, è un sollievo de' mortali che son stanchi di soffrir.
Nulla perturba tanto la vita umana quanto l'ignoranza del bene e del male.
Nulla va considerato come un male assoluto: altrimenti Dio non sarebbe sommamente sapiente per afferrarlo con la mente, oppure non sarebbe sommamente potente per eliminarlo.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro.
Nulla è più facile che denunciare chi fa del male; nulla è più difficile che comprenderlo.
O invidia, radice di mali infiniti, verme roditore di tutte le virtù!
O è il male ciò di cui abbiamo paura, o il male è che abbiamo paura.
Odio gli uomini tutti: gli uni perché malvagi e di cattive azioni; gli altri perché ai malvagi mostrano compiacenza, E non hanno per essi quell'odio vigoroso che il male deve sempre destare negli onesti.
Ogni dolce ha il suo amaro; ogni male il suo bene.
Ogni male ha la sua compensazione. Meno è il denaro, meno i problemi; meno i favori, minore è l'invidia. Perfino in quei casi che ci fanno uscir di senno, non è la perdita in se stessa che ci angustia, bensì la nostra valutazione della perdita.
Ogni male non viene per nuocere.
Ogni male viene dall'orgoglio.
Ogni punizione è cattiveria; ogni punizione in sé è male.
Ogni volta che riscattiamo un peccato distruggiamo un po' del male che possediamo.
Ognuno guarda i mali altrui con altro occhio che non guardi i suoi.
Ovunque c'è eccesso c’è male.
Parlare dei propri mali è già una consolazione.
Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.
Pensa male, non ti sbaglierai.
Pensiamo ci faccia male solo ciò che sappiamo che ci fa male, ma c’è una moltitudine di ricordi e di immagini che provocano una grande malinconia perché non ne capiamo il senso.
Per arrivare al male basta allungare un braccio, per fare del bene è necessario
uno sforzo.
Per colui il cui pensiero non divaga, la cui mente non è trascinata, che ha abbandonato bene e male, per colui che è vigilante, per costui non esiste la paura.
Per essere onesto l'uomo ha bisogno di buoni amici o di acerrimi nemici, perché i primi con i loro consigli e i secondi con i loro insulti gli impediscono di fare del male.
Per fare del male un uomo deve prima di tutto credere che ciò che stia facendo
sia bene.
Per i mali che ci vengono dal Cielo, il rimedio è la pazienza; per quelli che ci vengono dalla terra, è la prudenza.
Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si può compromettere, in caso di necessità è possibile opporsi con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell'autodissoluzione, perché dietro di sé nell'uomo lascia almeno un senso di malessere. Ma contro la stupidità non abbiamo difese.
Per mali estremi, estremi rimedi, spinti fino al massimo rigore, sono i più validi.
Per ogni Giovanna d'Arco c'è un Hitler appollaiato dall'altra estremità dell'altalena. La vecchia storia del bene e del male.
Per ogni persona che colpisce alla radice l'albero del male ce ne sono migliaia che lavorano d'accetta sui rami.
Per quanta differenza appaia tra le fortune degli uomini, vi è pur sempre una certa compensazione di beni e di mali che le pareggia.
Per quanto differenti appaiano i destini, una certa compensazione di mali e di beni li rende tutti uguali.
Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rimangano in silenzio.
Perché una pena ottenga il suo effetto basta che il male della pena ecceda il bene che nasce dal delitto.
Perfino gli uomini migliori non sono sempre coerenti nel far del bene: perché dovrebbero esserlo quelli peggiori, nel fare del male?
Piango i miei mali: nel pianto v'è una certa voluttà, ed il dolore che si
scioglie in lacrime trova un sollievo.
Più forte della mia volontà è la passione, causa di mali grandissimi per gli uomini.
Poichè gli uomini sono qualche volta malvagi, mettetevi in condizione di fare
qualche volta del male, soltanto perchè non si osi farne a voi.
Poiché le ferite e tutti gli altri mali che gli uomini si infliggono da soli spontaneamente, e di loro volontà, sono alla lunga meno dolorosi di quelli inflitti da altri.
Possiamo dire che una cosa è bella, in quanto abbiamo l'idea di cosa sia una
cosa brutta, e lo stesso dicasi per il bene e per il male.
Possibile che non si possa vivere senza far male agli innocenti?
Preferisco essere ignorante che avere la conoscenza del male.
Premiare un avaro equivale ad incoraggiarlo a far del male.
Prepara mali a se stesso l'uomo che prepara mali agli altri; il cattivo consiglio è dannoso allo stesso consigliere.
Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.
Quando a un cristiano capita qualche cosa di male, tutti intorno a volersene profittare come cani!
Quando capirai chi sei, non sarai più lo stesso, niente potrà più toccarti, e nessuno potrà farti del male.
Quando capirete che nulla può farvi del male, allora sarete veramente felici.
Quando i rimedi non servono più, se si riesce a discernere il peggio hanno termine pure le afflizioni che la speranza teneva in sospeso. Piangere sopra un male ormai passato non giova ad altro che a tirarsi addosso nuove afflizioni.
Quando il diritto non è la forza, è il male.
Quando il male passa, perdoniamo Dio.
Quando il nostro cuore ha fatto la sua vendemmia, vivere non è che male.
Quando l'uomo ha raggiunto l'età di fare il male, dovrebbe anche avere raggiunto l'età di fare il bene.
Quando le cose ti vanno bene, non essere superbo; quando ti vanno male, non avvilirti.
Quando pretendiamo di avere potere sulla vita stessa, quando vogliamo inesauribili ricchezze, una salute inattaccabile e l’immortalità, il desiderio diventa brama. E se la conoscenza si allea con quella brama, allora si trasforma in male.
Quando straripiamo sul male più che non appoggiamo sul bene, quella parte di noi che è sospesa sulla colpa finisce col vincere e precipita.
Quando tutto va bene, qualcosa andrà male.
Quante sofferenze ci sono costati, i mali che non sono mai accaduti.
Quanto è doloroso il ritorno di un male che si credeva scomparso.
Quel che si fa per amore, è sempre al di là del bene e del male.
Quel che un'epoca sente come male, è di solito un contraccolpo inattuale di ciò che una volta fu sentito come bene, l'atavismo di un più antico ideale.
Quella di prendersi del tempo è una cura semplice per i mali dell’anima.
Quelli che parlano sempre male nuocciono di rado: meditano più male di quanto possano farne.
Quello che non auguri a te stesso, non augurarlo agli altri.
Ributtare da sé i mali non necessari è degno dell'uomo; ma anche più degno sopportare con animo forte i necessari.
Ricordati di chi c'era quando stavi male, perché saranno quelli che vorrai accanto quando tutto andrà bene.
Ritenere che il male non sia capace d'amore è sempre stato un modo pericoloso di sottovalutarlo.
Scusare il male significa moltiplicarlo.
Se alcuno si truova che per natura sia inclinato a fare piú volentieri male che bene, dite sicuramente che non è uomo, ma bestia o mostro, poi che manca di quella inclinazione che è naturale a tutti gli uomini.
Se attingi piacere dal causare il male, è perché il male non è ancora maturo.
Se avessi un dollaro per ogni attimo trascorso a compiere azioni che mi facevano sentire male, a questo punto sarei miliardario.
Se avessimo sempre il cuore aperto e pronto a godere il bene che Dio ogni giorno ci concede, avremmo poi forza sufficiente per sopportare il male quando viene.
Se dal male può nascere il bene, è merito del bene, non del male.
Se gli dèi esaudissero le preghiere degli uomini, l'umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l'un l'altro.
Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Né dopo si sentirebbero peggiori.
Se il male non esiste, che cosa accadrà alla letteratura?
Se il mondo va male è perché io stesso vado male.
Se l'imperfetto viene definito come un male, allora ogni cosa diviene un male, perché ogni cosa è imperfetta.
Se la vita è un bene, perché ci viene tolta? E se è un male, perché ci viene data?
Se la vita è un male, è un male di cui certamente si guarisce.
Se non esistesse alcun male morale sulla terra, non ci sarebbe, di conseguenza,
alcun male fisico.
Se ognuno di noi si impegnasse a spendere parole sincere, anche poche, il mondo migliorerebbe di molto. Invece sembra che ci sia molta gente che si impegna tanto pur di far male ad altri. Si dice che la lingua non abbia le ossa, ma le rompa.
Se qualcosa può andar male, lo farà.
Se ti fischia un orecchio e' male, ma se ti applaude e' peggio.
Se tu fai del male a qualcuno, fai del male a te stesso. Se aiuti qualcuno, aiuti te stesso.
Se tutti gli uomini fossero ragionevoli, non ci sarebbero fra loro che i mali naturali e inevitabili, quali le malattie, la vecchiaia e la morte.
Se un esperimento funziona, qualcosa è andato male.
Se uno ha in odio un altro, si sforzerà di fargli male, a meno che tema che possa derivargliene un male maggiore; e viceversa, chi ama un altro, per la stessa legge si sforzerà di fargli del bene.
Se volete farvi nemico un uomo, ditegli che i suoi mali sono incurabili.
Se vuoi far male a qualcuno a colpo sicuro, colpiscilo nell'orgoglio.
Se vuoi liberarti da ogni preoccupazione, pensa che avverrà senz'altro quello che temi e, qualunque sia quel male, misuralo con te stesso e poi valuta attentamente la tua paura: sicuramente ti renderai conto che il male temuto o non è grave o non durerà a lungo.
Sempre l'anima teme di più un male sconosciuto.
Si "deve" dare il contraccambio, nel bene come nel male: ma perché proprio alla persona che ci fece del bene o del male?
Si ha l'esperienza del male solo vietandoci di compierlo; o, se lo si è compiuto, pentendosene.
Si parla di sacrificio, eppure ogni scelta è come un movimento quasi impercettibile, come si fa con la mano. Soltanto il male in realtà è faticoso, poiché si oppone all'essere, rifiuta queste grandi forze continue che ci attorniano e si vincolano.
Si possono fare pochi progressi tentando semplicemente di reprimere ciò che è male;
la nostra grande speranza sta nello sviluppare ciò che è buono.
Si può uccidere il male seppellendolo di risate.
Si sa che talvolta satana viene come un uomo di pace.
Si sa, gli opposti si attraggono, si rincorrono. Come la vita e la morte. Il bene e il male. Può succedere, a un certo punto, che per un'inspiegabile fascinazione, gli estremi si congiungano, a volte per un attimo, a volte per sempre.
Siamo più predisposti a generalizzare il male che il bene. Partiamo dal presupposto che sia più potente e contagioso.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
Sii interamente tollerante o non esserlo affatto; segui il percorso del bene o quello del male. Stare all'incrocio richiede maggior forza di quanta tu ne possieda.
Simboli sono tutti i nomi del bene e del male: essi non spiegano, accennano soltanto. Stolto chi vuol da loro attingere sapere.
Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Soltanto chi conosce il male può evitarlo: soltanto conoscendo il demone che si nasconde nel cuore umano si può diventare santi.
Sono i dittatori che propongono soluzioni esaltanti e semplici per risolvere i mali del mondo.
Sono in migliaia ad accanirsi contro le ramificazioni del male, ma solo uno a colpirne la radice.
Spesso la paura di un male ci conduce a uno peggiore.
Spesso le donne hanno il bene, se ne allontanano alla ricerca del meglio, trovano il male e se ne accontentano per paura del peggio.
Spesso si fa del bene per poter impunemente fare del male.
Stai attento ai primi sintomi del male. Non arriva mai sotto l'aspetto del male, ma sempre sotto l'apparenza del bello, del promettente, dell'idealistico, del piacevole... L'errore fatale viene spesso come risultato di sentimenti morali non esaminati: emozioni e sentimenti che servono come linee guida morali senza sottomettersi agli interrogativi della ragione.
Temo che le persone per bene facciano una infinità di male a questo mondo. Indubbiamente il peggior danno che fanno è quello di conferire una così grande importanza al male.
Ti stupisci che fuggire non ti serva? I mali che fuggi sono in te.
Tocca senza dubbio ai nostri amici farci il male che la lontananza sola impedisce ai nostri nemici di farci.
Togliere al mondo un individuo perché ha fatto del male è come abbattere un albero perché uno dei suoi frutti è marcio.
Togliete l'egoismo all'uomo, voi ne fate una pietra: non ha più ragione di operare né il bene né il male. L'egoismo è l'unico movente delle azioni umane.
Tra due mali, scegli il più interessante.
Tra due mali, scelgo sempre quello che non ho mai provato prima.
Tra i mali scegliere il minore.
Tra molti mali, il male minore è quello che fa meno male.
Tu non cedere ai mali ma affrontali con più audacia, per quanto la tua sorte te lo permetterà.
Tutte le cose possono corrompere quando le menti sono prone al male.
Tutte le persone hanno un limite interiore grazie al quale attribuiscono una certa misura sia al bene che al male.
Tutti abbiamo forza sufficiente per sopportare i mali altrui.
Tutti i mali della società dipendono da ciò, che si amano le donne o troppo o troppo poco.
Tutti i mali sono uguali quando sono estremi.
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma questo ultimo bisogna vincerlo.
Tutto ciò che possiamo ragionevolmente chiedere al prossimo è di non farci del male inutilmente.
Umiltà è la cancellazione delle colpe per la conoscenza del male e per lo sforzo verso il bene, la rassegnazione di fronte ai mali che colpiscono gli esseri viventi.
Un animo forte e tranquillo riduce i mali a metà.
Un buon fine non può santificare mezzi malvagi; e nemmeno dobbiamo mai compiere il male che possa produrre del bene.
Un grosso libro è un grosso male.
Un male incerto provoca inquietudine, perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità.
Un male viene dall'altro.
Un marito è un impiastro che guarisce tutti i mali delle ragazze.
Un potente ci fa abbastanza bene quando non ci fa del male.
Un solo nemico può fare più male del bene che possono fare dieci amici insieme.
Un uomo di spirito trae sempre qualche beneficio dal male che si dice di lui.
Un uomo intero è quello che non commetterà mai le malefatte che gli si
attribuiscono. Un mezzo uomo è quello al quale non si attribuirebbero mai le malefatte che commette.
Un uomo, da solo, non può fare alcun male. Il male nasce dalla disunione fra le persone.
Un'altra illusione è che gli eventi esterni abbiano il potere di farvi del male, che le persone abbiano il potere di farvi del male. Non è così. Siete voi che date loro il potere di farlo.
Una democrazia incontrollata, mal gestita, indisciplinata e non limitata da meccanismi posti a difesa dei diritti individuali è un male.
Una donna può perdonare a un uomo il male che le fa, ma non gli perdonerà mai i sacrifici che fa per lei.
Una mela fradicia guasta tutte le altre.
Una persona cattiva è qualcuno che fa del male per amore del male, è altrettanto rara quanto un santo.
Una raccolta di pensieri deve essere una farmacia dove si trova un rimedio per tutti i mali.
Una verità su un male, se detta senza arte, è un male. Deve essere preziosa in sé. Allora concilia col male e col dolore per l'esistenza dei mali.
Una volta ho sentito qualcuno dire che il male può essere sempre dimostrato. Il bene mai. Perché il male lascia tracce di sé al suo passaggio. Mentre il bene lo si può solo testimoniare.
Unico dovere è il non far male agli altri.
Uno dei mali della nostra epoca consiste nel fatto che l'evoluzione del pensiero non riesce a stare al passo con la tecnica, con la conseguenza che le capacità aumentano, ma la saggezza svanisce.
Uno dei mezzi di seduzione più efficaci del male è l'invito alla lotta. È come la lotta con le donne, che finisce a letto.
Uno solo bene è rimasto all’uomo, cioè il sapere; e uno male, cioè la ignoranzia.
Vi sono uomini che non vogliono affetto, non si lasciano amare, anche se dentro di loro vorrebbero sentire un po’ di calore. Ma c’è qualcosa che li spinge a non accettare nulla, così stanno male loro e quelli che cercano di avvicinarli e vengono respinti.
Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza, è male.
Vinci il male che puoi vincere: il male che non puoi vincere, sopporta.
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.
È andata bene: avevo ragione. È andata male: abbiamo sbagliato.
È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo.
È ben vero che il fumare e il bere sono una peste dell'umanità; pure in certi momenti sono uno svago che reca l'oblio del male.
È ben vero che il fumare e il bere sono una peste dell'umanità; pure in certi momenti sono uno svago che reca l'oblio del male.
È col governo com'è con la medicina, il suo solo compito è la scelta tra mali. Ogni legge è un male, perché ogni legge è un'infrazione della libertà.
È da lì che proviene tutto il male: Dio è un uomo.
È di gran sollievo pensare che il male che ti è accaduto, tutti prima di te l’han sofferto, e tutti lo soffriranno.
È il male il vero motore di ogni racconto: gli eroi e le vittime sono solo uno strumento, perché ai lettori non interessa la vita quotidiana, hanno già la loro.
È impossibile che un qualcosa di così naturale, così necessario, e così universale come la morte, sia mai stata designata dalla Provvidenza come un male per il genere umano.
È l'uomo che ripone la sua certezza e la sua soddisfazione non nel volto che deve cercare nella notte, ma in quello che ha. E quello che ha è il fiato del terrore della morte ed è il fiato dell’umiliazione del male.
È la cosa piú facile del mondo distruggere e fare del male, non occorrono sagacia né astuzia e nemmeno intelligenza, uno scemo può sempre mandare in pezzi una persona intelligente.
È meglio il male libero che il bene imposto.
È meglio un male sperimentato che un bene ignoto.
È molto più prudente pensare male di tutti finché, naturalmente, si scopre che una persona è buona, ma oggigiorno ciò richiede un’infinita serie di indagini.
È necessario che l'uomo si avvicini sempre più al bene e si adoperi per preservare
la propria mente dalla malvagità. La mente di colui che compie buone azioni di malavoglia, infatti, si diletta nel male.
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
È umano volere ciò di cui abbiamo necessità, ed è umano desiderare ciò che non ci è necessario ma che è per noi desiderabile. Il male consiste nel desiderare con uguale intensità ciò che è indispensabile e ciò che è desiderabile, soffrendo per non essere perfetti come se si soffrisse per la mancanza del pane.